Di fronte alla domanda “come possiamo raggiungere la salute e il benessere nell’epoca in cui viviamo?” ritengo fondamentale fare alcune riflessioni, per me imprescindibili, naturali e di senso comune; se mancano queste considerazioni di base è difficile trovare il cammino, quindi il benessere desiderato, che sentiamo appartenerci, esso ci sembra semplicemente impossibile da raggiungere.
Le parole benessere (stare-bene) e salute sembrano sinonimi. Si può star bene senza salute? Si può stare in salute senza stare bene?
In questo periodo siamo assordati dai rumori e dalla disinformazione – tutta incentrata su violenze, omicidi, violazioni, abusi, menzogne, cinismo, burle, profanazioni, catastrofi e disperazione – che ci abitua giorno per giorno a vedere il dolore e la tragedia come qualcosa di naturale, inevitabile e quasi genuinamente umano, instillando poco a poco il gusto dell’osceno e dell’esecrabile, creando una legittima repulsione verso chi presumibilmente ci ha creati così, dandoci questo mondo orrendo. Così imbottiti per non pensare, per non sentire, per dire no e no a molte cose fondamentali per la vita. Tutto è diventato apparentemente possibile, in teoria, ma la pratica non lo conferma e noi esseri umani ci siamo abituati a “tirare avanti”…basta sopravvivere! Non provar dolore, non soffrire per nessun motivo, ma dimentichiamo che c’è antica saggezza nel dire che la sofferenza è uno dei grandi motori di trasformazione umana!
La conseguenza è che noi umani oggi siamo capaci di sentirci sani senza benessere e di stare bene senza salute. Sconcertante paradosso!
Ma per crescere in salute e benessere, è necessario conoscere la società e l’ambiente in cui viviamo e forse quel tremendo “perché socio-culturale” predominante che è l’attualità.
Vorrei parlare in termini più filosofici e superficiali, ma ingannerei me stessa, voi e la realtà, perché tutto è palesemente chiaro davanti ai nostri occhi, pertanto mi permetto di parlare di ciò che leggerete di seguito, perché è ciò che realmente costituisce la nostra realtà attuale in modo quasi evidente per tutti.
Prima della situazione creatasi con il COVID-19 i “gruppi di potere”, che guidano il mondo da molto tempo, avevano causato la realtà che ora viviamo. Una realtà in cui oggi le persone comuni – bambini inconsapevoli di quest’epoca – pretendono di trovare salute e benessere ignorando il profondo, ciò che è centrale e trascendente nella vita. Un mondo superficiale nel quale, evidentemente, oggi siamo semplicemente vittime e consumatori, credendo infantilmente di essere signori della nostra vita.
Come è stato dichiarato da Manny P. Hall – grande conoscitore dei meccanismi del controllo – “per cambiare il mondo e l’umanità basta un sistema di comunicazione subliminale universale che consiste in numeri, parole archetipiche e simboli, che nel nostro tempo sono integrati nella pubblicità moderna, in certi film e in certa musica. Quando si è compreso che l’obiettivo finale delle società segrete e dei suoi iniziati è di rimpiazzare Dio e che il metodo impiegato per raggiungere questo fine è quello alchemico del “solve et coagula”, la decomposizione del mondo creato da Dio e la sua ricostruzione coerente con la volontà dell’uomo, una serie di tendenze attuali di eventi storici cominciano ad acquisire un significato nuovo”. M.P. Hall dichiarò apertamente che “l’obiettivo principale del lavoro degli alchimisti (quelli che dirigono il Transumanesimo) è a livello sociale. Perchè? Perchè secondo la Genesi 1:26, l’umanità è la Corona della Creazione fatta a immagine di Dio. I simboli che dovrebbero agganciare direttamente il nostro inconscio (Virus Corona), vengono utilizzati per trattare le nostre menti, fino a che non ci rendiamo conto del processo. Perciò il problema che abbiamo di fronte non è neppure psicologico, ma spirituale. Per questo le Chiese sono diventate l’obiettivo principale durante il confinamento: incendio nella Cattedrale di Nantes, incendio nella Cattedrale di San Martín de Plasencia e proibizione dell’Eucarestia… perché il continuo sacrificio divino dell’Eucarestia è l’elemento profondo che sostiene l’esistenza stessa della società”
E questo, agli occhi di tutti oggi, è l’habitat e il linguaggio che ci avvolge. L’ambiente del nostro quotidiano. Così e qui, come possiamo trovare la nostra salute e il nostro benessere individuale? Senza dubbio non pretendendo di trovarli fuori dal contesto in cui viviamo, bensì al suo interno, agendo ogni giorno con osservazione/riflessione/azione e efficace/risoluzione. Questo è ciò che si intende per “cura di sé”.
Perciò, forse sarebbe utile ricordare alcune regole “d’oro” di senso comune per aiutarci, centrarci e favorire questa conquista di benessere/salute che desideriamo anche nelle situazioni più complicate.
1° REGOLA. PRESENZA E PERSONALITÀ Antidoto contro la Pigrizia
A livello individuale, non permettere che venga cambiato il linguaggio dei grandi valori universali dell’esistenza che tutti desideriamo (Giustizia, Bontà, Verità e Bellezza) con linguaggi della manipolazione.
2° REGOLA. COMUNIONE
Siamo costituiti dall’ “altro”. Il gruppo protegge, rafforza e arricchisce.
Comunione significa unirsi e condividersi con gli altri, non ammucchiarsi.
Unirsi significa essere e stare con gli altri, fare spazio per conoscerli e amarli, non per usarli.
3° REGOLA. NUTRIRSI BENE. Rafforzare i nostri istinti vitali individuali
scegliere ciò che nutre la vita e rifiutare si assumere veleni, sia per il corpo, la mente, che per l’anima e lo spirito.
Ciò che nutre la vita è ciò che dà soddisfazione dentro e fuori di noi, ciò che fa crescere verso la realizzazione e l’identificazione di sé.
4° REGOLA. SINCERITÀ E REALTÀ
(Soddisfare la necessità vitale della Verità. Poter Vedere de Essere Visto)
Mettere in pratica il principio di realtà che consiste nell’identificare chi è l’altro, la sua natura, le sue qualità e i suoi limiti, per poter relazionarci bene con lui. Non imporre il nostro criterio, confondendo chi ci sta di fronte, ossia avere la disposizione e il valore di non ingannare ne ingannarci.
5° REGOLA. ARTIGIANI DELLA VITA
(Scoprire l’Artigiano della Vita che è in ognuno di noi.)
Accettare l’avventura reale e misteriosa della nostra vita, nel senso generale e quotidiano. Accettare che non sappiamo e non siamo compiuti, ma che dobbiamo compierci ogni giorno, crescendo, cambiando e invecchiando ogni giorno. Renderci conto che spontaneamente la nostra natura ci spinge a scoprire e trovare gli strumenti per poterci compiere insieme agli altri e a nostro piacere, perchè tutto ciò che scopriamo e facciamo dia frutto. Siamo naturalmente artigiani della vita.
6° REGOLA. UMILTÀ CREATIVA
Realizzarci mentre ci scopriamo e scoprirci mentre ci realizziamo.
Renderci conto che siamo venuti ad offrirci, a spenderci e a dare il meglio di noi stessi, in modo da ricevere, con questo linguaggio dell’altro, tutto il meglio possibile, secondo la sua realtà e possibilità.
7° REGOLA. DECIDERE CON FORZA di “ESSERE”.
L’esperienza di tutti è che sentiamo di essere, quando siamo profondamente amati e amiamo. Solo si È nell’amore, nel darsi senza disperdersi, dando vita con la nostra vita, nella semplicità del quotidiano.
Ricordare che la forza più grande della trasformazione della vita è l’Amore e che amare significa essere a favore dell’altro, preoccuparsene… occuparsi dell’altro. Se gli altri che amano faranno lo stesso con te, nascerà una delle grazie maggiori che esista: la gioia.
In sintesi, non si può pretendere la salute e il benessere senza la partecipazione continua, attiva, presente e volontaria di ognuno di noi nel nostro vivere. Ricorderemo che “la malattia è un dialogo di ogni paziente, ognuno mostra con la propria sofferenza la propria storia”.
Perchè l’aiuto sia completo, mancano due cose importanti e centrali:
-1- MEDICINA OMEOPATICA
Poter curare le malattie in modo efficace, “soave, veloce e permanente” – ossia prendendo il rimedio più adeguato e simile a ciò che la sofferenza di ognuno in particolare richiede, attraverso i segni e i sintomi che costituiscono la malattia, qualsiasi essa sia, con un vero medico dell’anima e del corpo – attraverso l’Arte della Scienza della cura: la Similitudine.
-2- LA PREGHIERA
Dedicarsi abitualmente e quotidianamente all’apertura della vita intima e spirituale che risiede in ognuno in modo naturale e costitutivo, fa parte indivisibile del nostro intimo, del misterioso che abbiamo dentro, come il pensiero, i sentimenti, gli aneliti, i desideri e i sogni. Quella parte invisibile che a volte ci è data dalle difficoltà o dalla malattia. In certi casi, invece, la dimensione spirituale si “copre o si adombra” e resta senza vita. Ci impedisce così di ricevere Luce dall’Alto, la conoscenza per osmosi che ci è propria, la compartecipazione del linguaggio superiore ed eccelso a cui siamo chiamati e che ci rivela la nostra intima intimità. Essa ci rivela e fa scoprire ad ognuno “chi è”. La preghiera, in qualsiasi lingua, o codice, è un canto dell’anima che apre, celebra ed eleva la nostra umana realtà, permettendo all’Eccelso di entrare, all’Amore Amante e trascendente, creatore permanente, riconosciuto nella parola di Dio.