21 anni, per un leone, sono davvero tanti. Per questo allo zoo botanico Dois Irmãos State Park di Recife, in Brasile, tutti vogliono bene a Léo. Quando gli hanno diagnosticato una neoplasia – un tipo di cancro comune negli animali anziani – alla regione gengivale sotto il canino inferiore sinistro, è stato un brutto colpo per le persone che se ne prendono cura. Léo, poi, ha anche una funzionalità epatica compromessa, che rende difficile la somministrazione di farmaci. I veterinari, però, non si sono dati per vinti, e hanno avviato un trattamento omeopatico speciale per contenere la malattia e garantirne il benessere.
Omeopatia e medicina orientale per il cancro di Léo
Secondo i dati dell’Associazione degli zoo e degli acquari del Brasile (AZAB), i leoni vivono in media 12 anni in vita libera e circa 20 anni in cattività. “Léo è molto vecchio, e questo tipo di cancro è associato alla sua età, come indicato dalla ricerca scientifica relativa ai gatti selvatici. Attualmente la neoplasia è una delle principali cause di morte di animali di questo tipo sotto cure umane ” ha spiegato il veterinario e responsabile tecnico della fauna del Parco, Márcio Silva.
Un leone sempre in salute e circondato d’affetto
Secondo Silva la malattia non ha alcuna relazione con la sua storia. Léo ha sempre goduto di ottima salute, né ha mai presentato complicazioni. “Lo abbiamo
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Non solo leoni: sono tantissimi gli animali di cui gli addetti del Parque Estadual de Dois Irmãos si prendono cura ogni giorno
salvato dal circo a circa 5 mesi, molto magro, spaventato e con tutti gli artigli rimossi. Ma qui lo abbiamo curato, si è ripreso rapidamente, ha guadagnato peso, ha sviluppato un eccellente comportamento sociale con custodi, biologi e veterinari. È un animale che ha avuto una vita molto sana e piena di affetto da parte di tutti coloro che si sono presi cura di lui. Tutto questo lo ha portato a raggiungere una grande longevità. Ma purtroppo ha anche sviluppato questa malattia ”, ha sottolineato il veterinario.
17 specialisti ne hanno approntato il trattamento
La diagnosi e le cure mediche da seguire sono state valutate da un panel di 17 specialisti, collegati all’Università Federale Rurale di Pernambuco, all’Università Federale di Paraíba, a istituzioni private e al Parco stesso. Il cancro che ha colpito il leone è considerato aggressivo e, secondo il parco, non risponde bene ai trattamenti convenzionali, come la chemioterapia e la radioterapia.
Date le condizioni, niente chemio o chirurgia
La commissione di esperti ha inoltre escluso la possibilità di sottoporlo a un intervento chirurgico per asportare il tumore. Dovrebbero infati asportargli parte della mascella. Questo impedirebbe al leone di nutrirsi da solo, renderebbe impossibile gestirlo nel periodo post-operatorio e comporterebbe un rischio molto alto che l’animale possa non svegliarsi dopo la somministrazione dell’anestetico, data l’età avanzata.
I veterinari puntano su Omeopatia e medicina orientale
“Abbiamo già iniziato lo speciale trattamento a base di medicinali omeopatici e medicina orientale per diminuire il tasso di crescita del tumore – racconta Márcio Silva – Il tutto associato a farmaci che garantiscono una migliore stabilità delle cure e condizioni di vita più confortevoli. Per migliorare la funzionalità epatica, poi, abbiamo utilizzato un protettore epatico all’avanguardia, che viene inserito quotidianamente nel suo cibo”.
Da ottobre, quando sono stati rilevati i primi sintomi e sono stati svolti gli esami opportuni, il Dois Irmãos State Park ha intensificato la routine di monitoraggio di Léo, con visite e valutazioni giornaliere da parte di veterinari e biologi. Non possiamo che augurarci che torni presto in piena forma. Forza, Léo!
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