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3 Maggio, 2021

Cuprum Metallicum e la sciatalgia di Maria

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Tempo di lettura: 4 minuti

CUPRUM METALLICUM E SCIATALGIA: UN CASO CLINICO.

La Signora Maria, anni 52 , alta 170 cm e 140 chili di peso, soffre di obesità grave che le comporta una serie di disturbi tipici della sindrome metabolica e una forte sciatalgia. 

Assume cortisone tutti i giorni già da un anno che le allevia la sintomatologia ma non del tutto e di contro le comporta tutti gli effetti collaterali del cortisone:

ritenzione idrica, innalzamento della glicemia, abbassamento delle difese immunitarie, nervosismo, gastrite.

Un giorno, in farmacia, mi dice: Dottore, ho un forte dolore al nervo sciatico che quando si acuisce me lo sento torcere dalla zona lombare fino alla gamba! Cosa posso fare?

Interveniamo subito con il Cuprum metallicum 200k 3 granuli due volte al giorno.

Dopo una settimana Il beneficio è tangibile ma il dolore a volte ritorna.  Passiamo a Cuprum MK una dose a sere alterne e lasciamo una dose alla 200k al bisogno.

Il risultato è veloce e duraturo, la Signora torna soddisfatta.

In Omeopatia i rimedi per curare la sciatalgia sono molteplici. 

Aconitum: esordio brusco, dolore forte, dopo colpo di freddo secco. 

Rhus toxicodendron: dolore che migliora muovendosi, più intenso la notte e ai primi movimenti del mattino.

Colocynthis: dolore crampiforme che migliora piegandosi in due. 

Bryonia: dolore acuto che migliora con riposo e premendo la parte dolente.

Arsenicum Album: sciatalgia intermittente con sensazione di bruciore lungo il nervo. Peggiora di notte e con il freddo.

Arnica: sciatalgia post trauma.

Quello che ci deve guidare nella prescrizione è sempre l’individuazione dei sintomi predominanti, straordinari, peculiari, singolari.

E’ bene quindi fare le seguenti domande:

-Come?

-Quando?

-Perchè?

-Dove?

-In che modo?

Come afferma Hahnemann nel paragrafo 3 dell’Organon:

“L’Omeopatia è medicina su misura per eccellenza. Ogni paziente viene studiato nella totalità dei suoi sintomi, dando la priorità a quelli più profondi ed essenziali. Con il medesimo spirito, il rimedio omeopatico più adatto viene selezionato sulla base di una ricerca accurata e senza compromessi.”

In parole povere dobbiamo curare “quello che c’è” non “quello che non c’è”. 

Pertanto la scelta del rimedio deve essere libera da schemi mentali preconcetti e il prescrittore deve raccogliere i segni lasciandosi guidare da repertorio e materia medica. 

Cuprum Metallicum  è un metallo pesante di colore rosso, molto malleabile, duttile e duro; esposto all’aria si ossida coprendosi di una patina verdastra di idrocarbonato (verde rame). 

E’ presente nella maggior parte degli alimenti vegetali ed è un costituente di importanza vitale degli organismi animali.

Azione generale e terapeutica

– Sistema nervoso: spasmi, crampi, tremori e convulsioni tonico-cloniche che interessano essenzialmente le estremità degli arti e in particolare i muscoli flessori.

– Apparato digerente: crampi gastrici e intestinali, coliche, diarrea e disturbi dispeptici.

– Apparato respiratorio: spasmi della glottide e tosse secca di tipo pertussoide.

– Muscoli: Crampi, spasmi e convulsioni a brusca insorgenza.

Indicazioni generali

E’ indicato nei casi acuti e cronici; nelle situazioni di stress psicofisico e nelle affezioni neurologiche che sono caratterizzate da brusca comparsa di crampi, spasmi muscolari e convulsioni.

La sciatalgia

La sciatalgia (o sciatica) è un dolore che interessa il nervo sciatico. 

Questo è un nervo composto da più fibre che parte dall’area lombo-sacrale, l’ultima parte della schiena, e si dirama attraverso il bacino fino agli arti inferiori, gambe e piedi. 

La sciatica e il dolore connesso si sviluppano a partire dallo schiacciamento del nervo, da un’ernia del disco oppure dalla presenza di uno sperone osseo (protrusione) che provoca l’infiammazione del nervo.

Altre patologie che possono portare alla sciatica includono la spondilolistesi (lento e progressivo spostamento in avanti di una vertebra rispetto a quella sottostante), la stenosi spinale, la sindrome del piriforme, la spondilosi vertebrale, la spondilite anchilosante, tumori pelvici, lesioni spinali, infezioni dei dischi vertebrali e compressione dovuta alla testa di un feto durante la gravidanza.

L’infiammazione può irradiarsi verso uno solo o entrambi i lati.

Oltre al dolore possono esserci debolezza e intorpidimento.

La sciatalgia in genere colpisce una sola gamba e ha esordio lento, con peggioramento dopo che il soggetto si è alzato o seduto, nel corso della notte, se si tossisce o si starnutisce, se si cammina o se ci si flette in avanti.

Le cause

-Le cattive posture sono tra le indiziate tra gli eventi responsabili di una sciatalgia; con il trascorrere del tempo, il mantenimento di una postura viziata fa sì che le curvature fisiologiche del rachide vengano alterate, il che comporta una compromissione della distribuzione dei carichi. 

-Una sedentarietà eccessiva provoca un indebolimento dei muscoli paravertebrali e addominali che, invece, dovrebbero essere allenati e ben forti non solo per stabilizzare la colonna, ma anche per metterla al riparo da possibili lesioni.

-L’obesità è, senza alcun dubbio, uno dei fattori di rischio per la sciatalgia. 

La colonna vertebrale, infatti, è costretta a sopportare un peso maggiore durante la vita di tutti i giorni, e ne paga le conseguenze. 

-Anche l’età è un fattore predisponente anche se, a differenza di quel che si potrebbe pensare, l’ernia del disco non colpisce in misura prevalente le persone più anziane: la frequenza maggiore, infatti, si riscontra negli individui di età compresa tra i 30 e i 40 anni. Oltre i 65 anni, invece, l’eziologia del dolore sciatico è da far risalire soprattutto ad artrosi e fenomeni di carattere degenerativo.

-Attività lavorative, ma anche sportive che comportano la necessità di sollevare carichi con una certa frequenza possono favorire la comparsa di una sciatalgia o un peggioramento del dolore. Ciò è vero a maggior ragione nel caso in cui il sollevamento non venga effettuato in maniera appropriata, e cioè flettendo il rachide.

Nelle sciatalgie è importante assumere Magnesio.

Il magnesio, gestisce la trasmissione degli stimoli nervosi ai muscoli e regola la comunicazione tra neuroni e cellule muscolari.

Questo lo rende utilissimo in casi di tensione nervosa e muscolare.

La dose giornaliera raccomandata è di 420 mg per gli uomini o 320 mg per le donne.

Molto interessante sono le formulazioni di:

Magnesio Pidolato e ATA-Magnesio (magnesio acetiltaurinato), queste formulazioni favoriscono l’ingresso del minerale all’interno della cellula, garantendo un assorbimento veloce così da reintegrare rapidamente la concentrazione fisiologica di magnesio.

 

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