Micosi del gatto e del cane

Le micosi degli animali sono un problema locale o il segno di una condizione sistemica dell'animale?
20 Ottobre, 2021
Tempo di lettura: 3 minuti

Tra le più frequenti motivazioni di consultazione del medico veterinario una è quella delle temutissime micosi. Temute perché molte di esse possono contagiare anche gli umani conviventi. Ma vediamo brevemente di cosa si tratta. 

I differenti miceti

Le micosi sono malattie causate da funghi che colpiscono sia gli animali che l’uomo. Si trasmettono attraverso spore, per contagio diretto (dermatofiti) e per contagio indiretto (spore nell’ambiente).

A seconda degli organi interessati si classificano in:

  • Le micosi superficiali: coinvolgono cute, peli e unghie – dermatofitosi da Microsporum canis e la dermatite da Malassezia;
  • Le micosi sottocutanee: con penetrazione diretta e traumatica delle spore fungine nel tessuto sottocutaneo – micetomi e la lobomicosi;
  • Le micosi profonde: l’infezione primaria si instaura a livello di un organo interno sono le più gravi ed insidiose come ad esempio la Criptococcosi

Alcune dermatofitosi, rappresentano delle antropozoonosi, ovvero malattie trasmissibili dall’animale all’uomo e viceversa. 

Altri agenti fungini come Cryptococcus spp, non sono zoonosi, ma rappresentano patogeni ambientali a cui sia uomo che animali sono esposti In questi casi l’animale funge da “sentinella”.

Come si infettano i nostri animali

Contrarre una micosi cutanea, specialmente per cuccioli o immunodepressi, è abbastanza frequente. I dermatofiti, sono particolarmente resistenti, nonché ubiquitari. Possono restare attaccati al pelo dell’animale. Questi possono rimanere vitali per mesi, fino a 12-25 mesi nell’ambiente.

Questi miceti, utilizzano la cheratina come “fonte di nutrimento” principale. Sono quindi definiti cheratinolitici, cioè in grado di degradare la cheratina. In pratica penetrano negli strati cutanei e si nutrono della matrice proteica principale della pelle ovvero la cheratina, provocando le tipiche lesioni. 

Come ci accorgiamo che il mio cane o il mio gatto hanno una micosi

I segni clinici delle micosi superficiali della pelle sono aree prive di pelo, arrossamenti, formazione di croste e forfora in aree ben delimitate e disseminate sulla cute del nostro animale. Spesso si hanno sulla testa e gli arti, ma possono interessare anche tutto il corpo. 

I sintomi clinici sono rappresentati da prurito e bruciore, ma più spesso le micosi cutanee sono asintomatiche. L’umano convivente se ne accorge perché nota delle aree prive di pelo. Nei gatti prima della caduta del pelo si può osservare una fase in cui l’area cutanea interessata è arrossata ed edematosa. La diagnosi di micosi è sia clinica che strumentale.

Il vostro veterinario di fiducia spesso riconoscerà nelle tipiche lesioni cutanee la patologia. Potrà altresì avvalersi di esami strumentali per riconoscere anche la specie patogena coinvolta. 

Cosa posso fare per liberare il mio animale dalla micosi

La terapia per la micosi può essere somministrata per via orale o locale attraverso creme e bagni medicati. A seconda dell’estensione più o meno vasta della micosi sul corpo del nostro animale.

Le terapie sono spesso lunghe ed il nostro amico avrà bisogno di assumere farmaci per parecchio tempo. Questo non deve scoraggiarci perché nella maggior parte dei casi le micosi (soprattutto quelle superficiali) sono ad andamento benigno.

La presenza di una lesione micotica sul pelo del nostro amico a 4 zampe deve anche farci pensare ad uno stato immunitario non ottimale. Le spore dei miceti sono diffuse e si trovano nell’ambiente molto numerose. Il soggetto che contrae la malattia, ne è predisposto.  Potrebbe soffrire di una leggera immunodepressione che gioca a suo sfavore. Così come tra gli  umani, i soggetti più vulnerabili alle micosi sono bambini, anziani fragili e donne in stato di gravidanza. Quindi oltre ad una terapia specifica che miri a ridurre l’infezione, consiglio sempre di associare una terapia immunostimolante.

Rimedi naturali nella cura delle micosi 

Un grande aiuto venire da fitoterapici noti per le loro proprietà immunomodulatrici. L’echinacea purpurea per esempio. Questa pianta può essere anche dannosa se somministrata a dosaggi errati, quindi è bene chiederne la prescrizione ad un medico veterinario esperto in medicine non convenzionali.

Sulla cute dei nostri amici affetti di micosi, specialmente se notiamo una lesione singola e ben circoscritta, nell’attesa di una visita veterinaria, possiamo applicare spennellature di tintura madre di propoli, nota da millenni per le sue proprietà antimicotiche ed antibatteriche. 

Se poi il nostro amico a 4 zampe ha continue recidive o non riesce a liberarsi dalla micosi, è opportuno pensare ad una terapia più profonda che agisca anche sulla sua predisposizione individuale, come ad esempio accade utilizzando l’omeopatia unicista. 

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