L’inquinamento acustico crea danni all’uomo e all’ambiente

Un nuovo rapporto dall'Agenzia europea dell'ambiente (AEA) lancia l'allarme, mostrando come i provvedimenti presi fin qui siano stati insufficienti
29 Maggio, 2023
Tempo di lettura: 2 minuti

Tendiamo a sottovalutare l’inquinamento acustico. Lo consideriamo spesso un problema secondario rispetto all’inquinamento ambientale, e probabilmente in una certa misura lo è. Questo però non vuol dire che non crei pesanti danni alla salute umana e a quella di tutto l’ecosistema. Secondo un articolo pubblicato dall’Agenzia europea dell’ambiente (EEA), l’inquinamento acustico è il secondo maggior problema ambientale dopo l’inquinamento atmosferico. In Europa, oltre 100 milioni di persone sono esposte a livelli di rumore superiori ai limiti stabiliti dalla normativa europea. L’esposizione prolungata a rumori eccessivi possa causare problemi di salute come malattie cardiovascolari, ipertensione, disturbi del sonno e della concentrazione, nonché disturbi delle facoltà cognitive nei bambini.

L’inquinamento acustico crea danni all’uomo e all’ambiente

Gli obiettivi che l’Agenzia si era proposta non sono stati raggiunti, e le prospettive future sono addirittura peggiorative, a causa della continua urbanizzazione del territorio. Nonostante l’UE abbia stabilito limiti a tutte le principali fonti di rumore, come il traffico stradale, il traffico ferroviario e il traffico aereo e introdotto normative sulle emissioni acustiche dei veicoli, i risultati si sono rivelati non soddisfacenti. Secondo l’AEA, le fonti di rumore più comuni sono ancora oggi il traffico stradale, aereo e ferroviario, al punto che un abitante medio di una zona urbanizzata europea è sottoposto a un livello di rumore che può raggiungere gli 85 decibel, equivalenti al rumore prodotto da un camion pesante a 10 metri di distanza.

Le conseguenze sulla salute umana

Quali sono le conseguenze? Secondo le stime citate nel rapporto il rumore ambientale contribuisce a causare 48.000 nuovi casi di cardiopatie ischemiche l’anno e 12.000 decessi prematuri. Inoltre, 22 milioni di persone soffrirebbero di elevata irritabilità cronica e 6,5 milioni di gravi disturbi cronici del sonno a causa dell’inquinamento acustico. Ma non è tutto: il rumore degli aerei causerebbe anche una compromissione della capacità di lettura in 12.500 bambini in età scolare. Sebbene il numero di decessi prematuri causati dall’inquinamento atmosferico sia maggiore rispetto a quello causato dal rumore, l’inquinamento acustico ha un impatto maggiore sulla qualità della vita e sul benessere psichico delle persone.

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