Enneatipo 3 sessuale Phosphorus

3 Gennaio, 2023
Tempo di lettura: 3 minuti

La passione della vanità spinge l’enneatipo 3 a manipolare la propria immagine in una sorta di (auto)inganno, allo scopo di esser visto ed ammirato. Si dedica alle sue attività con un entusiasmo coinvolgente, cercando successo e gratificazione. Capisce bene quel che ci si aspetta da lui, in un’empatia che gli torna utile, rischiando di creare però una distanza da quel che lui sente veramente. Il sottotipo sessuale farà del sex appeal lo scopo dell’immagine idealizzata in cui cerca di identificarsi. Come un cavallo di razza timido e docile, l’enneatipo 3 sessuale sa usare la sua immaginazione per piacere a chi se ne prende cura. La sua esistenza finisce per dipendere dallo sguardo degli altri. Ma è un incantamento, uno spettacolo seduttivo, di cui il pubblico stesso diventa immaginario. Vuol piacere a tutti, anziché accontentarsi di piacere solo a quelli che l’apprezzano per quello che veramente è. Il suo desiderio è di essere desiderato.

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Gertrude madre di Amleto

La madre di Amleto, Gertrude, ha compiaciuto e compiace il vecchio ed il nuovo re, così come desidera di essere amata dal figlio. Il quale la invita a specchiarsi in un bicchiere che le riveli la sua parte più interna, fosse pure quella di aver voluto la morte del primo marito. Il profilo psicologico di Phosphorus è, secondo Philip Bailey, quello di una persona piena di immaginazione, gentile e brillante, dedito ad attrarre gli altri fuori dai suoi stessi limiti. “La conseguenza a lungo termine dell’ impressionabilità di Phosphorus è che tende a prendere in prestito la propria identità da coloro che lo circondano “. Bailey suggerisce i volti di due attrici: Julia Roberts (interprete tra gli altri di Pretty woman) e Geena Davis. Aggiungerei

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Keira Knightley in “Anna Karenina”

Keira Knightley, che in una recente versione cinematografica ha interpretato Anna Karenina. Anna Karenina è gioviale, sa quello che gli altri si aspettano da lei. È gratificata del suo ruolo di moglie di un importante funzionario pur non amandolo. Rifulge invece nel ruolo di amante, brilla di passione, seppure percepisca oscuri presagi. Nel dubbio di non essere amata, si suicida morendo travolta dal treno, così come una donna era stata investita dal treno dove per la prima volta aveva conosciuto il suo amante. Altrettanto alla ricerca di un amore ideale e puro in luogo di un matrimonio conveniente ma frustrante, è Arianna protagonista de La bella del signore di Albert Cohen. Anche Arianna, delusa dall’ inganno di una società vanitosa di cui fa parte per convenienza, pone la sua vanità al servizio dell’amante che incontra, vuole essere per lui la donna perfetta. In un sublime amore che pare sacro e puro si sente la bella del signore. Ma anche di questa vanità si rivela poi l’inganno. Anche la passione ha il suo disincanto. Che solo la morte, il condiviso suicidio di loro due insieme, può riscattare.

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Sugar ne “ll petalo cremisi e il bianco”

Phosphorus sa essere romantico ma anche pragmatico. Vithoulkas sottolinea la capacità di Phosphorus di diffondere energia positiva e di comprendere ciò che piace agli altri. Il che può farne un buon politico (Ronald Reagan, J.F. Kennedy) o un agente di vendita di successo. Sugar, la protagonista del romanzo di Michel Faber Il petalo cremisi e il bianco, racchiude in sé tutte le qualità che le si richiedono. Ex prostituta, diviene prima la mantenuta di un rampollo di una famiglia di industriali, poi governante della di lui figlia ma anche sua segretaria, confidente e consulente di fiducia. Sugar è di volta in volta vigile ed intelligente consigliera, fidata collaboratrice, vice madre, per nulla gelosa e amante sfrenata. Eppure l’inganno anche in questo caso non regge. Sugar e William, messi di fronte a quel che veramente sono, si separano.

Catherine Coulter sottolinea la particolarità dello sguardo di Phosphorus, portatore di luce. “Particolarmente notevoli sono gli occhi: risplendono di una delicata e luminosa qualità che attira ed avvicina ovvero di una seduttiva lucentezza”. La personalità di Phosphorus, dietro una smagliante apparenza, è luce ed ombra, quasi diremmo ciclotimica: volendo dare la migliore immagine di sé, tuttavia si accende e si spegne. Amorevole, compassionevole, generosa, il suo animo gentile è tuttavia tormentato da paure ed ansie, tanto più quando si ritrova sola. Attrae magneticamente, ma percepisce con grande sensibilità ogni cosa che minacci l’idillio di felicità che immagina. Può diventare polemica, petulante, capricciosa. Ama i soldi per quel che possono servire a procurarsi momenti felici, ma è poco parsimoniosa ed incurante del loro valore, e può chiederne in prestito senza badare a restituirli. “Le emozioni di Phosphorus non sono superficiali. Ciò che manifesta non è solo finzione, lo sente genuinamente e intensamente. Ma potrebbe non avere fermezza e costanza per mantenere quei sentimenti anche in condizioni difficili”. Intuitiva , artistica, originale, si innamora e lo fa nutrendosene nell’alternanza che la fa librare in alto e precipitare. “È perdutamente innamorata ingenua ed idealista, lasciandosi credere che colui che ama sia davvero ciò che lei vuole vedere in lui”. Nella perdita di confini, diviene anzitutto difficile definire se stessi, chi si sia veramente. Anche Coulter cita una frase di Gertrude, la madre di Amleto: “Non so chi sono… Non so cosa davvero sento e penso… Tanto sono presa dal relazionarmi agli altri che perdo contatto con me stessa”.

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