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Rischio anemia per uso prolungato dell'aspirina
14 Settembre, 2023

Rischio anemia per uso prolungato dell’acido acetilsalicilico

RedazioneRedazione
Un nuovo studio fa luce sui rischi per le persone anziane

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L’aspirina, un farmaco comunemente utilizzato per molteplici scopi terapeutici, è spesso prescritta con una certa leggerezza agli anziani per la prevenzione di problemi cardiovascolari. Uno studio condotto nell’ambito del trial ASPREE (ASPirin in Reducing Events in the Elderly) ha però portato alla luce un importante fattore di rischio, che dovrebbe suggerire ai medici di adottare molta più prudenza di quanto non facciano. Pare infatti che aumenti del 20% il rischio di sviluppare anemia. Questo studio, guidato dall’Università di Monash e pubblicato su Annals of Internal Medicine, ha coinvolto oltre 18.000 adulti anziani inizialmente sani in Australia e negli Stati Uniti, registrando gli episodi di anemia nel corso di una media di 4,7 anni.

L’allarme sul rischio di anemia per gli anziani che assumono aspirina

Lo studio ha rilevato che il rischio di sviluppare anemia era del 20% superiore nel gruppo di adulti anziani che assumeva aspirina rispetto a quelli nel gruppo di controllo che assumeva un placebo. Questo è stato il più ampio studio in materia condotto su persone anziane nell’ambito di uno studio controllato randomizzato. È emerso che gli esami del sangue effettuati sui partecipanti del gruppo di trattamento con aspirina hanno rivelato un declino più rapido dell’emoglobina e dei livelli ridotti di ferritina (una proteina che trasporta il ferro) rispetto al gruppo di controllo.

Gli effetti collaterali dell’aspirina sull’anemia: una nuova prospettiva

L’anemia rappresenta un problema comune tra gli anziani e può influire negativamente sulla loro funzionalità generale, aumentando la stanchezza, le disabilità, i sintomi depressivi e i problemi cognitivi. Nonostante il sanguinamento sia un effetto collaterale noto dell’aspirina, pochi studi precedenti avevano esaminato l’effetto dell’uso prolungato dell’aspirina sullo sviluppo progressivo dell’anemia negli adulti anziani.

Consigli per gli anziani che assumono aspirina

L’autrice principale dello studio, il professore associato Zoe McQuilten della Scuola di Salute Pubblica e Medicina Preventiva dell’Università di Monash, ha sottolineato che i nuovi dati forniscono ai medici una migliore comprensione del rischio di anemia derivante dall’uso prolungato dell’aspirina nei loro pazienti anziani. Questo permette di identificare persone con un rischio potenzialmente maggiore di sviluppare questa patologia. Tuttavia McQuilten ha anche messo in guardia sul rischio che le i pazienti modifichino il loro regime di assunzione di aspirina senza prima consultare il loro medico di famiglia. Infatti, per alcuni anziani, l’aspirina potrebbe essere raccomandata come terapia preziosa per prevenire gli attacchi di cuore o gli ictus ricorrenti.

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2 commenti

  • come si sostituisce l’aspirina con l’omeopatia? Grazie

    • Generiamosalute

      Buongiorno Enrico. In Omeopatia non esiste un parallelismo tra un farmaco chimico e un rimedio, anche perché il rimedio viene identificato individualmente e non sulle proprietà biochimiche. È possibile in certe condizioni di sicurezza sostituire i farmaci chimici con medicinali omeopatici, ma dopo un’accurata visita di un medico omeopatico esperto, che sappia valutare lo stato di salute e di cronicità del paziente

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