Sulphur e Assuntina

10 Febbraio, 2023
Tempo di lettura: 2 minuti

Freddo oggi pomeriggio a studio a Grosseto.

Aspetto la prossima visita, una donna di avanzata età, che si è sempre curata in Omeopatia con me, 90 anni circa o poco meno. Vedova da anni e figli grandi ben sistemati.

Le sue visite da me sono regolari ogni paio di mesi.

Arriva puntuale. Si siede magrolina, e composta, elegante, lucida, presente, non un fuori testo,

Certo se la lascio parlare mi porta agli anni Quaranta, al dopoguerra, al suo incontro d’amore con  Tiberio unico e irreperibile, e soprattutto ai suoi nipotini.

La fermo con dolcezza nel suo parlare, perché è un cristallo di vetro vieppiù sottilissimo col passare dei giorni, ma non opaco e logoro, ma sempre scintillante e nitido.

La invidio in cuor mio, la sua salute con qualche acciacco certo, ma sempre al mio confronto, un fiore.

Oggi è per il solito controllo, rivedo le ultime mie prescrizioni, dove peraltro non ho mai tolto dalla sua terapia, né la cardio aspirina né il betabloccante.

Non prende altro di chimico, ma solo le mie pozioni magiche di granuli e gocce sapientemente dosati nei tempi e nelle modalità del rimedio.

Non utilizzo le solite Baryta carbonica, Aurum, Arsenicum album.

La mia paziente, la mia cara Assuntina classe 1934, può permettersi ancora farmaci di una certa gioventù.

Phosphorus, Kalium phosphoricum, Silicea, Natrum muriaticum, Lachesis.

Abbiamo affrontato in questi anni, dolori, disfunzioni, ansie e depressioni, tutte trattate, tutte risolte, a volte col tempo, a volte con rapida efficacia.

Non mi meraviglio più,

Assuntina non mi tradisce e seguendo precisamente le mie posologie, a volte che devo ripetere bene per essere comprese, non mi delude mai. Resuscita e ritorna in forma, sembra immortale.

So che non sarà così, e lei pure, ma la sua tranquillità nel vivere questo quotidiano senza un futuro lontano, non sembra colpirla minimamente.

Poi, non si esime ad osservarmi ora: “la vedo sciupato dottore, la vedo stanco, oppure, oggi sta proprio in forma, e, dovrebbe dimagrire un pò, cos’è questo pancione, ma si cura lei dottore?”.

Oggi, è più radiosa del solito, contenta per l’arrivo di Matteo e Giulio, che staranno da lei per le vacanze di Pasqua, da viziare e coccolare.

Oggi merita una terapia di Sulphur 30CH, granuli, 5 al mattino a finire il tubo.

Un Homeos 42 per le difese immunitarie, un Homeos 25 gocce drenante, per un mese.

Nulla di più, perché in questa armonia di mente e corpo va tutto dosato con tempistiche che solo il cuore di medico omeopata, ti può dire.

Si alza piano, viene incontro a me già in piedi, e mi prende entrambe le mani stringendomele forte, e infondendomi le sue energie che sono come vibrazioni tra le sue e le mie dita.

Mi riseggo sulla mia poltrona finta pelle e osservo i soliti arredi di uno studio medico di provincia,

lo sguardo spazia tra quadretti d’epoca orribili e la bilancia pesa persone.

Ringrazio in cuor mio quell’incontro, ringrazio la professione che porto senza camice, ringrazio Dio che mi ha portato a tutto questo.

Esco in sala d’attesa, ora c’è una famigliola afflitta che chiede aiuto per la sua bimba.

“Prego, sono tutto per voi, venite”.

La mia impresa continua così, sempre con umiltà, e sentimento.

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