Enneatipo 2 sociale Platina

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27 Agosto, 2024
Tempo di lettura: 3 minuti

Il sottotipo sociale dell’Enneatipo Due declina la passione dell’orgoglio sotto forma di ambizione. Ha necessità di sentirsi importante. “Questo sottotipo è istrionico, avvincente, affascinante, brillante, prepotente, impaziente, generoso, bulimico”. Più seduttivo che spontaneo. Adulatore in un modo sottile e dissimulato. Appassionata e manipolatrice, come Marlene Dietrich in Testimone d’accusa, film di Billy Wilder.

Corrisponde, secondo Claudio Naranjo (Dramatis Personae), ad uno dei caratteri tratteggiati ne Il testimone auricolare da Elias Canetti: il Leccanomi. “Il Leccanomi fa il suo ingresso e rimane abbagliato. Nel frattempo gli è cresciuta la voglia, e lui non ne fa mistero. Si avvicina senza ritegno e afferra il nome. Dopo averlo leccato a lungo e a fondo, lo fotografa. Non ha niente da dire, forse balbetta qualcosa che fa pensare a un atto di omaggio, ma nessuno ci casca, si sa che a lui interessa il contatto della sua lingua, nient’altro”.

Il sottile confine dell’ambizione è quello che valica Cesare, tramutando il suo coraggio in cinismo. Senza paura, ma senza compassione. Come viene ricordato dal suo amico Antonio: “In quanto egli fu coraggioso, io l’onoro; ma in quanto egli fu ambizioso, io l’ho ucciso: vi sono lacrime per il suo amore, gioia per la sua fortuna, onore per il suo coraggio, e morte per la sua ambizione”.

Un’altra nota di questo carattere C. Naranjo suggerisce di trovarla nella Catherine di Cime tempestose (il romanzo di Emily Brontë), che, dopo essersi legata al selvaggio fratellastro Heathcliff ed ai loro giochi in mezzo alla brughiera, trascorso poi un periodo nella casa di una nobile famiglia, tanto viene affascinata dai modi raffinati e gentili che scopre, quanto comincia a disdegnare Heathcliff per il suo aspetto trasandato e la sua indole grezza.

L’orgoglio che rende questo carattere sgarbato è peraltro solo di facciata, come si rivela del personaggio Darcy di Orgoglio e Pregiudizio (di Jane Austen). Ad una prima impressione scostante, osserva gli altri in modo inquisitorio, risponde male. La sua ostentazione di superiorità è anche la ricerca di un incontro su un piano più elevato. Darcy segretamente ammira ed ama Elizabeth, fingendo di disdegnarla. Sa apprezzare l’eleganza e la bellezza anche nascosta, è finalmente autentico nelle relazioni a cui tiene.

Giovane intelligente, bello e ambizioso, è Julien Sorel ne Il rosso e il nero di Stendhal. L’ambizione sociale è un suo imperativo categorico. Infatuato di Napoleone e tuttavia pronto alla carriera ecclesiastica, abile seduttore come mezzo della sua ascesa sociale. Solo alla fine la scoperta di essere veramente amato per quello che è, lo trasforma: rinuncia finalmente alla sua ambizione, ed attende sereno la ghigliottina che lo aspetta.

Così come il loop temporale, di una giornata che ricomincia sempre uguale daccapo, trasforma il protagonista del film Ricomincio da capo, interpretato da Bill Murray, da ambizioso donnaiolo ad un uomo che sa essere apprezzato ed amato. Fino a trovare il vero amore con la collega che non era mai riuscito a sedurre.

Nella sua analisi del carattere di Platina P. Bailey (Psicologia Omeopatica) riconosce nell’orgoglio un tratto saliente, oltre che un atteggiamento isterico, come Ignatia. “Platina è un individuo molto sensibile e, come Ignatia, può essere terrorizzata dall’intensità dei propri sentimenti.” “È molto eccitabile e questa può essere la spiegazione del perché tenda a chiudersi in sé e a restare appartata.” Ma sopratutto Bailey riconosce nell’eziologia di questo carattere un tremendo desiderio sessuale, al quale però non facilmente si concede, facendosi peraltro forte della sua (presunta) capacità seduttiva. “Per far fronte alle sue urgenze sessuali, alcune donne Platina ricorrono ad una frequente masturbazione; altre si limitano semplicemente a resistere agli impulsi che sentono e altre ancora praticano la promiscuità sessuale”. È da questa energia trattenuta che scaturiscono alcuni sintomi caratteristici di questo rimedio: la sua altezzosità, l’impulso improvviso di voler uccidere, la paura morbosa di sentirsi rifiutata, l’alternanza di umore, certe ossessive idee religiose, la tendenza a ridere a sproposito.

Il platino è un catalizzatore metallico: come tale si lega strettamente a sostanze reattive pur avendo la capacità di tornare immutato al suo stadio precedente dopo la fine della reazione.

Finalmente seguiamo Vithoulkas (Essenze psicopatologiche del Rimedio omeopatico), che riconosce in Platina quella tensione, propria dei sottotipi sociali, di una sensibilità sensuale e idealista al contempo. “La paziente Platina da un lato è spinta da un potente ed eccessivo desiderio sessuale, dall’altro è decisamente idealista e romantica nelle sue relazioni amorose”.

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