La Menopausa è una fase molto delicata della vita di una donna ed è importante conoscere ogni aspetto e i cambiamenti significativi che essa comporta, in modo da riuscire ad affrontarla nel migliore dei modi.
È caratterizzata dalla graduale scomparsa della funzione ovarica e quindi da un assetto ormonale nuovo, dominato dalla graduale diminuzione degli ormoni estrogeni e progestinici da una parte e da un aumento dell’ormone follicolostimolante e luteinizzante dall’altra.
È soprattutto però il calo estrogenico quello che dirige la maggior parte dei cambiamenti sia fisici che mentali cui il corpo femminile va incontro in questo periodo, e vediamo quali sono quelli principali a carico della pelle.
Principali cambiamenti della pelle in menopausa
La pelle è l’organo in assoluto più grande del nostro organismo, lo riveste esternamente ricoprendo importanti funzioni che non sono solo quelle di contenimento, ma ha anche funzione protettiva, secretiva, termoregolatrice, sensoriale, strutturale, assorbente e respiratoria. Molte di queste funzioni sono regolate dagli ormoni estrogeni e quindi il calo estrogenico cui si assiste in menopausa va a modificare profondamente il suo assetto.
Fondamentalmente nella nostra pelle individuiamo 3 strati: quello più superficiale, l’epidermide, principalmente costituito da melanociti e cheratinociti, che ha una funzione prettamente protettiva, il Derma sottostante, una struttura molto dinamica, con fibroblasti, le cellule che producono collagene ed elastina, che vanno a costituire una vera e propria impalcatura 3D responsabile sia della funzione di sostegno che della elasticità cutanea, vasi sanguigni, terminazioni nervose e annessi cutanei quali ghiandole sebacee, sudoripare e follicoli piliferi. L’ultimo strato, quello più profondo, è l’Ipoderma nel quale abbiamo invece sostanzialmente tessuto adiposo. Le modifiche indotte dal calo estrogenico interessano tutti questi 3 strati.
Una delle principali caratteristiche che si presenta in quasi tutte le donne dopo la menopausa è la secchezza cutanea, dovuta proprio ad una eccessiva disidratazione della pelle che si può verificare non solo a livello dell’epidermide, ma in alcuni casi più severi anche nello strato più profondo del derma, e si parla di xerosi quando il contenuto di acqua della pelle scende sotto il 10%.
Oltre alla secchezza, il calo estrogenico è accompagnato anche da un assottigliamento della pelle, dalla perdita del tono e del sostegno cutaneo e dalla diminuzione dell’elasticità. Questo porta non soltanto ad un aumento significativo delle rughe, ma anche ad una maggiore esposizione del tessuto adiposo ipodermico alla forza di gravità, in seguito alla quale esso tende a cadere verso il basso, con un effetto che è maggiormente evidente nelle zone più esposte come viso, mento, collo e braccia.
Cosa fare per contrastare i segni dell’invecchiamento cutaneo tipici della menopausa?
Ovviamente la prima cosa è maturare un atteggiamento positivo nei confronti del cambiamento. Come diceva Audrey Hepburn “la bellezza di una donna aumenta col passare degli anni, in quanto non risiede nell’estetica, ma nella propria anima e nella passione che essa mostra”. Ok, certo, per lei era molto facile… ma nessuno ci vieta di utilizzarlo come nostro mantra personale!
Trattamenti anti-age in menopausa
Dopo aver ripetuto per dieci volte il “Mantra di Audrey”, dobbiamo comunque procedere con una routine quotidiana. Ricordiamo che la pelle è pur sempre un organo, e prendersene cura non è solo un vezzo, ma un modo per contribuire al benessere generale del nostro organismo.
Diciamo subito che la prima parola d’ordine di ogni beauty routine che si rispetti è la costanza. Nessun prodotto, per quanto costoso e promettente possa essere, se usato saltuariamente potrà mai sostituire un trattamento magari più blando, ma quotidiano. Quindi armiamoci di pazienza e dedichiamoci quotidianamente alla nostra routine sia mattutina che serale.
Una buona routine inizia sempre dalla detersione.
Ricordiamoci sempre che anche l’azione della crema o dell’olio più fantastici può essere notevolmente ridotta da una detersione sbagliata! Cerchiamo di prediligere quindi detergenti delicati, se possibile naturali, formulati proprio per rispettare la naturale fisiologia della nostra pelle. Questo significa riuscire a rimuovere lo sporco senza alterare il film idrolipidico cutaneo, quel sottilissimo strato, quasi impercettibile, che riveste la pelle su tutta la sua superficie, proteggendola dalla disidratazione. Esso è infatti costituito per il 95% circa da sostanze lipidiche e per il restante 5% da molecole idrofile, principalmente proteine e zuccheri, che compongono il cosiddetto Fattore di idratazione naturale (FIL o, in inglese, NMF). Rimuovere questo strato significa quindi favorire la disidratazione e la secchezza.
Lo sporco è principalmente costituito da molecole di natura grassa che il detergente può rimuovere per affinità o, più comunemente, per contrasto, attraverso la schiuma. Se è troppo aggressivo (e come regola di base diciamo che più è schiumogeno e più è aggressivo), rimuove anche il FIL, lasciando una fastidiosissima sensazione di pelle che tira e privandola totalmente della sua naturale protezione. Ottimi quindi i detergenti formulati con oli naturali: se sapientemente selezionati detergono senza ungere.
Inoltre ricordiamoci di non utilizzare mai acqua troppo calda. Il calore è Yang e lo Yang, lo sappiamo, secca.
Tips and tricks
Io suggerisco alle mie clienti un piccolo stratagemma: massaggiare la pelle con po’ di olio prima della doccia aiuterà a minimizzare l’azione del detergente e ridurrà la sensazione di pelle che tira lasciando una piacevolissima sensazione di morbidezza.
Almeno una volta a settimana facciamo poi uno scrub o una maschera esfoliante e allo stesso tempo nutriente (ne esistono diverse in commercio che all’azione nutriente abbinano un’esfoliazione meccanica dovuta alla presenza di microgranuli), aiuterà a rimuovere le cellule morte e a favorire il rinnovamento cutaneo senza aggredire troppo. Prediligiamo uno scrub delicato e differenziamo il prodotto per il corpo da quello per il viso, che dovrà essere ancora più leggero.
Dopo la detersione del viso consiglio di applicare sempre un tonico idratante-addolcente. È un prodotto spesso sottovalutato, perché non così necessario come il detergente, ma in realtà può essere un valido supporto alla nostra routine, in quanto aiuta a riequilibrare l’epidermide e la rende più ricettiva nei confronti della crema o dell’olio. Scegliamo un tonico formulato con acque floreali e rigorosamente senza alcol, che è molto disidratante. Ottime acque floreali sono quella di Rosa damascena, un toccasana per una pelle matura, Camomilla e Lavanda dall’azione lenitiva e antinfiammatoria, Fiordaliso che aiuta anche il contorno occhi e quella di Pompelmo, rinfrescante.
Solo dopo una buona detersione possiamo procedere all’idratazione e al nutrimento con una crema o un olio ben scelti per venire incontro alle esigenze della nostra pelle.
Qual è la differenza tra idratazione e nutrimento?
Sostanzialmente sta nella diversa concentrazione di sostanze di natura lipofila, decisamente maggiore nei prodotti nutrienti che sono quindi più adatti ad una pelle secca.
La pelle di una donna in menopausa però non ha solo bisogno di sostanze grasse, ma anche di tutta una serie di elementi che ne supportino le conseguenze del calo estrogenico. Nutrire la pelle significa quindi anche supportare i suoi processi fisiologici, sia quelli ricostitutivi che depurativi, fornendole sostanze capaci di interagire al meglio con le sue strutture. Questo significa quindi scegliere dei cosmetici che supportino il tono e l’elasticità cutanea, agendo non solo sulla stimolazione dei fibroblasti, ma anche ad esempio sulla inibizione delle Metalloproteinasi, enzimi che degradano strutture quali acido ialuronico, collagene ed elastina riducendo sia la densità che l’elasticità cutanea.
Ottimi a questo proposito sono la Vitamina A, anche conosciuta come Retinolo, la Vitamina C e gli estratti di Centella asiatica e di Tè verde, ma anche molti componenti contenuti nella frazione insaponificabile di molti oli. Questa porzione dell’olio è una vera miniera d’oro non solo per le pelli atoniche e anelastiche, ma anche per quelle secche, spente e fragili, in quanto contiene numerosissime sostanze in grado di valorizzarla e darle tono e splendore. Tra gli oli con maggiore frazione insaponificabile abbiamo l’olio di avocado, di oliva e il burro di karité.
Di sperimentata efficacia anche preparati a base di vitamina E, estremamente elasticizzante, una vitamina che, tra l’altro, abbonda in tantissimi oli naturali.
Vorrei sottolineare un olio poco conosciuto, ma che si trova in alcuni prodotti di ottima cosmesi: l’olio di ciliegia selvatica, che è eccezionale per la pelle matura, in quanto non solo è elasticizzante, ma anche antiossidante e possiede una leggera azione di foto-protezione che è auspicabile in una pelle matura, in quanto aiuta a minimizzare l’iper-pigmentazione da esposizione solare. È inoltre ricco di fitosteroli che sono indispensabili per la pelle, specialmente dopo la menopausa. Ottimo in associazione con Olio di Argan, Macadamia ed estratto di Centella che, come abbiamo visto, non solo stimola i fibroblasti, ma inibisce anche le metallo-proteinasi distruttive.
Molto utile anche l’oleolito di carota (o il suo olio essenziale) che è ricco di Vitamina A e del suo precursore, il betacarotene, che dà tono e sostegno alla pelle.
Altre sostanze che possono essere incluse in un’ottima formulazione sono gli estratti di Equiseto ed Ortica, remineralizzanti, di Rosa canina, ricco di Vitamina C, di Piantaggine, elasticizzante al pari della Centella asiatica, così come l’estratto di Calendula che è anche lenitivo.
Può essere utile anche un preparato a base di Acido ialuronico, sia ad alto che a basso peso molecolare: il primo si ferma più in superficie, nell’epidermide, mentre il secondo può arrivare fino al derma. È una sostanza molto igroscopica, che trattiene acqua con un effetto che non è solo idratante ma dona anche un po’ di turgore alla pelle.
Il beneficio di una cosmesi naturale
Come penso ormai sia chiaro, a me piace moltissimo consigliare una cosmesi naturale, fatta e pensata per lavorare in totale armonia con la nostra pelle e formulata in modo da essere in grado di integrarsi con le varie strutture della pelle per similitudine, proteggendola, nutrendola, riparandola e supportandola nel totale rispetto della sua fisiologia. Un buon formulatore lavora nel rispetto di questi principi e se un cosmetico naturale è ben formulato, il risultato finale può essere sorprendente.
A volte però, nonostante si scelga una buona cosmesi e si proceda con una buona routine quotidiana, i risultati possono non essere ottimali. Occorre in questo caso far ricorso all’integrazione ed agire anche dall’interno oltre che dall’esterno.
Integratori per la pelle in menopausa
Sono tanti, ma ne suggerisco almeno 2: una buona formulazione di Omega-3 e 6 e un complesso di fitoembrioestratti, formulato appositamente per prendersi cura non solo della nostra pelle, ma anche delle mucose, la cui secchezza accompagna spesso quella della pelle. Si tratta di un complesso contenente fitoembrioestratti di Noce, Olmo e Cedro del Libano che agiscono in sinergia non solo prevenendo la secchezza, ma anche proteggendo le strutture del derma quali il collagene e il tessuto sottocutaneo in generale ed inoltre favoriscono i processi rigenerativi.
Una buona formulazione di Omega 3 e 6 ha invece il compito di consolidare la struttura lipidica dell’epidermide. Io consiglio dei preparati a base di olio di semi di lino, molto più digeribile rispetto a quello di pesce azzurro.
Entrambi gli integratori inoltre ci aiutano a contrastare quello che in gergo viene definito ”inflammaging”, ovvero un basso livello infiammatorio spesso non facilmente rilevabile, in quanto non correlato a sintomi acuti, ma che è responsabile del potenziamento dei processi di invecchiamento cellulare.
Da Sommeleir del Tè non posso che concludere suggerendo il Tè più adatto in questa fase della vita: il Tè bianco Yue Guang Bai (tradotto dal cinese “Luce Bianca della Luna”). Per la Medicina cinese è uno dei pochissimi Tè in grado di nutrire lo Yin ed è quindi di supporto alla menopausa in quanto i suoi sintomi sono legati proprio ad un deficit dell’energia Yin.
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