Se ti è capitato di accudire una persona anziana, avrai sicuramente notato la notevole quantità di farmaci che assumeva. Al di là dei casi di iper-medicalizzazione che da queste pagine abbiamo denunciato tante volte, ciò è dovuto al fatto che i soggetti in terza età hanno spesso più di una patologia, tutte interconnesse fra loro, molte delle quali ormai cronicizzate da decenni. Per questo calibrare le giuste terapie può essere a volte molto complesso anche per il migliore dei geriatri. In un quadro del genere è di primario interesse approfondire il ruolo che l’Omeopatia può giocare nella cura degli anziani, e di farlo ragionando dati alla mano e non in base a congetture.
Lo studio pubblicato su BMC Geriatrics
Uno studio condotto nel 2010 sull’uso della Medicina Omeopatica per le persone anziane, pubblicato su BMC Geriatrics, ha mostrato come la terapia omeopatica consenta di ottenere significativi miglioramenti nel trattamento di patologie croniche. La ricerca ha coinvolto 83 pazienti anziani affetti da patologie croniche, con una durata media di 11,5 anni dall’esordio della malattia. Le patologie che i ricercatori hanno riscontrato più frequentemente sono state l’ipertensione arteriosa e i disturbi del sonno.
Riduzione della gravità dei disturbi e miglioramenti duraturi
Durante il periodo di studio, hanno osservato una riduzione significativa della gravità dei disturbi, con miglioramenti evidenti e duraturi. Questo dimostra che anche nella fascia di età avanzata, l’omeopatia può avere effetti terapeutici positivi, nonostante i pazienti stessero assumendo farmaci convenzionali da molti anni senza benefici significativi. L’approccio personalizzato dell’Omeopatia, basato sui sintomi specifici e sulla storia medica di ciascun individuo, consente di affrontare in modo mirato le condizioni complesse che spesso caratterizzano le persone in terza età.
l’importanza della supervisione dell’omeopata
C’è anche un altro fattore che rende il ricorso all’Omeopatia particolarmente indicato per gli anziani: l’uso di rimedi naturali riduce il rischio di interazioni indesiderate con altri farmaci, che è particolarmente importante considerando che in età avanzata spesso si assumono molti medicinali contemporaneamente. L’unione di questi elementi non può che portare a consigliare questi trattamenti, purché il processo di diagnosi e somministrazione avvenga sempre sotto l’occhio attento di un bravo omeopata.
LEGGI ANCHE: L’abuso di farmaci contro i dolori articolari
0 commenti