Itajaí è una ricca città del sud del Brasile. 200mila abitanti e secondo porto per la pesca della sconfinata nazione carioca, questo centro dello stato di Santa Caterina è all’avanguardia nell’approccio omeopatico al nuovo coronavirus. E questo grazie al suo sindaco, l’omeopata e pediatra Volnei Morastoni, che fin dai primi giorni dell’emergenza si è battuto perché ai suoi cittadini fosse distribuito gratuitamente un rimedio omeopatico che potesse migliorare la risposta del loro sistema immunitario. E alla fine, nonostante il solito vespaio di polemiche, l’ha spuntata. Da Mercoledì 29 aprile, infatti, a tutti gli abitanti di Itajaí che lo hanno richiesto è stato distribuito gratuitamente un flacone contenente 5 dosi di un preparato omeopatico a base di Camphora officinalis. I residenti hanno potuto ritirare il rimedio presso le unità sanitarie comunali. Le persone che si trovano in isolamento a casa, come gli anziani e i gruppi a rischio, hanno potuto chiedere all’unità sanitaria più vicina di consegnare il farmaco a casa o di farlo ritirare a un familiare.
In Brasile, infatti, l’Omeopatia non è osteggiata come in molti Stati occidentali. Anzi, già dai primi anni ’80 ha ricevuto i suoi primi riconoscimenti, quando è stata

Il sindaco Volnei Morastoni
approvata come disciplina speciale dal Conselho Federal de Medicina (CFM). Oggi l’Omeopatia inserita nella politica nazionale delle pratiche integrative e complementari del Sistema Único de Saúde (SUS), le cui risorse sono collegate al piano di assistenza di base di ogni Comune. Proprio in virtù di questi presupposti Morastoni si è battuto perché i suoi cittadini potessero accedere a un piano di medicina preventiva di questo genere. “Devo dirlo molto chiaramente – ha dichiarato – non è un vaccino. Non stiamo dicendo che la persona sia immunizzata o che possa essere usato come cura. È solo un’aggiunta, è un’aggiunta che può aiutare l’immunità. A nessuno sarà permesso di aggirare l’isolamento sociale. L’isolamento sociale è il primo, imprescindibile approccio che deve essere applicato”. Inoltre, afferma il Sindaco, la proposta sarà combinata con altre misure, come l’organizzazione di barriere sanitarie, la disinfezione della città e gli investimenti nelle unità sanitarie. Il sindaco è infatti un intransigente sostenitore della politica di distanziamento sociale. “Stiamo anche aspettando l’elaborazione di un protocollo statale, che è già in corso – ha concluso – per consentirne l’uso a tutti coloro che lo desiderino, e che possa essere esteso ad altre città dello Stato”.
“Fin dall’inizio della pandemia – ha dichiarato Emerson Duarte, Segretario alla salute di Itajaí – diversi ricercatori di ambito omeopatico hanno cercato di delineare il profilo dell’epidemia e hanno scoperto che questo rimedio ha un grande potenziale. È importante chiarire che questo farmaco non ha controindicazioni e non è una cura per il coronavirus. Agisce per migliorare il sistema immunitario della popolazione. È un’altra possibilità che l’amministrazione comunale e il Dipartimento della Salute offrono per proteggere la comunità”. L’offerta di medicina omeopatica è stata approvata dal governo dello Stato, attraverso una nota tecnica del Dipartimento di Sanità dello Stato, che segue anche le raccomandazioni dell’Associazione medica omeopatica brasiliana (AMHB) e di Santa Catarina (AMHB-SC).