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Sempre più prove che i cibi ultra-processati fanno male

È importante informarsi sui cibi ultra-processati e sui loro effetti sulla salute: ne parla lo scienziato e scrittore Chris van Tulleken..

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6 Giugno, 2024
Tempo di lettura: 2 minuti

Immagina di addentare una fetta di pane grigia e insapore, condita da una sostanza collosa dal gusto simile alla plastica. È così che si presenterebbero i cibi ultra-processati se non fossero rimpinzati di aromi artificiali, coloranti sintetici e amenità varie. Ma oltre ad essere sgradevoli al palato, questi prodotti rappresentano una seria minaccia per la nostra salute. L’argomento non è certo nuovo, e anche noi di Generiamo Salute ne abbiamo parlato spesso (ad esempio qui).

Il nuovo libro di Chris van Tulleken

Come spiega il medico e scienziato Chris van Tulleken nel suo libro “Cibi ultra-processati”, questi alimenti vengono sottoposti a intensi processi industriali che alterano profondamente la loro struttura originale. Gli ingredienti di base, spesso di bassa qualità, vengono sostituiti con alternative più economiche, mentre un’ampia gamma di additivi, conservanti, aromi e coloranti viene aggiunta per migliorarne il sapore, la consistenza e la conservabilità. Il risultato è un prodotto che, pur vantando un aspetto invitante e un gusto irresistibile, ha ben poco a che fare con il cibo che la natura ci ha donato. Le conseguenze di un consumo regolare di questi prodotti sono pesanti: poveri di nutrienti essenziali, ricchi di calorie, zuccheri aggiunti, grassi saturi e sodio, i cibi ultra-processati rappresentano un vero e proprio nemico per la nostra salute.

I Cibi processati sono nocivi: ci sono nuove studi

L’elevato contenuto di additivi, come emulsionanti, stabilizzanti e aromi artificiali, può avere effetti negativi sulla flora intestinale, favorendo l’infiammazione e aumentando il rischio di malattie croniche. Inoltre, studi dimostrano che questi alimenti, studiati appositamente per essere iper-palatabili, ci spingono a consumare quantità eccessive di cibo, favorendo sovrappeso e obesità. Ma non è tutto. I cibi ultra-processati possono interferire con il sistema ormonale, in particolare con l’insulina e la leptina, gli ormoni che regolano l’appetito e la fame, favorendo l’accumulo di grasso corporeo. Diverse ricerche (l’ultima arriva da Harvard) hanno associato il loro consumo regolare a un aumentato rischio di sviluppare malattie croniche come obesità, diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, alcuni tipi di cancro e persino depressione.

Qualche buona regola per proteggersi

La lista dei cibi ultra-processati è purtroppo molto lunga e include prodotti che fanno ormai parte della nostra quotidianità: prodotti da forno confezionati, cereali zuccherati, snack salati, carni lavorate, piatti pronti e surgelati, dolciumi e gelati, bibite zuccherate, e persino prodotti a base di cereali raffinati come pasta bianca, riso bianco e pane bianco.

Cosa possiamo fare per difenderci da questa minaccia invisibile? La prima regola è quella di imparare a leggere le etichette. Prestare attenzione agli ingredienti e scegliere prodotti con un elenco semplice e riconoscibile, evitando quelli con molti additivi, aromi artificiali e zuccheri aggiunti. Cucinare a casa utilizzando ingredienti freschi e integrali è un altro passo fondamentale per una dieta sana. Scegliere alimenti minimamente trasformati come frutta, verdura, legumi, cereali integrali, carne fresca, pesce e latticini ci permette di assumere tutti i nutrienti di cui il nostro corpo ha bisogno, senza rischiare di introdurre sostanze dannose.

L’importanza di essere informati

Infine, è importante informarsi sui cibi ultra-processati e sui loro effetti sulla salute. Più saremo consapevoli dei rischi che corrono, più saremo in grado di fare scelte alimentari consapevoli e responsabili. La nostra salute è nelle nostre mani: scegliamo di mangiare cibi sani e nutrienti per vivere una vita lunga e in salute.

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