Redazione

La storia di Sue

28 Febbraio, 2022
Tempo di lettura: 3 minuti

Sue spiega come l’Omeopatia l’ha aiutata a gestire i sintomi di una grave artrite reumatoide.

Ho sviluppato l’encefalomielite mialgica dopo aver preso l’influenza nel 1989. Alcuni anni dopo, quando mi sembrava di aver rimesso in sesto la mia vita, ho iniziato a sentirmi di nuovo male.

La mia caviglia era gonfia e così dolorante che non riuscivo a camminare. A volte era la caviglia sinistra, a volte la destra, e poi hanno iniziato a gonfiarsi altre parti del corpo. Dopo aver consultato il mio medico di base, ho fatto alcuni esami che hanno confermato la diagnosi di artrite reumatoide.

L’NHS (il sistema sanitario britannico) mi stava facendo pressione per intraprendere la strada dei farmaci, ma io resistevo. Il pensiero di prendere farmaci mi spaventava. Volevo avere un’opinione diversa. L’Omeopatia è un approccio in cui credo, mi piace e di cui mi fido, ma poiché ero in pensione, non ero più nella posizione finanziaria di pagare per vedere un omeopata privatamente. 

Dopo aver fatto un po’ di ricerche, ho scoperto che c’era una clinica vicino a me – la clinica senza scopo di lucro di Homeopathy UK a Norwich. All’epoca la clinica era gestita dalla dottoressa Katalin Borbely. Ero molto colpita dal fatto che fosse caritatevole, perché altrimenti non me lo sarei potuto permettere. Inoltre, il fatto che Katalin fosse anche un medico mi rassicurò perché sapevo che avrebbe avuto una conoscenza medica della mia condizione.

Una settimana prima del mio appuntamento, stavo così male che non riuscivo nemmeno ad alzarmi dal letto. Così, per disperazione, ho fatto un’iniezione di steroidi in ospedale. Quando ho incontrato Katalin, mi ha chiesto se stessi prendendo le medicine che ti danno per l’artrite reumatoide e le ho detto che avevo fatto un’iniezione di steroidi, che ne avrei dovuto farne altre. Lei mi ha detto: “Oh, dovremo togliertela allora!”. Ho pensato, “Ecco una ragazza che asseconda il mio cuore!

Trattamento

Per quattro anni, ho visto Katalin quasi ogni mese. Era molto diretta, ma mi faceva sentire che era dalla mia parte. Mi fidavo di lei e mi piaceva il suo approccio. A seconda di quello che stavo passando in quel momento, mi suggeriva un rimedio adatto, che il più delle volte funzionava. Mi piaceva che non continuasse a darmi lo stesso rimedio più e più volte se non lo riteneva giusto. E non si aspettava nemmeno che lo prendessi per lunghi periodi di tempo.

La mia artrite reumatoide forse non sparirà mai, ma nel periodo in cui ho visto Katalin, sembrava essersi stabilizzata. C’è stato un periodo in cui avevo dolori al collo ed era così grave che non potevo nemmeno girare la testa per guidare la macchina, ma ora posso. Ho imparato a convivere con la mia patologia e anche se alcuni giorni sono peggiori di altri, non credo che sarei riuscita a fare tutto questo senza l’Omeopatia e l’enorme dedizione di Katalin.

L’Omeopatia mi ha sicuramente aiutato ad affrontare anche le mie emozioni. Ho avuto molti traumi nella mia vita, e Katalin è sempre andata all’origine del vero problema. Non era necessariamente quello che dicevo o quello che appariva in superficie – lei arrivava direttamente al cuore della questione, per quanto profondo fosse.

A causa della natura dell’artrite reumatoide è così difficile sapere se la mia salute sarebbe stata come è ora senza alcun trattamento. Ma personalmente sono convinta che l’Omeopatia mi abbia aiutato. Ha aiutato enormemente anche mio marito Richard. Eravamo come una squadra e vedevamo Katalin uno dopo l’altra!

L’Omeopatia gioca un ruolo importante nella mia vita e mi rivolgo ad essa nei momenti di bisogno. E sono così felice di aver incontrato Katalin. È una omeopata straordinaria!

Tratto da: HOMEOPATHY UK

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