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11 Settembre, 2024

Cure autunnali per gli animali domestici: preparativi essenziali

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Tempo di lettura: 6 minuti

Il cambio di stagione è un momento delicato per tutti, anche per i nostri pet. Dopo un’estate trascorsa accanto a noi o affidati alle amorevoli cure di cat e dog sitter, dobbiamo ricominciare a lavorare e riprendere la solita routine. Inoltre le temperature cambiano ed il caldo afoso lentamente cede il passo alla frescura autunnale, in alcune regioni perfino al freddo vero e proprio. Quali sono le insidie ed i controlli per i nostri amici? Vediamo insieme una piccola carrellata di consigli per ripartire di slancio dopo la pausa estiva, insieme al nostro amico a quattro zampe.

La solitudine dei tuoi amici a 4 zampe

Il nostro pet nelle ultime settimane è stato a stretto contatto con noi, o nella peggiore delle ipotesi una persona che si occupava di lui tutto il giorno. Col rientro dalle ferie il tempo che possiamo dedicargli giocoforza si riduce drasticamente ed il nostro amico potrebbe provare tristezza, noia o apatia. È molto importante quindi i primi tempi dopo il rientro dalle ferie dedicargli un po’ di tempo extra. Proponiamo una passeggiata nel verde in più al nostro cane, e dei momenti di gioco e coccole al nostro gatto. Farà bene ad entrambi: loro sentiranno meno il disagio del cambiamento e noi, dal canto nostro, ne gioveremo riducendo lo stress da rientro.

Occhio  ai parassiti

Durante la bella stagione, a partire dalla primavera. il nostro veterinario di fiducia ci avrà certamente consigliato di applicare antiparassitari con rigorosa regolarità. In autunno non dobbiamo smettere: le temperature infatti, a causa de cambio climatico, sono diventate tali che, anche in autunno, la fase attiva di molti parassiti permane. Pulci e zecche sono sempre in agguato, così come le temibili zanzare che possono trasmettere la filariosi e la leishmaniosi. Chiediamo consiglio al nostro veterinario sul piano di protezione più adatto al nostro amico, in base al clima dell’area dove viviamo, ma anche allo stile di vita del nostro amico. In linea di massima se le temperature si mantengono elevate e il nostro pet ha accesso ad aree verdi è bene continuare a proteggerlo proprio come in estate.

Forasacchi & Co.

Anche il capitolo forasacchi non può purtroppo essere completamente chiuso; in autunno infatti, se pure non abbiamo la maturazione delle spighe di grano, abbiamo la fisiologica essiccazione di molte specie vegetali. Vi sono quindi molte piante che una volta secche possono creare frammenti e spine che possono ferire il nostro amico incistandosi nella sua cute e provocando infezioni e disagio. Un’attenta ispezione del mantello con relativa spazzolata è sempre un buon presidio per prevenire spiacevoli sorprese.

Tolettatura

In estate, proprio come noi, i nostri amici fanno il cambio di stagione liberandosi del sottopelo, attraverso la fisiologica muta. Giunto l’autunno, dopo le ferie, il pelo potrebbe aver risentito di eventuali bagni al mare o al lago, o nel caso dei gatti, delle scorribande all’aperto. Sporcizia, salsedine e terreno possono predisporre a dermatiti e parassitosi. Un appuntamento dal tolettatore è sempre consigliato, oppure se si preferisce il fai da te, un bagno con uno shampoo specifico ed una generosa spazzolata possono essere davvero utili. Per la scelta dello shampoo il nostro veterinario saprà di sicuro consigliarci in base alle caratteristiche di cute e pelo del nostro amico. In generale è bene scegliere uno shampoo in vendita in farmacia o in negozi specializzati, che sia delicato e non troppo aggressivo, onde evitare irritazioni cutanee.

Artrosi e Atrite

Le patologie osteoarticolari, come risaputo, peggiorano con freddo ed umidità; le temperature autunnali quindi non sono un vero e proprio toccasana per le articolazioni dei nostri amici. A maggior ragione se durante il periodo estivo i nostri amici cani e gatti hanno avuto maggiore possibilità di attività fisica, in quanto, sulla base di articolazioni già preda di fenomeni artrosici, l’attività fisica eccessiva può provocare infiammazioni, specialmente se è inadeguata o troppo intensa. I cani che hanno la fortuna di poter nuotare in estate sono invece maggiormente protetti perché il nuoto può giovare alle loro articolazioni, così come accade a noi esseri umani. Tuttavia il brusco calo delle temperature e l’aumento di piogge ed umidità possono peggiorare l’artrosi. Se il tuo cane o il tuo gatto in autunno ed al calare delle temperature mostrano riluttanza al movimento, difficoltà a cambiare posizione o addirittura zoppia, segnalalo al tuo veterinario di fiducia. Ci sono numerosi rimedi naturali che potrà consigliarti per sfiammare le articolazioni, come ad esempio il ribes nero sotto forma di fitoembrioestratto; agisce come un vero e proprio antiinfiammatorio, senza averne gli effetti collaterali e senza appesantire il loro sistema emuntorio.

Passeggiate e scampagnate

L’autunno rappresenta per molti una stagione di gite fuori porta e scampagnate e molto spesso Fido ci accompagna in questi preziosi momenti di relax. Attenzione però: i boschi possono nascondere insidie. Vi sono alcuni funghi come quelli del genere Amanita che se ingeriti sono molto tossici. Anche ghiande e noci cadute possono rappresentare un pericolo se ingerite perché costituiscono corpi estranei che possono provocare blocchi intestinali. I cumuli di foglie secche poi, irresistibile fonte di gioco per il nostro Fido, possono celare animali del bosco come ricci o alcune specie di serpenti che possono rappresentare un pericolo. Le passeggiate nei boschi in autunno in ogni caso sono talmente piacevoli sia per noi che per i nostri amici a quattro zampe che non vale la pena di rinunciarvi. L’importante è cercare di stare attenti a ciò che ci circonda ed informarci sulle zone che abbiamo deciso di visitare. Se il nostro cane corre a perdifiato dopo giorni di ozio è probabile che il giorno dopo avrà dolori da acido lattico. Non sforziamolo oltremodo e se il giorno seguente alla nostra scampagnata mostra difficoltà ad alzarsi e riluttanza al movimento, una dose o due del rimedio omeopatico Arnica montana, può davvero aiutarlo a superare il disagio che deriva dall’accumulo di acido lattico e dalla stanchezza.

Vaccinazioni e controlli veterinari pre-stagionali

Il piano vaccinale di Fido e Micia può variare in base alla zona nella quale vivono ed al loro stile di vita. In Italia, per una vaccinazione consapevole, vanno seguite le linee guida della WSAVA (World small animals veterinary association) che, come accennato in altri articoli, stabilisce quali sono i vaccini necessari e quelli che non sono necessari ma facoltativi, e indica gli intervalli di richiamo vaccinale. In linea di massima nel cane e nel gatto i vaccini necessari possono essere ripetuti anche ogni tre anni, a patto che i nostri Fido e Micia siano protetti; per stabilire il livello di protezione esistono dei test anticorpali che possono essere effettuati con un semplice prelievo di sangue. Ci sono però delle eccezioni: nel cane le vaccinazioni per la leptospirosi, come anche quelle per i virus e batteri responsabili della tracheobronchite infettiva, conosciuta come tosse dei canili, hanno invece valenza annuale.

Anche nel gatto i vaccini che proteggono dai virus e batteri respiratori hanno valenza annuale. Sarà quindi il nostro veterinario di fiducia a stabilire, in base alla diffusione di alcune malattie nell’area dove viviamo ed allo stile di vita dei nostri amici, se conviene o meno richiamare tutti i vaccini annualmente, o soltanto alcuni di essi. Nel cane esiste un vaccino annuale per i virus e batteri respiratori e che può essere indicato se il cane frequenta luoghi ad alto rischio epidemiologico, come ad esempio centri o scuole cinofile. È sempre a discrezione del veterinario curante in ogni caso consigliare o meno questi vaccini.

Tra i controlli più utili da fare al rientro estivo ci sono sicuramente l’esame coprologico con raccolta di tre campioni fecali da tre diverse emissioni, analizzato con metodiche di precisione, come ad esempio la flottazione o il Flotac. Dopo l’estate infatti è molto frequente che cani e gatti possano aver contratto alcune parassitosi che si implementano col caldo. Un altro controllo molto utile è quello ematico volto ad individuare eventuali malattie trasmesse da vettori, ovvero da zecche e zanzare. Dopo venti o trenta giorni dal rientro, soprattutto se il nostro amico ci ha seguiti in vacanza magari cambiando anche area geografica, e di conseguenza area endemica, può essere utile richiedere al veterinario curante di effettuare un esame emocromocitometrico ed un’elettroforesi delle proteine sieriche. Non è infrequente infatti che anche una sola puntura che può passare inosservata possa contagiare i nostri amici con la coda. Da un primo esame potremo appurare se Fido, o anche Micia, presentano anemia, o diminuzione delle piastrine, o se hanno un aumento o diminuzione dei globuli bianchi. Queste alterazioni suggeriscono quasi sempre che vi è un’infezione in corso. Anche le proteine sieriche, se risultano alterate, sono indice di un’infezione o di un’infiammazione, ed in base al tipo di proteine che si altera possiamo ipotizzare se si stratta di un’infiammazione o un’infezione allo stadio acuto, sub cronico o cronico. Questi due test sono tuttavia molto aspecifici e, se li ritroviamo alterati, conviene sempre approfondire attraverso altri esami diagnostici, come ad esempio gli esami sierologici volti a diagnosticare specifiche malattie infettive. Parla col tuo medico veterinario di fiducia che saprà sicuramente indirizzarti su quali esami eseguire.

Per il resto l’autunno è una stagione magica sia per noi che per i nostri amici a quattro zampe: le temperature ritornano miti, ci sono cumuli di foglie secche nelle quali rotolarsi giocosamente, e lentamente si ritorna alla routine ed alle abitudini di sempre e questo, specialmente per i nostri cani e gatti, è spesso la cosa che gradiscono di più: stare in nostra compagnia e avere una routine definita che li rassicura facendoli sentire sereni.   

Fonte immagine: freepik

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