Il 17 giugno 2023, si è celebrato il decennale del Museo dell’Omeopatia, a Roma in Piazza Navona 49, storica sede della rinascita dell’Omeopatia del dopo guerra.
Cento anni fa, 1923, dal 5 all’8 settembre a Firenze si riunisce il Consiglio Internazionale Omiopatico (CIO), nel salone di Brunelleschi al Palazzo di Porta Guelfa. Il presidente è Dandolo Mattoli. La notizia dell’evento viene descritto sul quotidiano locale La Nazione di Firenze. Molte le adesioni e le presenze internazionali. Uno dei primi interventi, “ l giusto posto dell’Omiopatia nel curriculum degli studi medici” è in effetti una richiesta di inserimento dell’Omeopatia negli studi universitari. Per sviluppare la tesi seguono relazioni con argomenti di Materia Medica, dimostrazione dell’internazionalità della Farmacopea omeopatica e descrizione delle ricerche scientifiche che vengono condotte ”secondo il sistema omiopatico”. L’8 settembre la chiusura dei lavori. Un vignettista traccia i profili dei partecipanti italiani ed esteri. Tra gli italiani: Perabò, Baldelli, Ciocci, Calef, Attilio Mattoli, Dandolo Mattoli e Agostino Mattoli, Gaiter, Tosi. A questi si uniscono medici convenuti da Stati Uniti, Germania, Spagna, Inghilterra e un folto gruppo di simpatizzanti. Figura di spicco è Agostino Mattoli, medico omeopatico e Senatore del Regno.
Sembrerebbe uno dei tanti raduni, sotto forma di congresso dopo la Prima guerra mondiale. La differenza sta nelle adesioni delle diverse personalità che porgono i voti augurali, in presenza e in assenza. Ed è proprio un’assenza e una lettera al presidente, che rende importante questo Consiglio internazionale omiopatico.
Bardonecchia 30 agosto 1923,
Preg.mo Signore,
Le sono moto grato della gentile Sua lettera e sono molto lieto che la scienza omiopatica si affermi e si diffonda anche in Italia. Quando contribuii a farla riconoscere ufficialmente, ciò feci perché ebbi la prova della sua serietà in casa mia, per cure fatte a persona di mia famiglia dal dott. Agostino Mattoli, con risultati che non esitai a definire meravigliosi. Non mi è ora possibile intervenire personalmente al Consiglio Internazionale Omiopatico, ma sarei veramente lieto se l’amico dottor Agostino Mattoli accettasse di rappresentarmi. Non conosco ove in questo momento egli su trovi e quindi La prego se Ella lo crede opportuno di pregarLo, a mio nome di volermi rappresentare.
Con distinta stima,
Dev.mo Giovanni Giolitti.
Giovanni Giolitti (Mondovì 1842-Cavour 1928) è stato cinque volte Presidente del Consiglio. A lui si deve il Regio decreto (18 febbraio 1921, n.188 ) per la compilazione della Farmacopea ufficiale Omeopatica.