Miglior sciroppo per la tosse: mucolitico o mucoregolatore?

24 Dicembre, 2022
Tempo di lettura: 3 minuti

Si parla di tosse grassa o produttiva quando vi è una aumentata produzione di muco o catarro. Questo tipo di tosse può essere:

  • Una evoluzione della tosse secca, quando l’infiammazione delle alte vie respiratorie comporta una produzione di muco più denso e vischioso che cola dal naso verso la faringe, dove ristagna.
  • La conseguenza di malattie infettive acute e croniche delle basse vie respiratorie (trachea, bronchi e polmoni) che provocano produzione di catarro.

A che serve il catarro?

Il catarro è una sostanza che viene secreta dalle mucose delle vie respiratorie che ha la funzione di umidificarle e di bloccare eventuali particelle e microrganismi provenienti dall’esterno.
Le mucose secernono muco ricco di fucomucine e immunoglobuline IgG che ne determinano la viscosità e l’elasticità.
In presenza di infiammazioni che interessano l’apparato respiratorio, la produzione di muco da parte delle cellule calciformi e delle ghiandole submucose aumenta sino a dare origine al catarro;
che è la sostanza più adatta a catturare ed espellere, attraverso i colpi di tosse, particelle e microrganismi che hanno procurato l’infiammazione.
Tali secrezioni hanno una elevata viscosità che riduce la clearance muco-ciliare: da qui la necessità di tossire.

Per sciogliere il catarro utilizziamo agenti mucoattivi che sono in grado di modificare le proprietà chimico fisiche delle secrezioni bronchiali facilitandone l’espettorazione o riducendone la produzione.
A seconda delle loro proprietà definiremo tali agenti mucolitici o mucoregolatori.

I farmaci mucolitici agiscono direttamente sul muco (catarro) già formato, rompendo fisicamente i legami chimici delle molecole che lo costituiscono.
In altre parole, i mucolitici sono in grado di sciogliere il catarro attraverso la degradazione delle mucoproteine che lo compongono.
Grazie a questo particolare meccanismo d’azione, le secrezioni catarrali risulteranno meno vischiose e più facilmente eliminabili dall’organismo.
L’esempio piu famoso di principio attivo dall’attività mucolitica è rappresentato dall’N-acetilcisteina.
La NAC è dotata di un gruppo sulfidrico libero che interrompe i legami disulfidici, rompendo così le strutture glicoproteiche in componenti meno viscosi.
Tra le piante con spiccata azione mucolitica troveremo invece: Grindelia, Elicriso, Timo, Verbasco, Altea, Drosera, Capelvenere.

I farmaci mucoregolatori, invece, esercitano quella che viene definita come un’azione indiretta sul catarro.
Questi farmaci, infatti, non degradano l’espettorato già formato come i mucolitici, ma agiscono sulle cellule mucipare alterando la secrezione e le caratteristiche del catarro da esse prodotto (ad esempio, ne possono aumentare la componente acquosa, riducendone così la viscosità), oppure possono agire alterandone l’adesività.
Esempi di principi attivi appartenenti a questo gruppo di farmaci sono la carbocisteina, la bromexina, il sobrerolo e l’ambroxolo.

Tra le sostanze naturali spicca L’estratto di bava di lumaca che è considerato mucoregolatore, mucogenetico, nonché antispasmodico con attività espettorante e fluidificante del catarro.
Ricco di enzimi litici in grado di modificare le secrezioni bronchiali ed alterarne la viscosità, rendendola più fluida e più facile da espellere dai bronchi. I principi attivi della bava di lumaca sono anche in grado di ricostruire l’epitelio danneggiato della laringe e dei bronchi.

Rimedi omeopatici per la tosse

Inoltre un valido aiuto è dato dalla medicina Omeopatica che, per eccellenza è la medicina “modulatrice” delle affezioni patogene e/o infiammatorie che ci affliggono.
Il medicinale omeopatico per la tosse grassa va scelto sempre in base a segni, sintomi, accidenti.
I più famosi da tenere in casa, per la cui illustrazione avremmo bisogno di un articolo a parte sono:

Alcuni li potrete trovare descritti in questo articolo della dott.ssa Virginia Paribello.

Quando scegliere un mucolitico e quando un mucoregolatore

Premettendo che entrambi sono efficaci nel rimuovere il catarro, io preferisco sempre modulare il sintomo della tosse senza annullarne il ruolo fisiologico di difesa.
Agendo quindi sul muco, rendendolo più fluido e quindi facilmente eliminabile dai fisiologici meccanismi di rimozione, mediante l’abbassamento della tensione superficiale e una maggiore idratazione.
Pertanto preferisco la mucoregolazione che è particolarmente indicata:

  • Nei fumatori dove Il fumo reca danno alle ciglia vibratili e ne causa la morte; senza queste viene meno l’espulsione del muco e di tutti i detriti che quest’ultimo intrappola, incluse le sostanze tossiche e cancerogene derivanti dal consumo di tabacco.
  • Nei bambini con età inferiore ai due anni i farmaci mucolitici in genere sono controindicati a causa della possibilità di rendere meno gestibili le secrezioni una volta fluidificate.
  • Nei soggetti, specialmente bambini, con tendenza a presentare broncospasmo.

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