L’Ontano nero è l’albero che raggiunge 30 metri di altezza e vive non più di 100 anni, cresce su terreni poveri, è un pioniere e colonizzatore di terreni alluvionati (il suo legno immerso nell’acqua diventa nero e duro -Venezia poggia tutto su questo legno e sulla Quercia – e soleggiati. Questa gemma aiuta i pazienti nel momento del trapasso come nei momenti di importante transizione della vita quali: nascita, pubertà, andro-menopausa. Nell’organismo gestisce l’acqua tissutale, così come fa in Natura: calma il “fuoco” (infiammazione) quindi è un coadiuvante antinfiammatorio.
- Coadiuvante l’azione antinfiammatoria e antinfettiva acuta e in generale quali ad esempio orticarie croniche, suppurazioni, ecc…
- Coadiuvante gli stati infiammatori del sistema circolatorio venoso (flebiti, trombosi venose e retiniche) e arterioso a carico dei più importanti distretti quali cervello (memoria, emicrania vascolare, sequele di emiplegia, trauma cranico, edema cerebrale di ogni tipo) e cuore (infarto, coronarite).
- Coadiuvante la gestione delle mucose digestive nei casi di gastrite, ulcera, colite, colecistite, quadro catarrale importante; così come a livello polmonare è utile per ORL recidivante.
- Coadiuvante nella cura dell’infiammazione articolare e nel reumatismo acuto, Malattia di Paget e ottimo complementare nell’osteoporosi.
- Simbolicamente, a livello mentale, gestisce i momenti importanti di passaggio della vita: pubertà, andro-menopausa; favorisce lo scambio e la comunicazione con se stessi.
Bruno Brigo – Fitoembrioterapia dalla A alla Z – Edizioni CeMON Generiamo Salute