Redazione

La farmacia sociale

3 Novembre, 2022
Tempo di lettura: < 1 minuto

Il ruolo del farmacista sta cambiando molto in questi ultimi anni, in questi ultimi mesi. Durante la pandemia la farmacia e il farmacista sono diventati un punto di riferimento territoriale irrinunciabile per gli utenti e mentre la sanità sul territorio non riusciva a dare risposte ai cittadini colti dal panico, farmacie e farmacisti hanno tenuto dritta la barra del timone e si sono spesi al servizio della comunità in modo encomiabile.

Ma in un mondo che cambia velocemente, stretti tra i grandi gruppi che acquisiscono farmacie a centinaia, irrompendo sul mercato con modelli spesso ispirati più al profitto che al bene della comunità, con i margini progressivamente in calo a causa della concorrenza dell’e-commerce, la categoria reagisce con nuovi modelli di formazione universitaria approfondimento e specializzazione nelle medicine integrative, per ribadire il patto sul territorio che è stipulato dalla persona farmacista con la persona utente/cliente.

In questo mini-documentario vi mostriamo un esempio virtuoso di come una farmacia può essere condotta e progettata, a servizio di una comunità, profondamente inserita in una realtà con caratteristiche peculiari e bisogni a cui il farmacista può e deve rispondere.

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