Redazione

Metti gli anziani nella realtà virtuale

Nel mondo si sperimentano soluzioni per far vivere gli anziani in felici mondi virtuali. Non avrebbe più senso render loro accettabile il mondo reale?
25 Maggio, 2023
Tempo di lettura: 2 minuti

Ricordi quella foto che fece il giro di internet, con la mucca con il visore per la realtà virtuale? In quel caso si trattava di un astuto sistema per indurre questi poveri animali, costretti in spazi angusti e senza alcuna possibilità di muoversi (ma diremmo anche solo di vivere, e non sopravvivere) a produrre più latte. Un successone! le mucche, perso ormai ogni contatto con la realtà, erano più rilassate e producevano quindi più latte. Qualcuno leggendo quell’articolo avrà pensato “perché non fare lo stesso anche con gli umani?”. Certo, ci vorrebbero persone che non se ne vadano troppo in giro, o la faccenda si complicherebbe parecchio. E quindi, chi meglio degli anziani?

Gli anziani nella realtà virtuale? Un presente distopico

Se hai la sensazione di trovarti in una distopia futuristica “alla Matrix”, beh, probabilmente è perché la nostra realtà contemporanea somiglia parecchio al visionario film dei fratelli (ora sorelle) Wachowski. E infatti, come avrai immaginato, il quadretto che ti abbiamo appena descritto non è al 100% frutto della nostra fantasia, ma prende spunto dallo studio realizzato da una ricercatrice del centro Digital Health and Wellbeing della Fondazione Bruno Kessler. Secondo l’indagine della ricercatrice gli anziani, tutti residenti nella APSP “Margherita Grazioli” di Povo – Trento, se la sono spassata alla grande!

Splendide vite digitali, terribili realtà

Le realtà virtuali che sono state rappresentate agli anziani erano ambienti naturali: montagne, cascate, fiumi e spiagge. Proprio quelli che molti di loro non vedranno mai più. Del resto le condizioni di vita nelle RSA sono spesso deplorevoli, gestite da maxi-società spinte dall’obiettivo di un facile guadagno, e nella loro gestione non mancano certo gli scandali. Poste queste premesse, è difficile non immaginare un futuro in cui le persone non autosufficienti verranno ammassate in strutture fatiscenti, in condizioni sociali ed igieniche precarie, mentre un visore proietterà nei loro occhi (o magari direttamente al cervello) immagini di bucolici paradisi petrarcheschi.

Ciò che gli anziani cercano è l’affetto

Ma siamo sicuri che sia veramente questo ciò che i nostri cari desiderano, arrivati alla terza età? Non sarebbe più sensato cercare soluzioni che permettano loro di trascorrere gli ultimi anni della loro vita circondati dall’affetto di parenti e amici? Non è certo la tecnologia in sé ciò a cui noi ci opponiamo, ma lo scopo che perseguiamo e l’utilizzo che di essa facciamo.

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