Post Vacation Blues ovvero la Sindrome da Rientro nei nostri Pet

7 Settembre, 2022
Tempo di lettura: 4 minuti

Per post vacation blues si intende un tipo di umore che molte persone sperimentano al rientro dopo un lungo viaggio ed anche dopo le ferie. Quanti di noi al rientro dalle ferie non hanno provato almeno uno di questi sintomi: insonnia, irritabilità, affaticamento, ansia, difficoltà di concentrazione? Alcune persone particolarmente sensibili ai cambiamenti posso avere periodi molto difficili durante i quali sperimentano sbalzi d’umore associati a veri e propri sintomi fisici come mal di testa, disturbi della digestione e sintomi psicologici come malinconia e tristezza. Secondo i dati dell’Istat, lo stress da rientro colpisce circa il 35% della popolazione, con maggior incidenza tra i 25 e i 45 anni. Succede la stessa cosa anche ai nostri Pet? E quali sono le cause di questo disturbo?

Principali cause del vacation blues

Quando siamo in vacanza per molti di noi l’orologio non esiste! Ci abbandoniamo a sonnellini sotto l’ombrellone o all’ombra di un albero in montagna, mangiamo quello che ci piace, spesso al ristorante e siamo meno gravati dal fare la spesa, riordinare e cucinare; l’ozio la fa da padrone e per quelli che proprio non riescono ad oziare c’è l’opzione di dedicarsi anima e corpo ai propri hobbies; sport, fotografia, lettura, pittura, passeggiate, nuotate e chi più ne ha più ne metta. Molto spesso le mete vacanziere sono luoghi più tranquilli delle grandi città e se pure non lo sono, si trovano in località di mare, montagna o collina dove il contatto con la natura è molto più semplice rispetto che nelle grandi metropoli. Perfino chi decide di trascorrere le ferie visitando grandi città d’arte può lasciarsi andare all’ozio. In vacanza abbandoniamo i ritmi accelerati della routine e ci prendiamo tempo per oziare senza sensi di colpa. Il riposo ed il buon umore come è noto influiscono su una serie di meccanismi metabolici; il cortisolo, ormone dello stress, scende, ed aumentano gli ormoni del benessere come la serotonina, si riposa meglio e si è più rilassati. Al rientro ricominciare il solito tran-tran può essere davvero traumatico!

Più tempo passato insieme si traduce in più gioia

Per i nostri amici con la coda gli effetti benefici delle ferie ed il traumatico rientro possono essere gli stessi che per noi. Se Fido e Micia ci hanno seguiti in vacanza hanno certamente beneficiato di passeggiate più lunghe, più ore all’aria aperta, un cambiamento di aria, clima e abitudini che nella maggior parte dei casi gli ha portato del benessere. Le ore in nostra compagnia sono sicuramente aumentate, di conseguenza anche il rientro per loro può essere fonte di malinconia e stress. Soprattutto per i cani che hanno la fortuna di poter condividere le agognate ferie con i loro umani la situazione può essere davvero pesante. Discorso diverso ovviamente se abbiamo lasciato i nostri amici a quattro zampe in pensione o a casa con dei pet sitter. Il nostro rientro in questi casi non può che essere fonte di gioia per loro! 

Come affrontare la sindrome da rientro per animali domestici

Per gli umani si consiglia di riprendere i ritmi gradatamente cercando di continuare a ritagliarsi qualche spazio per se e di riposare il più possibile tra un impegno e l’altro. L’ideale sarebbe rientrare uno o due giorni prima della data di inizio dei nostri impegni, in modo da prepararsi senza stress a ricominciare la routine. Se è possibile gli ultimi giorni di vacanza si può cercare di riprendere dei ritmi soprattutto per quanto concerne il sonno, più simili a quelli che abbiamo il resto dell’anno. Insomma…ripartire si, ma non troppo di slancio! Stesso discorso vale per Fido e Micia! Per il cane sarebbe molto importante continuare a fare per qualche settimana qualche passeggiata un po’ più lunga e quando possibile una gita fuori porta o un week end con i suoi umani i quali dovrebbero dedicargli un po’ più di tempo ed attenzioni almeno i primi giorni. I felini invece solitamente si mostrano molto più felici di rientrare in casa loro ritrovando le proprie abitudini ed i propri spazi ma …  attenzione perché anche loro possono soffrire a causa del minor tempo che trascorreremo con loro, e soprattutto della minore attività all’aria aperta. Un gatto che per 2 o 3 settimane ha provato l’ebbrezza di poter cacciare mosche in giardino e farsi le unghie su un tronco d’albero vero, potrebbe al rientro a casa essere molto depresso. Dobbiamo pertanto creare delle occasioni per giocare col nostro felino, e magari offrirgli un arricchimento ambientale per stimolare le sue attività.

…Le vacanze sono belle per tutti facciamole insieme…

Colgo l’occasione per ringraziare chi ha letto questo piccolo articolo per un motivo principale: chi è arrivato fin qui è sicuramente un umano che non ha abbandonato il suo Pet ma si è ritagliato una vacanza a sua misura e, con tante difficoltà, l’ha potato con sé. Oppure, in caso in cui non fosse stato possibile, è un umano che lo ha asciato in pensione con un notevole impegno economico ed anche emotivo legato all’apprensione di non poterlo portare con se. Da Medico Veterinario, e quindi garante del benessere dei miei pazienti animali, vi ringrazio di cuore per aver scelto di legare le vostre esistenze a quelle di un cane o di un gatto o di qualsiasi altro Pet, e per non averli abbandonati tradendo il loro amore sconfinato. Ne approfitto per rivolgere un grazie anche a tutti gli operatori turistici che si prodigano ogni anno per favorire le vacanze dei nostri amici, accogliendoli nelle proprie strutture, su navi, treni, aerei, spiagge, parchi e appartamenti. Grazie! Mi ergo a portavoce di chi non ha la voce per ringraziare di persona, ma che ha il cuore più grande del mondo!

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