Con l’entrata in vigore del nuovo codice della strada in Italia, le regole per chi si mette alla guida sotto l’effetto di sostanze alteranti sono diventate più stringenti. Tra le novità più rilevanti vi sono controlli più severi e frequenti per identificare chi guida sotto l’influenza di sostanze che possono compromettere la sicurezza stradale. Non si tratta solo di droghe: anche alcuni farmaci comuni e da banco possono portare a risultati positivi nei test antidroga, esponendo i guidatori al rischio di sanzioni economiche e sospensione della patente.
Farmaci a rischio
Le nuove regole mettono in evidenza come diversi tipi di farmaci possano alterare i risultati dei test antidroga, creando situazioni di rischio per gli automobilisti.
Antidolorifici da banco: alcuni antidolorifici non soggetti a prescrizione medica, come l’ibuprofene, possono causare problemi. Ad esempio, l’ibuprofene, se assunto in dosi elevate, può generare falsi positivi per cannabinoidi. Questo significa che un test antidroga potrebbe erroneamente indicare la presenza di marijuana nel sistema di chi ha semplicemente assunto un antidolorifico per mal di testa o dolori muscolari.
Antinfluenzali: medicinali contenenti destrometorfano, un comune ingrediente degli sciroppi per la tosse, possono interferire con i test e simulare la presenza di sostanze come la morfina.
Decongestionanti: prodotti che contengono pseudoefedrina, utilizzata per alleviare la congestione nasale, possono far risultare positivi ai test per anfetamine.
Rimedi omeopatici: un’alternativa sicura
Per chi desidera evitare il rischio di risultare positivi ai test antidroga senza rinunciare a trattamenti efficaci, i rimedi omeopatici rappresentano una valida alternativa. Questi rimedi offrono benefici mirati per diverse problematiche comuni:
Per il dolore: l’Arnica montana è un rimedio omeopatico noto per le sue proprietà antidolorifiche e antinfiammatorie. Risulta efficace nel trattamento di dolori muscolari, contusioni e infiammazioni.
Per i sintomi influenzali: l’Influenzinum è spesso utilizzato per prevenire e alleviare i sintomi influenzali. È una scelta popolare tra chi cerca un’alternativa naturale agli antinfluenzali tradizionali.
Per la congestione nasale: Sabadilla officinarum è efficace per trattare la congestione nasale e altri sintomi del raffreddore senza il rischio di alterare i risultati dei test antidroga.
Guida responsabile e scelte consapevoli
L’introduzione del nuovo codice della strada richiede una maggiore attenzione ai farmaci che si assumono prima di mettersi alla guida. Optare per rimedi omeopatici può rappresentare una soluzione sicura e naturale per garantire la propria sicurezza e quella degli altri quando si è alla guida. Tuttavia, è fondamentale consultare un professionista della salute prima di effettuare cambiamenti significativi nel proprio regime di trattamento. Solo un esperto può consigliare la soluzione più adatta alle proprie esigenze. Con una scelta consapevole e informata, è possibile viaggiare in sicurezza, rispettando le leggi e prendendosi cura del proprio benessere in modo naturale.
3 commenti
Graziella Pandiani
Grazie molto utile per non intercorrere a problemi. Purtroppo chi ha fatto questa legge non è un medico
Maria Grazia Terzi
Buongiorno,
come medici che praticano le medicine non convenzioali non possiamo soltanto pensare alle “alternative”, se è vero che la Medicina è una si declina secondo le necessità/opportunità e le richieste della persona paziente.
resta ad esempio aperto tutto il campo dei medicinali omeopatici in soluzione alcolica, della fitoterapia in soluzione alcolica, del fiori di Bach.
Forse bisognerebbe organizzare una Consensus Conference da parte del mondo delle medicine non convenzionali e degli Ordini professionali (Medici Framacisti e Avvocati) sulla possibilità di assumere i medicinali necessari e mettersi alla guida in sicurezza … nel senso anche di non ritrovarsi con auto e patente sequestrati solo perché ci si sta curando con farmaci convenzionali e non convenzionali
Ringrazio in anticipo per l’attenzione MGTerzi
Generiamosalute
Siamo perfettamente d’accordo sulla medicina come UNA!
Per quanto riguarda il contenuto alcolico dei rimedi omeopatici (preparazioni in gocce) e Fiori di Bach, rileviamo che la abituale posologia è generalmente intorno alle 3 / 5 gocce che sono ben lontane dal raggiungere il livelli limite stabiliti per legge. Potrebbe essere differente per la fitoterapia che ha posologie ben più cospicue. per esempio i macerati glicerici a volte propongono fino a 70 gocce. Questi ultimi possono essere vantaggiosamente sostituiti con i Fitoembrioestratti che hanno, tra gli altri, il vantaggio di essere “macerati madre” e di proporre posologie molto più contenute.