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Inquinamento e disturbi respiratori, cosa suggerisce l’Omeopatia?

I consigli del dottor Kushal Banerjee, omeopata di Delhi, una delle città più inquinate
19 Novembre, 2020
Tempo di lettura: 2 minuti

Inquinamento e disturbi respiratori, cosa suggerisce l’Omeopatia? Purtroppo, per chi soffre di asma e altre affezioni dell’apparato respiratorio, questi sono tempi molto duri. Con una pandemia che affligge in modo particolare i polmoni, ogni minimo sintomo (tosse, raffreddore, fiato corto) viene vissuto come una mezza condanna. Ma, al netto del dilagare del Covid-19, l’Uomo sa benissimo quali sono i principali fattori del del diffondersi di queste patologie. E, almeno su alcune di queste, avrebbe potuto e dovuto intervenire già molto tempo fa. Parliamo, ovviamente, dell’inquinamento.

Inquinamento e disturbi respiratori, cosa suggerisce l’Omeopatia?

Che l’inquinamento atmosferico sia alla base di un’altissima percentuale di disturbi di questo tipo è dato più che assodato. Nel 2012 L’OMS dichiarava questo fattore, la principale minaccia alla salute globale. Il particolato piccolo, in specie, può penetrare in profondità nel tessuto polmonare e innescare reazioni infiammatorie ripetute e una cascata di altri cambiamenti che portano a lesioni polmonari. L’esposizione prolungata all’inquinamento atmosferico può influire in modo permanente sulla capacità dei polmoni di espandersi, scambiare efficacemente gas e spingere sangue ossigenato al cuore. I cambiamenti strutturali nei tessuti possono aprire meccanismi cellulari anormali che possono portare a tumori e altre condizioni patologiche gravi.

Il COVID19 è aggressivo nelle zone più inquinate

Oggi evidenze crescenti mostrano come, anche nella diffusione del nuovo coronavirus, le polveri sottili nell’aria abbiano un ruolo decisivo. Uno studio italiano italiano che mette in relazione inquinamento e diffusione del coronavirus, in particolare, ha avuto l’ufficialità della pubblicazione dopo l’ultima revisione sull’importante rivista scientifica BMJ (British Medical Journal).

L’Omeopatia può aiutarci in qualche modo a proteggerci dall’inquinamento? Secondo il dottor Kushal Banerjee, omeopata di Delhi, “Oltre a fornire sollievo a breve termine per episodi acuti di asma bronchiale, bronchite, rinite e vari altri problemi, l’Omeopatia è adatta anche in funzione preventiva, per affrontare la tendenza e prevenire il verificarsi di questi episodi. I pazienti sono spesso sorpresi dalla rapidità con cui i rimedi omeopatici sono in grado di controllare gli episodi asmatici e gli attacchi di tosse. Il trattamento omeopatico prolungato può portare a ridurre frequenza e intensità di questi disturbi. In molti casi, quando i pazienti non segnalano il ricorrere di episodi del loro problema, è possibile sospendere gli stessi rimedi omeopatici”.

Il parere dell’omeopata

Gli ultimi otto mesi circa ci hanno abituato all’uso delle mascherine aggiunge Banerjee – Molte di queste, in particolare quelle classificate come N95, sono note per proteggere chi le indossa dall’inalazione della maggior parte del particolato che costituisce gli inquinanti nell’aria. È utile evitare di stare all’aperto durante i giorni in cui la qualità dell’aria è particolarmente scadente ed evitare uno sforzo intenso (in particolare all’aperto) durante le fasi di maggior inquinamento. Condurre una vita sana e disciplinata, che comprenda una dieta nutriente e ben bilanciata, con molta frutta e verdura. Regolarizzare l’orario dei pasti e del riposo. Queste attività mantengono il corpo rilassato e le sue funzionalità al meglio. Di conseguenza, il sistema immunitario non è stressato e quindi maggiormente pronto a proteggere efficacemente dagli irritanti per il corpo.

 

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