La letteratura scientifica attuale ha identificato il microbiota intestinale dei bambini come un vero e proprio organo poliedrico che influenza un’ampia gamma di aspetti della salute e del corretto sviluppo dell’individuo. In questo contesto, uno dei generi batterici più diffusi, abbondanti e studiati nell’intestino infantile umano è rappresentato dai Bifidobatteri a causa delle sue proprietà benefiche.
Lo stabilirsi e lo sviluppo del microbiota intestinale è un processo dinamico e non casuale, frutto di una sapiente co-evoluzione tra microrganismi e ospite umano. Riconosciamo appunto nel genere Bidifobacterium il perno centrale nel microbiota intestinale infantile e il glicobioma (i geni effettivamente espressi dai batteri) specifico di Bifidobacterium longum, infantis, bifidum e brevis testimonia il perfetto adattamento alle risorse ecologiche della nicchia intestinale infantile che deve essere molto ricca di oligosaccaridi del latte materno umano (HMOs) e glicani della mucina. l tratto gastrointestinale del nostro organismo è costituito dagli enterociti (le cellule della mucosa intestinale), dal microbiota (la vasta e complessa comunità microbica) e dal muco.
Il muco è fondamentale e rappresenta un sistema di difesa delle cellule contro i batteri del microbiota e i patogeni enterici. Esso è prevalentemente costituito da mucine gelificanti secrete dagli epiteli ghiandolari del tratto gastro-intestinale. Le mucine sono delle glicoproteine complesse costituite per il 50% da catene di zuccheri, i glicani, appunto.
Nel nostro microbiota ci sono alcune specie batteriche, quali alcuni Bacteroides spp. e Akkermansia muciniphila che sono in grado di degradare la mucina per utilizzarne gli zuccheri come nutrimento.
Allo stesso tempo, però, ci deve essere un equilibrio nella degradazione della barriera di muco. Infatti, una degradazione eccessiva promuove una maggiore suscettibilità ai patogeni, a malattie infiammatorie intestinali (IBD) e anche al cancro del colon-retto.
Questo equilibrio, garantito proprio dai Bifidobatteri, è fondamentale per la colonizzazione iniziale, da parte del microbiota, del tratto gastrointestinale del neonato e per lo sviluppo di un microbiota sano nell’adulto.
Per concludere, i bifidobatteri sono uno dei generi microbici più abbondanti presenti nell’intestino di un neonato sano a termine e allattato al seno.
E’ universalmente accettato che questi batteri svolgano un ruolo fondamentale nel mantenimento e nella protezione della salute umana e per questo motivo possono essere utilizzati come importanti biomarcatori microbici intestinali il cui declino è legato all’insorgenza di una serie di malattie che non solo si verificano durante l’infanzia, ma che possono emergere anche in fasi successive della vita.
La probiogenomica è ormai in grado di guidarci attraverso una terapia di precisione nella promozione della salute.
Ancora una volta promuoviamo un adeguato allattamento al seno e un’alimentazione realmente sana, soprattutto nelle prime fasi della vita.
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