Riconoscere i segnali calmanti del tuo gatto

25 Novembre, 2020
Tempo di lettura: 4 minuti

Qualche anno fa mi capitò di ricevere un invito ad un seminario di Medicina Veterinaria che si intitolava: “Il gatto non è un piccolo cane”. Mai titolo fu più veritiero, sia per quanto concerne le patologie organiche, ma anche per gli aspetti psicologici e comportamentali che differenziano questo affasciante felino da Fido.

Mentre Fido infatti è quasi sempre felicissimo di interagire con noi e con i suoi conspecifici, i felini si relazionano con noi umani e non solo, in modo molto particolare e differente. Sua Maestà il Gatto infatti, non sempre gradisce la nostra compagnia, quella di un suo simile o di un altro animale. Decide con la sua flessuosa grazia quando, a chi e per quanto tempo concedere le sue attenzioni. E lo fa assumendo atteggiamenti tipici atti a comunicare i suoi stati d’animo. Come scrissi anche a proposito del comportamento dei felini, non esistono due gatti perfettamente uguali e che esprimono le loro sensazioni ed emozioni in modo leggibile ed univoco. Tuttavia ci sono dei segnali di tranquillità ed appagamento che sono frequentemente messi in atto dai nostri mici domestici per comunicarci, o comunicare tra loro, uno stato di benessere.

Anche per i gatti, come per tutti gli animali, è importante avere un corredo di segnali pacificanti e che indichino una volontà non belligerante, al fine di evitare conflitti e fenomeni di aggressione. Per i felini, infatti, la prima regola è evitare le zuffe per portare avanti la specie. Vediamo nello specifico il nostro micio come comunica attraverso il suo linguaggio gattese.

I segnali di rilassatezza e benessere del gatto si esprimono attraverso l’assunzione di alcune posture tipiche o compiendo dei gesti molto riconoscibili e dal significato molto chiaro, grazie anche all’alto grado di espressività corporea di cui sono dotati.

Segnali di rilassatezza
  • Posizione della coda dritta, alta, “a candela”: con questo segnale micio ci saluta e ci sta dicendo che è contento di rincontrarci o di interagire con noi
  • Posizione della coda dritta, ma con la punta leggermente incurvata, proprio come un punto interrogativo: qualcosa ha attratto la sua curiosità
  • Posizione della coda abbassata e rilassata: il gatto è tranquillo e va tutto bene, possiamo magari prenderlo in braccio e fargli delle coccole.
  • Strofinamento: il gatto si strofina contro di noi con il corpo e spesso con la testa; così facendo vuole comunicarci che siamo di sua proprietà e che ci considera un suo familiare.
  • Colpetti con la testa sulla nostra mano o gamba: è un tipico segnale di saluto che esprime anche la sua contentezza nell’averci incontrato o conosciuto.
  • Colpetti con la testa sul volto, leccatine e/o strofinamento del suo muso contro il vostro volto: con questo comportamento Micio asserisce con maggiore forza che si sente appartenente alla sua famiglia e che ci vuole bene.
  • Appoggiare la zampa  su di noi magari dando qualche colpetto: è una chiara richiesta di attenzioni, di coccole o interazione. Talvolta questo comportamento viene messo in atto anche per richiedere cibo.
  • Dilatazione delle pupille: quando sono tonde è tranquillo; se si dilatano al punto di far apparire tutto l’occhio nero, o ha paura o sta per sferrare un attacco. Le pupille si dilatano anche durante una battuta di caccia quando il Micio ha individuato la sua preda e sta per aggredirla.
  • Orecchie verticali e testa alta sopra la linea della schiena: Micio si sente tranquillo
  • Occhi socchiusi: massimo segnale di tranquillità, un po’ come lo sbadiglio. E’ il classico atteggiamento del gatto sornione quando soddisfatto ed appagato stà per addormentarsi; in generale, anche nell’interazione tra felini, tenere gli occhi tenuti socchiusi o chiudere e riaprire le palpebre brevemente sono segnali che indicano intenzioni pacifiche,

  • Inarcare la schiena ed “impastare”: Micio ci vuole comunicare che è felice della nostra presenza, “quasi” quanto lo sarebbe di quella della sua mamma. Il tipico movimento felino dell'”impastare”, infatti, è conosciuto anche col nome di “danza del latte”, poiché questo movimento è lo stesso che fanno i gattini sulla mammella dalla mamma gatta per stimolare la produzione di latte. E’ quindi un gesto di grande intimità ed una manifestazione di affetto molto forte.
  • Rotolarsi sulla schiena mostrando il ventre: come per il cane mostrare il ventre è un segnale pacificante e di resa quasi totale; se un gatto “offre la pancia” vuol dire che si sente completamente a proprio agio e non ha alcuna remora ad interagire con noi. Potrebbe capitare che Micio non vi mostrerà mai il ventre, ma non per questo non si sente a suo agio con voi. Alcuni gatti infatti non riescono mai ad affidarsi e fidarsi completamente del proprio umano, anche se lo amano in modo incondizionato. La loro essenza felina risiede infatti nell’essersi evoluti in solitudine e pertanto riescono a fidarsi a volte soltanto di sé stessi. Questo non ci deve dispiacere.  Dobbiamo tener conto che tutti i felini sono animali solitari. Soltanto gatti domestici e leoni hanno infatti una sorta di branco, o meglio gruppo familiare, nel quale vivono interazioni reciproche. Gli altri felini selvatici vivono da soli e si incontrano solo per procreare. Da ciò possiamo facilmente capire che, se il nostro Micio è un po’ più selvatico e “felino”, avrà grosse difficoltà ad abbandonarsi completamente nelle nostre mani.
Le fusa

Le fusa, meritano un discorso a parte. E’ segnale caratteristico e conosciuto sicuramente da tutti noi umani. Le fusa sono il tipico brontolio che si produce grazie alla rapidissima e ritmica contrazione del diaframma, della laringe o spesso di entrambi ma, a differenza dei grandi felini che emettono fusa solo in fase di espirazione, i gatti possono farle in maniera continua sia in inspirazione che in espirazione. Le fusa sono il segnale che i gattini danno alla madre per manifestare che l’allattamento sta andando bene e vengono poi utilizzate, anche una volta svezzati, per comunicare uno stato di benessere e per esprimere la propria soddisfazione e felicità.

Tuttavia è stato dimostrato che l’emissione di questo tipo di vocalizzo è collegato anche a stati d’animo negativi. I gatti infatti emettono fusa anche in condizioni di dolore ed angoscia, quasi ad autorassicurarsi. E’ probabile che le fusa svolgano infatti un ruolo rassicurante ed autorassicurante in quanto, durante tali gorgoglii, l’organismo rilascia endorfine che aiutano a contrastare una situazione difficile. Non si può inoltre escludere una funzione di autoguarigione in quanto i felini producono fusa al una frequenza compresa tra i 25 ed i 150 Hz, frequenza in grado di favorire la riparazione dei tendini e la guarigione delle ferite oltre che l’aumento della densità ossea.

Conoscere  questi segnali ci aiuterà migliorare la relazione con il nostro amico gatto. Ciò che serve è semplicemente aumentare il nostro livello di attenzione verso questi pochi e semplici messaggi. Con il passare del tempo impareremo a riconoscerli e a comprenderne le  sfumature, i gatti hanno un codice molto più ricco e affascinante di quanto crediamo. Buona vita insieme al vostro micetto.

2 Commenti

  1. Da gattara di vecchia data, impegnata a recuperare cucciolate e ridurre in randagismo (ne ho 3 miei) mi ha fatto piacere leggere quesro articolo. Micio purtroppo spesso è poco capito e rispettato. I gatti ci portano tanta dolcezzza e riconosccenza, pur rimanendo sempr un gran mistero.

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  2. I gatti sono in grado di riconoscere il rumore della tua auto al ritorno a casa e di venirti incontro sdraiandosi su un fianco per manifestare tutta la loro soddisfazione nel rivederti!!!
    a t

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