L’estate si sa, col sole sempre più cocente, i rischi di un’insolazione dovuta ad una esposizione solare eccessiva presa senza le dovute precauzioni, sono sempre in agguato.
La soluzione ideale è ovviamente quella di prevenirle e cercare di esporsi sempre in condizioni ottimali, con una schermatura adeguata: questo significa evitare l’esposizione diretta alla luce del sole nelle ore più calde, restando al riparo in una zona d’ombra, utilizzare sempre una protezione solare con un filtro adeguato al proprio fototipo e rinnovarla spesso durante la giornata, bere tanti liquidi per reintegrare le perdite dovute ad un’eccessiva traspirazione, e cercare di attuare tutta una serie di accorgimenti per rinfrescare il proprio organismo.
L’uso della protezione solare è d’obbligo, mai esporsi senza un’adeguata schermatura, e per scegliere quella più adeguata leggi il mio articolo sui diversi filtri solari e le loro caratteristiche.
La situazione diventa più complessa se si hanno dei bambini, la cui pelle, ma soprattutto il sistema circolatorio, compreso quello cerebrale, sono molto più fragili, e i rischi che compaiano fenomeni anche gravi in seguito ad un’esposizione solare errata sono molto più alti. Pertanto, soprattutto se i bambini sono molto piccoli, mai esporli al sole nelle ore più calde della giornata, preferire sempre il mattino presto o il tardo pomeriggio, utilizzare sempre una protezione solare molto alta e munirli di cappellino che andrebbe costantemente bagnato, in modo da mantenere la testa il più possibile fresca.
Se quindi non ci si attiene alle regole di un’esposizione corretta, iniziano a manifestarsi i primi segni che vanno dalla semplice eruzione cutanea, alla scottatura fino al vero e proprio colpo di calore, con la compromissione di varie funzionalità dell’organismo. Si passa dal semplice photoaging, una serie di processi simili a quelli del normale invecchiamento cellulare, legati ad un eccessivo stress ossidativo indotto dalla radiazione solare e che si traduce in un’eccessiva secchezza e rugosità della pelle, a sintomi molto più complessi, che conseguono ad un processo infiammatorio cronico, accompagnato da una compromissione immunitaria. L’insieme di questi fattori produce effetti cutanei a lungo termine, che possono, in ultima analisi, sfociare anche in una trasformazione neoplastica.
Analizziamo ora i principali rimedi che possono essere utilizzati per il trattamento dei sintomi acuti legati ad un’esposizione solare non adeguata, dalla scottatura al vero e proprio colpo di calore e che ci converrebbe avere con noi, soprattutto in vacanza, quando reperirli potrebbe essere difficoltoso.
Eritema solare e scottature
L’eritema solare è una vera e propria infiammazione cutanea indotta dalla radiazione solare la quale produce tutta una serie di modifiche che richiamano a livello cutaneo numerosi mediatori dell’infiammazione, oltre a stimolare un’immunosoppressione che coinvolge diversi sistemi, dalle cellule Treg alle cellule soppressorie di derivazione mileoide (MDSC). Tutto questo si traduce nella comparsa di sintomi cutanei quali arrossamento più o meno intenso della cute, che diventa calda al tatto , molto sensibile anche al minimo sfioramento, dolorante, con un dolore bruciante, e spesso rigonfia per la presenza di edema.
Può essere accompagnato da prurito, causato dalla liberazione di istamina mediata dalla stessa radiazione solare e dopo qualche ora dall’esposizione si può anche verificare la comparsa di flittene, ovvero di piccole bolliccine rigonfie di liquido trasparente sieroso che col tempo si spaccano, promuovendo la rimozione dello strato più superficiale dell’epidermide, come se la pelle “si sbucciasse”.
Quali rimedi possono essere utili per l’eritema?
La prima cosa da fare è sicuramente quella di agire immediatamente a livello topico, applicando sulla pelle pomate a base di Aloe biologica molto concentrata (99%), meglio se proveniente da piante cresciute in ambiente con clima caldo e di almeno 5 anni, o un balsamo di Calendula biologica, che oltre a lenire e contrastare l’arrossamento, ha anche una leggera azione antibatterica che può essere di aiuto.
Rimedi omeopatici per l’eritema solare:
Dopo aver lenito la cute a livello topico, si dovrebbe optare per un rimedio sistemico, che agisca dall’interno per eliminare i sintomi e ripristinare la condizione di equilibrio.
I rimedi omeopatici per l’eritema sono diversi e per scegliere quello più adatto a noi dovremmo osservare la modalità con la quale l’eritema solare si manifesta. Ecco una breve carrellata:
Belladonna: è il classico rimedio delle scottature, indicato in presenza di una pelle molto arrossata, soprattutto al volto, e che emana calore anche se spesso le estremità sono fredde. La congestione al volto provoca spesso mal di testa, un dolore pulsante con una marcata sensibilità a luce e rumore. Il rossore può interessare anche gli occhi che in genere presentano midriasi, ovvero una dilatazione della pupilla, e la bocca che appare rossa e secca. C’è desiderio di bere per calmare la sensazione di arsura che si avverte anche nella lingua, rossa e asciutta.
Apis: è un altro rimedio importante per le scottature, specie quando l’eritema è accompagnato non solo da rossore, ma anche da edema, ovvero gonfiore. I sintomi sono sempre aggravati dal calore e migliorati dal freddo, quindi si ha il desiderio di aria fresca e impacchi freddi sulla pelle, così come di bere bevande fresche.
Apis è molto utile anche quando la scottatura ha interessato gli occhi, che appariranno rossi, con palpebre gonfie e doloranti. Anche in questo caso si ha desiderio di impacchi freddi che sembrano mitigare il dolore e il gonfiore.
Arsenicum album: l’eritema è bruciante e doloroso, accompagnato da prurito a volte anche molto intenso e da uno stato di agitazione e irrequietezza. A differenza di Apis, Arsenicum non presenta edema e, soprattutto, è sempre aggravato dal freddo e migliorato dal caldo. Ci potranno quindi essere brividi di freddo e comunque voglia di calore che, nonostante il dolore bruciante, migliorerà lo stato generale. Ci può anche essere una compromissione oculare, e in questo caso gli occhi saranno doloranti e brucianti con una sintomatologia che, al contrario di Apis, non sarà mai alleviata da un impacco fresco.
Aconitum: scottature con bruciore e brividi repentini e violenti che iniziano a comparire magari dopo che ci si è addormentati al sole. Lo stato congestizio è accompagnato da ansia e irrequietezza (ad esempio, si vuole a tutti i costi chiamare un medico perchè si pensa che la situazione sia grave), con respirazione accelerata e polso pieno. Ci può essere anche febbre improvvisa, che aumenta la sera e la notte ed è accompagnata da sete intensa.
Cantharis è invece il rimedio di elezione se la scottatura è bruciante e iniziano a comparire vescicole con del liquido all’interno, le classiche bolle da ustione. Preferiremo invece Rus Toxicodendron se la scottatura è accompagnata da herpes labiale.
Colpo di calore
A volte, quando l’esposizione solare è eccessiva, la quantità di radiazione assorbita produce tutta una serie di manifestazioni fisiche debilitanti note come colpo di calore. Anche in questo caso i rimedi sono diversi, a seconda di come la situazione viene modalizzata e, ovviamente, molto simili a quelli analizzati per le scottature.
Iniziamo quindi subito col dire che anche in questo caso uno dei rimedi di elezione è Belladonna, un rimedio che, come già detto, useremo quando il colpo di calore è accompagnato da rossore intenso, secchezza, cefalea pulsante e midriasi (pupilla dilatata). Anche qui diciamo che tutto il corpo appare caldo anche se mani e piedi possono essere freddi, e tutta la sintomatologia è aggravata da luce e rumore, si ha bisogno di stare al riparo da tutto. I sintomi di Belladonna sono in genere aggravati dal freddo e dalle correnti d’aria fredde.
Aconitum: quando il colpo di calore compare quasi improvvisamente, magari perchè ci siamo addormentati sotto il sole, e i sintomi sono molto intensi e violenti. C’è una cefalea molto forte, fotofobia, il volto è molto congestionato e, al contrario di Belladonna, c’è miosi (restringimento della pupilla). Come già detto c’è sempre uno stato di ansia e irrequietezza di base.
Glonoinum: è la nitroglicerina, quindi capiamo subito la natura esplosiva e deflagrante dei sintomi. Abbiamo sempre una forte congestione, che inizia a livello cardiaco con aumento del battito e si estende poi alla testa con un dolore acuto e pulsante, molto più forte di quella di Belladonna o Aconitum, e le cui pulsazioni sono percepite a volte proprio come delle martellate che si possono estendere a tutto il corpo, addirittura anche alle estremità. Il volto è rosso, così come gli occhi, e si possono percepire anche ronzii alle orecchie. Il mal di testa, molto forte e alleviato da una fasciatura che in qualche modo la comprime, è migliorato dall’aria aperta e dal fresco ed è peggiorato dal caldo. C’è una marcata sensibilità ad ogni scossa e movimento, come in Belladonna, ma qui è molto più marcato, tanto che si vuole stare il più possibile fermi, quasi immobili, proprio perché il minimo spostamento accentua il dolore. Possiamo spesso considerare Glonoinum come un Belladonna aggravato e possiamo anche optare per questo rimedio quando Belladonna non ha funzionato.
La congestione può essere accompagnata da vomito, che spesso allevia la sintomatologia, e da vertigini. Ci può essere un aumento della pressione e una minzione molto frequente.
Gelsemium: a differenza di Aconitum, Belladonna e Glonoinum, i cui sintomi compaiono repentinamente e improvvisamente, quelli di Gelsemium arrivano molto più lentamente, anche a diverse ore dall’esposizione. Abbiamo sempre una grande congestione cerebrale, con la testa pesante, piena, come se fosse serrata da una fasciatura. La testa è calda mentre mani e piedi sono freddi, gli occhi molto arrossati con pupille dilatate . Si avverte una grande sensazione di stanchezza e debolezza e, al contrario di Glonoinum, i cui sintomi peggiorano in posizione sdraiata, la sintomatologia da insolazione da Gelsemium, e soprattutto il mal di testa, migliora stando sdraiati a letto. Inoltre il mal di testa, che è percepito in maniera più forte a livello occipitale, è in genere pulsante, martellante e molto forte. In Gelsemium c’è sempre lo stato di astenia, di debolezza che peggiora al mattino e col movimento e migliora all’aria aperta e con bevande eccitanti.
Se invece il colpo di calore è accompagnato da collasso, in genere preannunciato da una forte nausea, sudorazione e pelle fredda, può essere utile somministrare qualche granulo di Carbo vegetabilis, che in genere favorisce una ripresa in attesa che arrivi il medico.
Per il colpo di calore che si presenta invece con frequenti spasmi e crampi addominali o alle gambe, con viso pallido e prostrazione, si può trovare sollievo da Cuprum metallicum.
Lachesis è invece più indicato quando l’insolazione si presenta con un forte mal di testa pulsante, in genere più accentuato a sinistra, con la sensazione che tutto il sangue del corpo sia affluito alla testa e che questa stia per scoppiare. La testa è congestionata ma mani e piedi sono freddi e c’è una generale sensazione di freddo che però, paradossalmente, peggiora stando in ambienti chiusi e caldi, in quanto si ha la sensazione di soffocare, quindi si preferisce tenere le finestre aperte per far circolare l’aria. A completare questo quadro mentale, non si tollerano capi di abbigliamento troppo fascianti, come magliette con colletti troppo stretti, perché la sensazione di soffocamento è sempre in agguato. L’insolazione può essere accompagnata da una grande debolezza. Una caratteristica di Lachesis è inoltre un’iperestesia, quindi un’intensificazione di tutti i sensi, con fotofobia e intolleranza anche al minimo rumore, così come un’estrema sensibilità della pelle, sulla quale anche la biancheria sembra dare fastidio. Nel contempo però la pressione migliora la sintomatologia e pertanto, laddove il minimo sfioramento irrita, una forte pressione tende ad alleviare.
Questi sono i principali rimedi che possiamo utilizzare in caso di scottature e colpi di sole. Ovviamente, in presenza di un colpo di calore con una sintomatologia importante, è sempre bene contattare il medico, ma nell’attesa, se si ha a disposizione il rimedio adatto si può avere un immediato sollievo.
Diluizione dei granuli consigliati e modo di assunzione
Essendo un trattamento in acuto, il mio consiglio è quello di utilizzarli alla 6CH. Il dosaggio è di 4-5 granuli da lasciar sciogliere sotto la lingua 2-3 volte al giorno nei casi più lievi, mentre in quelli più importanti anche ogni mezz’ora per poi diminuire gradualmente al miglioramento della sintomatologia.
Da sommelier del tè non posso non concludere consigliando il tè più adatto da sorseggiare quando si è fatta una scorpacciata di calore che è indubbiamente un tè verde. Secondo la medicina cinese questo tè ha infatti proprietà rinfrescanti del corpo e aiuta ad eliminare il calore in eccesso, anche se, ovviamente, bevuto tiepido o caldo: la sua azione è infatti indipendente dalla temperatura alla quale viene servito.
Evitiamo invece tutti i tè ossidati, quali i neri, rossi e, in questo caso, anche gli wulong, compresi quelli a bassa ossidazione, che hanno un effetto riscaldante e rischierebbero di peggiorare la situazione.