Tosse secca e tosse grassa: rimedi omeopatici

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17 Dicembre, 2022
Tempo di lettura: 6 minuti
Durante la lettura qualcosa potrebbe succedere, un’influenza al contrario che invece di ammalarci ci guarisce.
                                                                                                                                                    Vivian Lamarque

‘L’Omeopatia ha un ruolo di precisione importante nella cura della tosse, una tra le affezioni invernali più frequenti. Come abbiamo visto, diversi sono i rimedi che la curano, che ci permettono di integrare i sintomi individuali con le cause ambientali, alla ricerca del rimedio simillimum adatto a ciascuno. Ma la descrizione breve dei rimedi trattati è volta a mostrarne le molteplici possibilità di intervento, evitando l’autoterapia. Per scegliere il rimedio adatto a noi rivolgiamoci sempre ad un medico o ad un farmacista competente. Atteniamoci scrupolosamente alle indicazioni forniteci. Curiamoci sì in modo naturale ma in sicurezza.’

C’è un’altra precisazione importante, l’approccio naturale per il trattamento della tosse è una scelta terapeutica che non esclude l’iter diagnostico comune anche alla medicina convenzionale.
Chiarite le cause, definita la patologia, tenendo conto delle condizioni climatiche e ambientali del momento, valutate le condizioni fisiologiche generali del paziente, valutate anche tutte le possibili complicanze, si passa alla scelta del rimedio omeopatico simillimum con le sue ripetizioni.
L’approccio di un trattamento naturale è fatto di molteplici interventi, volti ad una scelta terapeutica personalizzata e di precisione, integrando la terapia omeopatica, se è opportuno, con prodotti di fitoterapia, di oligoterapia, di fitoembrioterapia, di floriterapia, senza tralasciare i consigli nutraceutici e igienici.

Domande da porre per una corretta diagnosi

  • Quando è comparsa la tosse? In quale circostanza?
  • Da quanto tempo dura? C’è una periodicità?
  • Quando tossisce, in che momento della giornata, in che situazione?
  • Prova dolore quando tossisce? Se sì, dove? Mi descriva questo dolore
  • Ci sono episodi che la scatenano?
  • Che tipo di tosse è? Secca o … ?
  • Se c’è muco, il tipo e la quantità dell’espettorato?
  • Ha difficoltà a liberarsi dei muchi? Quali?
  • Fiato corto? Difficoltà respiratorie?
  • Migliora come?
  • Peggiora come?
  • Mi descriva come si sente

Il quadro clinico della tosse

Per una risoluzione della tosse è necessaria l’identificazione della causa che la provoca per poi scegliere la terapia specifica per ciascuno. Una terapia sintomatica aspecifica per la tosse dovrebbe essere consigliata solo quando non si risale alla causa e quindi quando non vi è la possibilità di effettuare un trattamento personalizzato. Le cause più comuni della tosse possiamo raggrupparle anche in base alla durata della tosse.
Tosse acuta (meno di 2-3 settimane)
è spesso causata da infiammazioni locali o infezioni virali o batteriche dell’apparato respiratorio, come laringite, tracheite, sinusite, raffreddore, pertosse, ma anche malattie più gravi come polmonite e bronchite.
Tosse cronica (più di 3 settimane)
Tipica nei fumatori, pazienti che assumono ACE-inibitori, pazienti asmatici, pazienti con reflusso gastroesofageo.
Se la tosse è dovuta a fenomeni infiammatori sarà utile ridurre il latte e i latticini, che contribuiscono alla produzione di muco e catarro. Sarebbe opportuno ridurre anche i cibi pro-infiammatori come i cibi confezionati, carni rosse, salumi, zuccheri raffinati e dolci, che peggiorerebbero il quadro clinico sostenendo l’infiammazione in atto.

Tosse secca o tosse grassa ecco la differenza

La tosse può essere:
    • Secca e stizzosa, cioè non accompagnata dalla presenza di secrezioni catarrali
    • Grassa, quando con la tosse vengono espulse secrezioni mucose, il tipico catarro
Spesso la tosse secca evolve in tosse grassa, questo perché la mucosa dapprima solo irritata, può iniziare a secernere muco di varia densità e aspetto, con la funzione di lubrificare le vie aeree, ma essendo prodotto in eccesso dovrà poi essere eliminato.
In base al tipo di tosse abbiamo quindi a disposizione interventi mirati per la cura della tosse secca e della tosse produttiva, con suggerimenti nutrizionali.
Conoscere la causa ambientale facilita l’intervento
È innegabile che la causa ambientale può favorire l’esordio della tosse, non certo il modo di ammalarci, che resta comunque individuale e legato alla nostra predisposizione.
In acuto conoscere le cause ci orienta in modo chiaro verso la scelta del rimedio da preferire.
Come con Aconitum napellus, dove i sintomi insorgono a causa di un colpo di freddo o dopo essere stati esposti a vento secco, all’improvviso. La tosse è secca e breve. Il paziente è agitato fisicamente e mentalmente, ha sete intensa, non suda, la pelle è secca, avverte bruciore e punzecchio nella gola soprattutto con la deglutizione.
Diversamente, Belladonna è il rimedio da colpo di calore, dopo essere stati in ambienti molto caldi oppure dopo essere stati bagnati dalla pioggia, dopo aver lavato i capelli. Questo rimedio è adatto alla tosse detta parossistica, anche notturna. Tosse spasmodica, abbaiante, breve. Paziente che emana calore, percepito anche a distanza, con viso arrossato, intollerante alla luce, ipersensibili a scosse, rumori e pressione.
Dulcamara è adatto alle affezioni che insorgono a causa dell’umidità. Peggiora all’aria aperta e migliora in una stanza chiusa e calda. Questo rimedio è indicato per le affezioni stagionali di pazienti che vivono e lavorano in ambienti umidi e freddi.
Sarà indicato Arum Triphyllum (rapa indiana) quando durante l’accesso di tosse si avverte un bruciore nella trachea per tutta la sua lunghezza e bruciore ai bronchi.  Arum è indicato anche in caso di afonia e di ‘raucedine del predicatore’. Per questo motivo è considerato il rimedio dei cantanti e degli oratori. Io aggiungo al gruppo anche gli insegnanti, gli avvocati, i farmacisti, i politici, insomma tutti i professionisti della voce. Assumendo questo rimedio per tempo, con un po’ di riposo vocale, niente fumo, i bruciori passeranno e la voce ritornerà squillante.

I rimedi omeopatici unitari per la tosse

Il rimedio omeopatico può essere differente da paziente a paziente, nonostante tutti i pazienti abbiano in comune il sintomo tosse. Nel caso specifico della tosse agiremo sul sintomo e allo stesso tempo sulla persona, basandoci sulle caratteristiche specifiche del paziente e sulla sua specifica modalità reattiva, capacità fisiologica e immunitaria.
In questo modo siamo certi di intervenire sulla sintomatologia in atto in modo individuale, utilmente e con rapidità. Tutti rimedi trattati sono da utilizzare a basse potenze, ripetendoli ogni mezz’ora o un’ora, in base alla sintomatologia, fino a remissione dei sintomi.

I rimedi omeopatici contro la tosse secca

Drosera rotundifolia per la tosse rauca, risonante, abbaiante, come il suono di una tromba. Accompagnata da un intenso disturbo laringeo e da una voce che sembra venire dal profondo. Drosera è uno dei rimedi principali della tosse stizzosa e spasmodica, come quella della pertosse, soprattutto notturna, con grande costrizione dei muscoli toracici e addominali, al punto che il paziente li sorregge con le mani, con dolore retrosternale, con vomito.
Myrtus communis per una tosse ostinata, generalmente secca, con un sintomo chiave ben verificato: dolore trafittivo nella parte superiore dell’emitorace sinistro che si estende fino alla scapola omolaterale.
Rumex crispus è il rimedio per la tosse violenta, incessante, secca e spossante, con espettorazione assente o scarsa, aggravata da pressione, dal parlare e dall’inspirare aria fredda e di notte. È tra i rimedi di maggiore sensibilità delle mucose della laringe e della trachea. Il paziente sente la necessità di coprirsi la bocca e il capo per proteggere queste mucose dall’aria, perché altrimenti si scatena immediatamente la tosse. Questo rimedio esplica un’azione marcata sugli organi respiratori, su intestino e sulla cute. Infatti, può avere diarrea al mattino e al momento di andare a letto il paziente Rumex avverte un intenso prurito spogliandosi e mettendosi a letto, con eruzione cutanea simile a orticaria o vescicolare. Ma prurito intenso e generalizzato aggravato dal calore soprattutto dal calore del letto ci fa orientare verso Mercurius solubilis.
Ignatia amara è il rimedio per eccellenza per la tosse isteriforme, quindi anche per la tosse paradossale che non compare mai di notte e in situazioni di distensione.

Come trattare una tosse grassa o produttiva

Squilla maritima per una tosse con starnuti, lacrimazione, minzione involontaria. La tosse è generalmente umida, con espettorazione di abbondante muco. Tosse umida al mattino più spossante di quella secca della sera.
Senega per una tosse ribelle, con grande accumulo di muco che sembra riempire il petto, con espettorazione difficoltosa che crea difficoltà respiratoria, con dispnea, con volto cianotico.
Sticta pulmonaria è indicato nelle tossi acute associate a forme catarrali, anche riniti catarrali, quando vi è una sensazione di pienezza, dolore e pressione frontale e alla radice del naso, migliorata con la fuoriuscita di secrezioni. La tosse inizia secca ma può diventare umida, incessante, tormentante ed estenuante. Le secrezioni nasali diventano secche e formano croste. I sintomi cattarrali sono simili a Kali bichromicum, ma in Kali bIchromicum può arrivare ad ulcerazione del setto nasale.  Desiderio frequente di soffiarsi il naso, ma senza risultato a causa dell’eccessiva secchezza. La tosse notturna è secca, non fa dormire o stare distesi. Per dormire il paziente deve stare seduto. Peggiora con l’aria secca. Utile nei pazienti che soffrono di catarro cronico.

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