Un blog ideato da CeMON

22 Luglio, 2024

Droghe: allarme giovani – il 23% degli studenti ha consumato sostanze illegali nel 2023

RedazioneRedazione

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Ogni lunedì riceverai una ricca newsletter che propone gli articoli più interessanti della settimana e molto altro.
Tempo di lettura: 4 minuti

Il consumo di droghe tra i giovani in Italia ha raggiunto livelli allarmanti, delineando una crisi sanitaria e sociale che richiede un’attenzione urgente. La recente Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze per il 2023 dipinge un quadro inquietante: il consumo di sostanze illegali tra gli adolescenti non solo persiste, ma mostra un trend in crescita, sfidando gli sforzi di prevenzione finora messi in campo. Questo fenomeno non si limita a minacciare la salute fisica e mentale dei giovani, ma erode il tessuto stesso del loro futuro, compromettendo la loro vita.

L’escalation nell’uso di droghe tra i minorenni rappresenta una sfida complessa che interseca questioni di salute pubblica, educazione e sicurezza sociale. Il dato che emerge dalla Relazione è che in Italia nel 2023 quasi 360mila studenti minorenni hanno consumato almeno una sostanza illegale, pari al 23% dei minori scolarizzati. Questo dato conferma un trend crescente osservato nel periodo post-pandemia. Tra le sostanze più diffuse vi sono la cannabis e i suoi derivati: 550 mila ragazzi tra i 15 e i 19 anni hanno fatto uso di cannabis almeno una volta nell’anno, pari al 22% dell’intera popolazione studentesca, inoltre 70 mila giovani (2,8%) ne hanno fatto un uso pressoché quotidiano. Anche il consumo di cocaina è in aumento tra i giovani, quasi 54 mila ragazzi tra i 15 e i 19 anni riferiscono di aver usato cocaina nel 2023, con una percentuale che è salita dal 1,8% al 2,2%.

Preoccupa particolarmente l’età di primo utilizzo: la metà di questi giovani ha iniziato tra i 15 e i 17 anni, mentre il 39% prima dei 15 anni. Le Nuove Sostanze Psicoattive (NPS) sono sempre più diffuse, nel 2023, 160 mila studenti tra i 15 e i 19 anni hanno consumato almeno una NPS. Il Sistema Nazionale di Allerta Precoce (SNAP) ha identificato 70 nuove sostanze nel territorio nazionale, tra cui i cannabinoidi sintetici sono i più comuni (4,6%), seguiti da ketamina (1,3%), oppioidi sintetici (1,3%), catinoni (0,8%) e Salvia Divinorum (0,5%). Queste sostanze, essendo composti sintetici facilmente manipolabili, risultano particolarmente rischiosi e difficili da rilevare, sfuggendo spesso ai controlli.

Coinvolgimento dei minorenni, accessi in pronto soccorso e decessi

Nel 2023, l’uso di sostanze stupefacenti tra i minorenni ha mostrato una crescita preoccupante, evidenziando una crisi sempre più profonda, infatti i minorenni hanno rappresentato il 12% delle persone segnalate per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale, con la quasi totalità delle segnalazioni riferite a cannabis e derivati. Il numero di minorenni denunciati per reati droga-correlati è aumentato del 10% rispetto al 2022, raggiungendo quota 1.246 giovani under-18, pari al 4,5% delle persone denunciate a livello nazionale. Nel 2023, ci sono stati 8.596 accessi in Pronto Soccorso per patologie droga-correlate, un aumento del 5% rispetto agli 8.152 accessi del 2022. Quasi il 10% degli accessi riguardava minorenni. Il 12% degli accessi al PS per patologie droga-correlate si è concluso con il ricovero ospedaliero, spesso nei reparti di psichiatria, terapia intensiva e medicina generale. Sono stati rilevati inoltre  227 decessi per intossicazione acuta da sostanze stupefacenti, un dato inferiore ai 298 dell’anno precedente, ma ancora troppo alto.

Impegni per la prevenzione e la cura

Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha sottolineato l’importanza di investire nella prevenzione e nella cura delle tossicodipendenze. Il 26 giugno, in occasione della Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di droghe, il Ministro ha evidenziato che investire in prevenzione è fondamentale. È stato istituito un gruppo di lavoro per definire Linee di Indirizzo sull’Identificazione precoce delle Dipendenze Patologiche (Early Detection), basato su un sistema integrato di presa in carico. Schillaci ha inoltre menzionato un piano contro l’uso improprio del Fentanyl, che coinvolge diverse istituzioni e prevede azioni preventive e informative rivolte specialmente ai giovani per sensibilizzarli sui rischi letali associati a questa sostanza. Il Ministro ha ribadito l’impegno del governo a rafforzare le attività di prevenzione e a supportare chi si rivolge ai servizi pubblici per le dipendenze, accompagnando loro e le loro famiglie nel percorso di riabilitazione.

Una riflessione necessaria

È fondamentale notare che l’uso di stupefacenti tra i minori non riguarda solo giovani ai margini della società con storie di violenza o degrado familiare, ma coinvolge anche quelli provenienti da contesti socio-economici stabili e benestanti, gli insospettabili. Le cause che spingono i giovani studenti all’uso di droghe sono molteplici e strettamente intrecciate: la pressione sociale, accompagnata dal desiderio di accettazione tra i coetanei; la curiosità e la  ricerca di nuove esperienze, dove le droghe possono apparire come un modo per provare sensazioni inedite e trasgredire le regole; una via di fuga da problemi familiari o personali; la noia e la mancanza di attività stimolanti alternative; lo stress legato allo studio e alle aspettative di successo.

La facilità di accesso alle sostanze e una percezione distorta dei rischi contribuiscono a questo fenomeno. L’influenza dei media e della cultura popolare non può essere sottovalutata; l’uso di droghe viene spesso glorificato o banalizzato in film, musica e social media, creando un’immagine fuorviante che attrae i più giovani, i quali molto spesso sono sprovvisti di senso critico e non hanno strumenti adeguati per comprendere i reali rischi e le conseguenze del consumo di sostanze stupefacenti. Inoltre, una mancanza di educazione efficace sui pericoli delle sostanze stupefacenti aggrava il problema.

Il consumo di droghe tra i giovani rappresenta una grave emergenza di salute pubblica. La crescente diffusione di sostanze illegali e nuove sostanze psicoattive tra gli adolescenti italiani evidenzia la necessità di interventi urgenti e coordinati. È essenziale rafforzare le attività di prevenzione, offrire supporto adeguato e promuovere una maggiore consapevolezza dei rischi associati all’uso di droghe.

Le istituzioni, le famiglie e la società civile devono collaborare per creare un ambiente sicuro e supportivo per i giovani. La fascia d’età tra i 15 e i 19 anni è spesso una zona d’ombra della società, priva di proposte culturali e alternative efficaci. In questa fase, i giovani sono lasciati a se stessi, senza validi riferimenti, né bambini né adulti, ma individui fragili e senza una rotta. Solo attraverso un impegno collettivo e basato su dati scientifici si potrà affrontare efficacemente questo fenomeno e proteggere la salute e il benessere delle nuove generazioni.

Lascia il primo commento