Tema 2025: Joy of Homeopathy – Il potere dell’omeopatia nella società moderna
16 maggio 2025 – seconda giornata del congresso
La seconda giornata di congresso inizia con la meditazione sul rimedio mondiale globale Acqua Terra nel Beatrix Theatre. Dopo la meditazione inizia la sessione ‘Homeopathy in the Integrative Oncology Setting’
Apre la sessione il prof Moshe Frenkel MD, Director of Integrative Oncology Service, Rambam Medical Center Haifa Israel.
Il dr. Frenkel ha condotto una revisione completa di studi clinici randomizzati controllati (RCT), studi osservazionali e revisioni sistematiche per valutare l’impatto dell’Omeopatia sui sintomi correlati al cancro, sugli effetti collaterali del trattamento e sulla qualità della vita. I sintomi specifici analizzati includono nausea e vomito indotti da chemioterapia, dermatite da radiazioni, mucosite, vampate di calore, affaticamento, dolore, ansia e disfunzione cognitiva. Sebbene l’eterogeneità nella progettazione dello studio e nella selezione dei rimedi presenti delle sfide, i potenziali benefici nella gestione dei sintomi giustificano ulteriori studi in questa direzione.
Segue il dr. Jean-lionel Bagot, Groupe Hospitalier, Saint Vincent, Strasburgo – Francia.
Il dr. Jeans-lionel Bagot presenta trenta indicazioni adottate nella terapia integrata della cura dei pazienti oncologici. Sebbene alcuni effetti collaterali, come ad esempio l’affaticamento, siano comuni a tutti i pazienti, poiché gli effetti dei farmaci antitumorali sono più intensi della reazione individuale, alcune situazioni, richiedono una consulenza omeopatica personalizzata. Queste indicazioni fanno parte di un programma per migliorare le buone pratiche nelle cure di supporto. Sono intese come linee guida e non sostituiscono una consulenza omeopatica personalizzata. Sono sicure da applicare, senza interazioni farmacologiche note o effetti collaterali significativi associati ai medicinali omeopatici.
Chiude la sessione dr. Michael Frass, Scientific Society of Homeopathy, Koethen, Germany.
Il dr. Frass ci fornisce una panoramica sull’efficacia dell’Omeopatia come terapia di supporto ai pazienti oncologici. Allo scopo vengono presentati diversi studi per fornire una panoramica sullo stato attuale della ricerca omeopatica in oncologia. Gi studi dimostrano un miglioramento della qualità della vita e una sopravvivenza prolungata nei pazienti con cancro in stadio avanzato. A conferma che l’Omeopatia può essere raccomandata per supportare i pazienti oncologici, riducendo anche gli effetti collaterali dovuti ai trattamenti oncologici.
Dopo il coffee break si riprende con varie sessioni di lavoro. Si continua con le sessioni Oncology, Varia cases, differenti casi clinici cronici risolti con il trattamento omeopatico, Pediatrics e Homeopathy and Psychiatry.
Apre questa ultima sessione il dr. Fernando Peres, che in oltre sei anni di follow-up clinico con 380 pazienti, ha osservato l’efficacia dell’applicazione di medicinali omeopatici del gruppo dei Lantanidi1 in individui con Doti Speciali/Abilità Elevate2,3,4,5 (G/HA). Questi rimedi hanno costantemente mostrato risultati clinici eccezionali, con pazienti che hanno riportato risposte superiori e durature già dall’inizio del trattamento.
Ronko Itamura ci mostra come per i pazienti con disturbi psichiatrici, per la selezione dei rimedi utilizza non solo la repertorizzazione basata sui sintomi, ma anche l’Omeopatia Dinamica Interpersonale (DIH), basata sulla psicoanalisi. Introduce il metodo della DIH presentando due casi clinici risolti. Sebbene l’Omeopatia sia meno riconosciuta in Giappone che in Europa, molti pazienti con gravi disturbi mentali si rivolgono a essa.
Segue Monique Veth-Konings, psichiatra olandese. Monique lavora come psichiatra e aiuta i suoi pazienti a ridurre gradualmente la dose dei farmaci psichiatrici con l’aiuto dell’Omeopatia. Mostra alcuni casi clinici raccolti negli ultimi due anni. Più di 1 milione di persone nei Paesi Bassi usano antidepressivi, ma recentemente, si sta osservando anche un’altra tendenza: sempre più persone non vogliono più assumere farmaci psichiatrici e desiderano ridurne la dose e addirittura interromperne l’uso.
Chiude la sessione il dr. Lefteris Kapakis medico omeopatico greco, formato alla scuola di George Vithoulkas, che evidenzia il ruolo di rimedi in casi di ansia o depressione con sintomi gastrointestinali e/o alla testa. Natrum muriaticum, Phosphorus, Calcarea carbonica e Sepia, sono comunemente prescritti, mentre Arsenicum album appariva frequentemente in casi di ansia con sintomi gastrointestinali. È interessante notare che Sulphur, pur essendo un importante policresto con un’ampia presenza nel repertorio, non era presente in modo significativo nei casi trattati. Queste osservazioni evidenziano la natura individualizzata della prescrizione omeopatica, che considera non solo la semplice totalità dei sintomi, ma anche le loro specifiche combinazioni e caratteristiche peculiari.
Dopo la pausa pranzo si riprende con le sessioni Family medicine, Spiritualità, Oncology e Pharmacology.
Prima relazione della sezione Pharmacology è quella del Dr. Vincenzo Rocco che tratta degli interessanti studi, condotti presso la LUIMO e presso il CeMON, per valutare le proprietà biologiche degli Xerosydryles su sistemi in vitro, allestendo un sistema modello sperimentale per testare i rimedi omeopatici.
Segue Jack Hendricks. La sua relazione tratta delle sfide nella preparazione e nel controllo qualità degli HMP (Homeopathic Medicano Products) e sugli sforzi coordinati per migliorare la tracciabilità, la riproducibilità e la standardizzazione. Stabilire limiti di errore chiari, standard uniformi o almeno ben documentati e processi convalidati migliorerebbe l’affidabilità dei risultati della ricerca e delle applicazioni cliniche.
La dr.ssa Susan Buchheim-Schmidt, European Commette for Homeopathy SC Pharmacy nella sua relazione tratta delle reazioni avverse ai medicinali omeopatici e la loro classificazione nel sistema di farmacovigilanza. Queste richiedono approfondimenti specifici sull’approccio terapeutico omeopatico. In generale, si può ritenere che i medicinali omeopatici abbiano solo pochi effetti collaterali grazie al loro grado di diluizione al di sotto delle dosi tossiche.
Ringraziamo la dott.ssa Virginia Paribello per questo sommario scritto della giornata




