Nel 1832 l’Omeopatia sbarca anche in Svezia

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30 Gennaio, 2022
Tempo di lettura: 2 minuti

Johann Ernst Stapf (1788-1860) è stato il primo discepolo di Hahnemann. Nel 1806 si iscrive all’università di Lipsia. È l’editore di Archiv fur die Homoopathische Heilkunst (Archivio per l’arte omeopatica della guarigione), una rivista trimestrale della quale sarà direttore fino al 1839. Nel 1829 pubblica con l’editore Arnold di Dresda, lo stesso editore dell’Organon di Hahnemann, Medizinischen  Schriften (Scritti medici), che sarà poi tradotto in inglese come The Lesser Writings of Hahnemann  nel 1852. Stapf presenta questo testo ad Hahnemann in occasione del giubileo di laurea del fondatore dell’Omeopatia. È anche l’anno della pubblicazione della quarta edizione dell’Organon. 

Il volume contiene scritti di Hahnemann dal 1797 al 1825. Sono i cosiddetti scritti minori, tanti affluenti che insieme a quelli maggiori Materia Medica Pura e Malattie Croniche confluiscono nel grande fiume che è l’Organon con le sue sei revisioni. 

La preziosa prima edizione di Medizinischen Schriften diventa unica se si leggono le note e gli appunti del suo proprietario, il medico svedese Peter Jakob Liedbeck (1802-1876).  Questi, da medico ortodosso si converte all’Omeopatia

Peter Jakob Liedbeck

Peter Jakob Liedbeck

diventando il primo omeopata del suo paese.  Dopo aver conosciuto in un apposito viaggio in Germania (1832), Hahnemann, traduce l’Organon in svedese nel 1835.  Liedbeck sposa la figlia di Peter Henrik Ling (1776-1839) il medico fondatore della ginnastica svedese.  Liedbeck inizia gli studi a Uppsala dove si laurea in medicina nel 1831. Si specializza nel 1835 e divenendo anatomopatologo, La sua materia gli concede, come scriverà egli stesso, il tempo, per dedicarsi all’Omeopatia.  L’interesse per la medicina in generale era nato fin dall’età scolare con la lettura del testo di Christof Wilhelm Hufeland (1762-1836), L’arte di prolungare la vita. E’ durante l’università che viene sollecitato a studiare l’Omeopatia ascoltando le lezioni di Goran Wahlenberg (1780-1851) lettore di Materia Medica che pur non essendo omeopata  è un ammiratore di Hahnemann. Liedbeck proseguirà la sua attività universitaria fino al 1846 quando a causa delle sue idee eterodosse, si trasferirà a Stoccolma dove si dedicherà all’Omeopatia a tempo pieno. L’Omeopatia per la mentalità pragmatica svedese non era ben vista. 

ginnastica-svedese-nel-1910

Ginnastica svedese 1910

L’interesse per l’Omeopatia unitamente alla sua mentalità di anatomopatologo lo porteranno ad avvicinarsi a Gottfried Rademacher ( 1772-1845), allievo di Hufeland, che  fonda la sua ricerca sul puro empirismo paracelsiano. Oltre a contributi omeopatici su riviste tedesche Liedbeck scrive nel 1876 Storia dell’omeopatia in Svezia che invia alla World’s Convention di Philadelphia. Nei suoi scritti riporta come la lettura di Medizinischen Schfitten l’abbia aiutato   nel miglioramento della posologia omeopatica. Il suo testo ora è conservato nella biblioteca del Museo dell’Omeopatia di Roma.

 

 

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