Cominciamo dall’intimo. Una decina di slip basteranno? Canottiere leggere cinque, reggiseni cinque con e senza ferretti e merletti trasparenti, push-up due.
Poi jeans due, calzoncini tre a filo, “toppini”, tre vari colori, pantaloni larghi e variopinti tre, due abitìni leggeri scollati corti per le mie gambe magre e già abbronzate. Maglioncini due non si sa mai se al mare il tempo cambia, sandali, infradito, ballerine, e sneakers un paio.
C’è tutto quello che serve per cinque giorni di permanenza con le amiche a Punta Ala.
Si parte a ore, mi viene a prendere Gabriella col suo macchinone Nissan nuovo, poi facciamo il giro e raccogliamo le altre due.
Sono agitata e sudo, come si è sempre agitati prima di una partenza.
Ci sarà anche Annalisa, che resti tra noi, proprio non la sopporto con tutti i suoi amanti come i cagnolini che parcheggia al Dog-Center ogni volta che viaggia.
Terrò la bocca chiusa con lei, non voglio rovinare il divertimento che ci aspetta.
Punta Ala, arrivate.
Alloggiamo in un B&B di un certo charme, proprio sul mare.
Divido la stanza con Gabriella meno male, e chiacchieriamo sino a fare le ore piccole sotto la luce di una abatjour vezzosa.
Ci addormentiamo alla fine, sfinite di risate, doppi sensi, allusioni, confidenze hard… se sapessero i maschietti quello che ci diciamo noi donne… rimarrebbero basiti!
Ma quell’angoscia dell’alba anche stamattina non si scorda di me. Arriva puntuale come un appuntato al primo turno delle 6. Mi alzo silenziosissima.
La luce filtra fievole tra le persiane a presagire una giornata fulgor di sole.
Ma il nodo alla gola non si scioglie.
Al tempo! Ho il mio pronto soccorso omeopatico nella sacca. Quelli prescritti dal mio nuovo medico omeopata.
Vediamo i tubi granuli che ho, avvicinandomi alle persiane socchiuse: Belladonna 5 no, Tabacum 5, no, Bryonia 30, no, Sabina 7, no, Nux Vomica 30, no, Arsenicum Album 9, no, Drosera 5, no.
Uffa ne ho una ventina, ecco forse ho trovato. Aconitum 30CH gocce. Sì è lui !
Sì è questo quello che mi prescrisse per gli stessi risvegli.
Mi disse però che era una cura di giorni. 5 gocce sublinguali ogni mattina al risveglio a digiuno per almeno 20 giorni, agitando 10 volte sempre il flancocino prima di assumerle.
E così cominciai lì per lì.
Già la mattinata seguente ero in forma smagliante, bikini inesistente, e veramente rilassata e di ottimo umore a godermi tutto quello che c’era da gustare.
“Mangerò un po’ tutto” mi prendevano in giro le amiche, mentre tiravano il loro Mojto per aperitivo sul lettino. Anche Annalisa in fondo non è così spiacevole.
Sì, miei cari lettori, spero di avervi infuso la felicità che provai, concentrata e intensa.
Ora è solo un recente ricordo da rivivere in questo inizio settembre, aspettando quello che sarà a venire, nell’attesa di fare altri girotondi tra carrozze dorate, cavallucci a dondolo, aeroplanini argentati, tram con la campanella, e con la cara musichetta che ti fa sognare.