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La lotta al cambiamento climatico parta dalla salute femminile

L'aumento delle temperature non colpisce uomini e donne allo stesso modo: il parere dell'attivista del Malawi Christina Chilimba

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30 Maggio, 2024
Tempo di lettura: 2 minuti

La salute femminile è un punto cruciale spesso trascurato nella lotta contro il cambiamento climatico. Questo è quanto emerge da un recente rapporto del Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (UNFPA) e dalla Queen Mary University di Londra. Christina Chilimba, attivista del Malawi, condivide questa preoccupazione sottolineando le conseguenze devastanti che la crisi climatica ha sulle donne e le ragazze. Il rapporto evidenzia che solo un terzo dei Paesi del mondo include la salute sessuale e riproduttiva femminile nei piani nazionali per affrontare la crisi climatica. Questo nonostante le prove raccolte dimostrino che le donne siano colpite in modo sproporzionato dagli effetti del riscaldamento globale.

Donne maggiormente colpite dal cambiamento climatico

L’aumento delle temperature è stato collegato a una peggiore salute materna e a complicazioni durante la gravidanza, come il diabete gestazionale. Le ondate di calore possono portare a parti prematuri e a un aumento della mortalità infantile. Il rapporto sottolinea inoltre come la crisi climatica esacerbi le disuguaglianze esistenti. Ad esempio, nell’Africa orientale e meridionale i cicloni tropicali danneggiano le strutture sanitarie, limitando l’accesso ai servizi di salute materna e favorendo la diffusione di malattie infettive come il colera.

Uragani, siccità e violenza di genere

Uragani e siccità aumentano il rischio di violenza di genere e matrimonio infantile. Le famiglie in difficoltà economiche causate dal cambiamento climatico sono infatti più propense a sposare precocemente le figlie per alleggerire il proprio carico economico. Christina, nel suo intervento pubblicato sul Guardian, richiama l’attenzione sul caso del Malawi, suo paese d’origine. Qui, le conseguenze del ciclone Freddy di marzo 2024 hanno messo in luce il drammatico legame tra disastri naturali e salute riproduttiva femminile. Le inondazioni hanno infatti gravemente limitato l’accesso ai servizi sanitari essenziali, causando un aumento significativo delle gravidanze adolescenziali e dei matrimoni infantili.

Integrare la salute femminile nell’agenda per il clima

L’integrazione della salute sessuale e riproduttiva femminile nell’agenda per il clima è fondamentale per mitigare gli impatti indiretti della crisi sulle donne e sugli adolescenti. L’attivista sollecita i governi a destinare fondi al Global Financing Facility, un programma che sostiene donne, bambini e adolescenti. Garantire l’accesso universale all’assistenza sanitaria, obiettivo dichiarato dalla comunità internazionale, richiede di mettere al centro dell’azione globale proprio le esigenze di queste fasce di popolazione.

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