Redazione

Un esame del sangue per predire il Long Covid

Arriva dall'Inghilterra e può aiutarci a sviluppare nuove terapie per i sintomi a lungo termine
6 Ottobre, 2022
Tempo di lettura: 2 minuti

Un nuovo tipo di esame del sangue sarebbe in grado di predire la sindrome post Covid-19 fin dall’inizio dell’infezione. Se quello che sostengono i ricercatori dell’University College London (Ucl), pubblicato su eBioMedicine (gruppo The Lancet), è vero, saremmo a un punto di svolta. Una nuova, eccezionale arma per contrastare la diffusione del virus, e in particolare di uno dei suoi effetti più problematici: la sindrome da Long Covid.

Un esame del sangue per predire il Long Covid

Gli scienziati per ora hanno potuto mettere alla prova il nuovo test del sangue solo su numeri limitati di persone, mentre aspettano di poter allargare la platea ad un pubblico più vasto per poter dare risposte maggiormente comprovate. I risultati, però, sono molto promettenti. I livelli di alcune proteine, infatti, sono molto alti nel sangue delle persone che soffrono di Long Covid. Partendo da questo dato statistico, i ricercatori hanno analizzato il sangue di 54 operatori sanitari con infezione da Sars-Cov-2, e li hanno confrontati con i campioni prelevati da 102 sanitari non infettati.

Come funziona il nuovo test per il Long Covid

Utilizzando a più riprese la spettrometria di massa nel corse di 6 settimane, hanno potuto rilevare concentrazioni anomale su 12 proteine delle 91 prese in esame. In questo modo, aiutandosi con complessi algoritmi e intelligenza artificiale – hanno potuto identificare le proteine maggiormente collegate al sopraggiungere – e al permanere – dei sintomi anche 12 mesi dopo. E, altro dato notevole, a circoscrivere le possibilità di errore al  6%. L’esame, in altre parole, è da considerarsi altamente attendibile.

Si aprono strade per un nuovo approccio terapeutico?

“Il nostro studio mostra che anche un’infezione Covid lieve o asintomatica altera il profilo proteico del plasma sanguigno” – spiega Gaby Captur, prima firmataria della ricerca – “Il nostro strumento di previsione del Long Covid deve essere validato in un gruppo di pazienti indipendente e più ampio. Tuttavia, secondo il nostro approccio, un test che prevede il rischio di Long Covid al momento dell’infezione iniziale da Sars-CoV-2, potrebbe essere implementato in modo rapido ed economico. Il nostro metodo di analisi è infatti prontamente disponibile negli ospedali ed è ad alto rendimento, nel senso che può analizzare migliaia di campioni in un pomeriggio”

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