Una notizia buona e una cattiva. Sono quelle emerse dall’inchiesta condotta dal Centro Studi 50&Più in collaborazione con Format Research, dal titolo “L’accesso ai Servizi Sanitari”. Cominciamo da quella buona: l’85,7% del campione degli intervistati, tutti over 50, ha dichiarato di godere di uno stato di saluto compreso tra “discreto” e molto buono”. Una condizione che peggiora, com’è ovvio, con il crescere dell’età: dai 75 anni in su, coloro che dichiarano di avere una salute “buona” o molto buona” scendono al 37,6%, laddove nella fascia d’età tra i 50 e i 64 anni, a dare questa risposta erano stati il 49,5%. Altra cosa facilmente prevedibile è che su questi dati incide la fascia economica di riferimento: con l’aumentare del reddito, migliora lo stato di salute.
Over50: ospedali distanti e affollati
Passando invece ai tasti dolenti, l’indagine fa emergere chiaramente come le persone diano grande importanza alla prossimità dei servizi sanitari essenziali, spesso troppo distanti e affollati. Ciò porta ad abitudini molto preoccupanti, come la sistematica rinuncia a visite mediche o esami specialistici. È accaduto infatti a più del 57% degli intervistati di rinunciare a una visita perché i tempi d’attesa erano troppo lunghi, e al 32,8% di averlo fatto perché la stessa era troppo costosa.
La distanza tra Nord e Sud
Altra conseguenza della difficoltà d’accesso ai servizi sanitari è l’abitudine a recarsi ad effettuare visite ed esami lontano dal proprio comune d’appartenenza, a volte addirittura in altre province o regioni. Sono, rispettivamente, il 44%, il 25,5% e il 12,3% degli intervistati ad averlo fatto almeno una volta. Purtroppo su questo aspetto incide fortemente la regione di provenienza: al Sud, dove ci sono meno ospedali, spesso meno attrezzati, il dato è molto più alto. Ciò costituisce non solo un ingiusto diverso trattamento tra cittadini, ma è anche a tutti gli effetti una “tassa” sulle prestazioni sanitari, costituita dal prezzo del trasferimento. Non è un caso che al Sud il 50,1% degli over50 consideri inadeguato il servizio offerto dagli ospedali locali.
Ok per il 118, male i Pronto Soccorso
Un ultimo dato riguarda i diversi servizi sanitari: tra i migliori risultano i servizi del 118, giudicati in modo molto positivo dal 36,6% degli intervistati. Maglia nera invece per le esperienze di Pronto Soccorso, valutate negativamente dal 58,2% di coloro che vi hanno fatto accesso.
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