Qualcosa di buono

3 Maggio, 2020
Tempo di lettura: 3 minuti

Nel 2003 si presentò la prima epidemia di SARS da coronavirus (SARS-CoV).

Allora come adesso, la ricerca scientifica era orientata freneticamente alla ricerca di sostanze antivirali.

L’Istituto di Virologia Medica dell’Università di Francoforte pubblica in quell’anno, su Lancet, uno studio in cui compara l’attività antivirale di ribavirina, 6-azauridina, pyrazofurina, acido micofenolico e glicirrizina (estratta dalla radice di liquirizia) contro il SARS-CoV in colture cellulari.

Risultati: la ribavirina e l’acido micofenolico non bloccano la replicazione del SARS-CoV. La 6-azauridina e la pyrazofurina inibiscono la replicazione del SARS-CoV con indice di selettività di 5 e 12 rispettivamente; il più potente inibitore della replicazione del SARS-CoV nelle cellule Vero è la glicirrizina, con un indice di selettività di 67.
Oltre all’inibizione della replicazione, la glicirrizina inibisce l’assorbimento e la penetrazione del virus – gli stadi iniziali del ciclo riproduttivo.

In un altro studio pubblicato lo stesso anno, Crance e colleghi aveva dimostrato che la glicirrizina aveva una potente attività antivirale contro tutti i virus che erano stati oggetto dello studio, provenienti dalla famiglia dei flavivirus, che possono provocare numerose malattie tra cui meningite, encefalite giapponese, febbre gialla, epatite C. L’attività della glicirrizina era maggiore rispetto a quella della ribavirina.

Booth e colleghi (Clinical Features and Short-term Outcomes of 144 Patients With SARS in the Greater Toronto Area) hanno segnalato che la ribavirina produce molti effetti collaterali nei pazienti con SARS, tra cui l’emolisi (79% dei pazienti trattati) e una drastica riduzione dell’emoglobina (46% dei pazienti).

Al contrario, la glicirrizina, anche in trial clinici in cui è stata somministrata ad alte dosi, ha mostrato pochi effetti collaterali, tra cui aumento della pressione arteriosa e ipopotassiemia, ma in trattamenti prolungati.

Altri studi hanno confermato l’attività antivirale e antimicrobica della liquirizia, tra cui The antiviral and antimicrobial activities of licorice.

Conclusione: ancora oggi nei nostri protocolli di trattamento dell’attuale SARS-CoV-2 è inclusa la ribavirina. Nessuna traccia della glicirrizina, a parte i protocolli di terapia integrata utilizzati in Cina.

Anche la Vitamina C ha numerose prove di efficacia, ne riporto una: Vitamin C Is an Essential Factor on the Anti-viral Immune Responses through the Production of Interferon-α:βat the Initial Stage of Influenza A Virus (H3N2) Infection.
Non dimentichiamo quella parte di letteratura scientifica che dimostra l’utilità di sostanze antiossidanti e dei principi attivi contenuti in molte piante aromatiche. Antimicrobial Activity of Six Essential Oils Against a Group of Human Pathogens.
Antiviral Activities of the Essential Oils of Seven Lebanon Species.

La liquirizia da utilizzare non è quella mostrata nella copertina dell’articolo. Le rotelle di liquirizia dolce servivano solo per attirare l’attenzione del lettore. Si può utilizzare la liquirizia pura in pezzetti, 2-3 pezzetti al giorno da sciogliere in bocca.

Oppure un decotto della tradizione erboristica: 3 foglie di alloro, un po’ di zenzero fresco, un po’ di cannella, radice di liquirizia. Portare ad ebollizione, spegnere il fuoco e lasciare raffreddare per 20 minuti, poi filtrare ed eventualmente aggiungere un po’ di miele. Bere due 2 tazzine al giorno.

Come emerge dalla letteratura scientifica, antiossidanti ed erbe aromatiche possono fornire un aiuto da prendere in considerazione almeno in un contesto di salutogenesi, cioè aiutare l’organismo a mantenersi in salute ed essere meglio in grado di reagire efficacemente alle sollecitazioni dell’ambiente esterno.

NB: come riportato più sopra, la liquirizia è sconsigliata a chi soffre di ipertensione o ipopotassiemia.
Questo articolo non contiene consigli terapeutici, ma è una riflessione basata su dati estratti dalla letteratura scientifica. La ricetta erboristica del decotto vuole essere una esemplificazione di come le pratiche in uso nella tradizione possano trovare supporto dal progresso delle conoscenze scientifiche, come sottolinea l’introduzione del testo di medicina Goldman-Cecil, riportata nel precedente articolo.
Fate riferimento al vostro terapeuta di fiducia per ricevere consigli su ciò che è più opportuno per la vostra situazione.
La letteratura scientifica può contenere studi che sostengono una certa ipotesi ed altri che non ne danno conferma. Il progresso delle conoscenze scientifiche si fonda anche sulla discussione aperta e pacata, indirizzata ad una sintesi costruttiva dei dati di letteratura.

Integrative considerations during the COVID-19 pandemic

Vitamin C and acute respiratory infections

Glycyrrhizic acid derivatives as influenza A:H1N1 virus inhibitor

Potential of selected Lamiaceae plants in anti(retro)viral therapy

The effect of Allium sativum (Garlic) extract on infectious bronchitis virus

Traditional Chinese Medicine in the Treatment of Patients Infected with 2019-New Coronavirus

WHO TCM and Western medicine SARS

Pharmacological properties and their medicinal uses of Cinnamomum: a review

Water extract of licorice had anti-viral activity against human respiratory syncytial virus

dal Blog del dott. Bruno Galeazzi

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