Enneatipo 2 conservativo Pulsatilla

NEWSLETTER

Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere tutti gli aggiornamenti.

11 Aprile, 2023
Tempo di lettura: 3 minuti

I tipi 2 vivono nel sentimento di sentirsi importanti per gli altri, orgogliosi del loro presunto essere indispensabili alla felicità degli altri, hanno un profondo bisogno di affetto e comprensione. Gratificati dall’amore che sentono intorno, vivono nascostamente la paura dell’abbandono, ciò che ne mina l’autostima.

Sono stati bambini amati e coccolati per la loro gradevolezza, imparando ad essere camaleontici e seduttivi, ingenui eppure maliziosi nel saper dare per ricevere. Amano la loro libertà, eppure dipendono dal sentirsi attrattivi e benvoluti.

Il tema specifico del sottotipo conservativo è quello di un bambino che si senta al centro del mondo, e che si tenga stretto, con atteggiamenti anche capricciosi, questo suo privilegio. Bambina seducente, come Lolita, il Due conservativo serba un carattere infantile, ora adulatore ora sdegnoso. Si può dire dello stesso amore materno che conservi questo carattere infantile. Di un carattere dolce, affettuoso ma forse superficiale, il cui mondo inizia da se stessa e finisce con l’oggetto del suo amore. L’ansia amorosa di una madre che si fa serva amorosa dei suoi figli e che offre al mondo esterno poco più che questo suo contegno infantile.

Carattere magistralmente descritto da Charles Dickens nel David Copperfield, come già nei tratti della madre del protagonista e poi nel ritratto quasi grottesco della sua prima moglie Dora. Così debole da non saper imporre la sua autorità alla governante, orgogliosa di voler essere d’aiuto al marito ma poco capace di essergli realmente utile. Dedita all’amore, ma aliena dalle critiche e dalle responsabilità.

Nora nella Casa di bambola di Ibsen è un sorprendente ritratto del carattere orgoglioso infantile. Sembra seguire i canoni patriarcali della moglie emotiva di un marito razionale. Di lei che fa di tutto per far felice il marito ed i figli, sia pure un po’ sventata spendacciona frivola. In realtà lei sta rimborsando un prestito segretamente chiesto per consentire un viaggio  necessario alla salute del marito. A garanzia del prestito ha apposto lei la firma di suo padre, da poco morto. Lo strozzino che le ha elargito il prestito, divenuto un dipendente del marito, la ricatta. Discreta e superba, Nora spera quando suo marito venga a sapere di questa sua imprudenza in un prodigio d’amore. Ma di fronte alla meschinità del marito che le si rivela, la bambola si ribella. Sente di essere stata coccolata, non amata, prima dal padre e poi dal marito. “Sono stata allegra, non felice”. Ed al marito dice che se ne va, non lo ama più e non potrebbe più vivere con un estraneo, vuol esser sola per ritrovar se stessa, vuol essere libera.

Marina Rocco interpreta Nora in Casa di bambola

Marina Rocco interpreta Nora in Casa di bambola

Per Philip Bailey Pulsatilla è il rimedio di molti dei bambini tra i 2 ed i 5 anni, quando i bambini, agendo secondo le loro emozioni, sono affettuosi e dolci sia pure esigendo una gratificazione istantanea. Spontanei ed istintivamente gelosi dei loro affetti.

La Pulsatilla adulta vive in una sorta di fissazione di questa età. Sarà felice se avrà la fortuna di passare dalla casa dei genitori ad una stabile relazione sentimentale. Felice finché è con i suoi cari ed il loro amore per lei è palese. “Passionale e sensibile con suo marito e piena di delicatezza e di serenità con i suoi figli”. Ma la sua emotività, sia pure apparentemente poco profonda, se contrariata diviene burrascosa. Dai pianti alla rabbia, di sicuro “il suo intelletto viene dopo il suo cuore”.

Delicata ed ingenua, Pulsatilla può essere fragile ed indifesa. “È una persona intensamente romantica che può essere svegliata rudemente dalle sue fantasie sul Principe Azzurro dagli atteggiamenti lussuriosi di uomini mediocri”.

Anche Catherine Coulter (Nature and Human Personality. Homoeopathic Archetypes) sottolinea la soave dolcezza, la gentile delicatezza di Pulsatilla. Una combinazione in realtà di forza e dolcezza, come la “cedevole” Melania di Via col vento, “con la sua amorevole natura ed il suo lieve e sottile coraggio”.

Molto mutevole, come un anemone al vento. Può apparire irresoluta, indecisa. Può ripensare anche dopo tanto tempo ad un amore passato, come la Mrs Dalloway di Virginia Woolf. Ma è anche adattabile e resiliente, socievole e compassionevole.

Finché si sente amata, sa far sentire il suo uomo forte ed indispensabile, ed in effetti lei si sente dipendente da lui. Sia pur permalosa, può essere il centro di un felice matrimonio.

Carattere dunque soave ed al tempo stesso umbratile. Vermeulen nella sua Materia medica Prisma mette in epigrafe al ritratto di Pulsatilla questa frase di un fotografo canadese, Yousuf Karsh: “Il carattere, come una fotografia, si sviluppa nell’oscurità”.

Melania di Via col vento

Melania di Via col vento

 

 

0 commenti

Share This