Redazione

Lo sport fa meglio alle donne che agli uomini

Secondo uno studio pubblicato sul ‘Journal of the American College of Cardiology‘, le donne traggono benefici maggiori dall'attività fisica
7 Marzo, 2024
Tempo di lettura: 2 minuti

Lo sport fa bene a tutti. Non a tutti però fa bene allo stesso modo. Secondo uno studio recentemente pubblicato sul ‘Journal of the American College of Cardiology‘, le donne traggono benefici nettamente maggiori dall’attività fisica, e questo anche nel caso in cui si tratti di attività di lieve entità. La ricerca, condotta su più di 400.000 adulti negli Stati Uniti, ha rivelato che l’attività fisica regolare nel tempo libero è associata a una significativa riduzione del rischio di mortalità generale e cardiovascolare. Tuttavia, ciò che ha sorpreso gli studiosi è stato il differente impatto che l’attività fisica ha avuto sui due sessi.

La ricerca sul Journal of the American College of Cardiology

Gli esperti hanno analizzato attentamente i dati raccolti su un vasto campione di individui, scoprendo che l’attività fisica regolare è associata a una riduzione significativa del rischio di mortalità generale e cardiovascolare. Questo fatto non sorprende, poiché numerosi studi precedenti hanno evidenziato i benefici dell’attività fisica per la salute. Tuttavia, ciò che ha destato maggiore interesse è stata la scoperta delle differenze di genere nell’entità del beneficio ottenuto.

I benefici anche con piccole modifiche alle abitudini

Mentre sia gli uomini che le donne hanno tratto vantaggio dall’essere attivi, le donne hanno dimostrato di ottenere risultati positivi con quantitativi inferiori di attività fisica rispetto agli uomini. Ad esempio, mentre gli uomini hanno raggiunto il picco di sopravvivenza con 300 minuti a settimana di attività fisica moderata o vigorosa, le donne hanno ottenuto risultati simili con soli 140 minuti a settimana. Questo significa che, per le donne, anche una quantità relativamente modesta di attività fisica può portare a significativi miglioramenti nella salute e nella longevità.

Ridiscutere le convinzioni attuali

Questo divario di genere nell’entità del beneficio derivato dall’attività fisica solleva importanti questioni sul modo in cui promuoviamo e incoraggiamo l’attività fisica, soprattutto tra le donne. È essenziale riconoscere e affrontare le barriere specifiche che impediscono alle donne di partecipare pienamente all’attività fisica, che possono includere vincoli di tempo, accesso alle risorse, preoccupazioni per l’immagine corporea e aspetti culturali. Allo stesso tempo, è fondamentale comprendere le differenze biologiche e fisiologiche tra uomini e donne che possono influenzare la risposta dell’organismo all’attività fisica. Questa consapevolezza può informare le strategie per progettare programmi di attività fisica più efficaci e inclusivi, che tengano conto delle specifiche esigenze e preferenze di entrambi i sessi.

Questi risultati mettono in discussione le linee guida attuali sull’attività fisica, che tendono a essere uniformi per uomini e donne. Forse è il momento di riconsiderare queste linee guida e adattarle in modo da riflettere le diverse risposte fisiologiche dei due sessi all’attività fisica, consentendo così a entrambi di ottenere il massimo beneficio per la salute.

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