Redazione

Aumento delle temperature e salute mentale sono collegati

Uno studio pubblicato su Lancet aggrega 260 ricerche sull'argomento, portando alla luce risultati molto preoccupanti
5 Ottobre, 2023
Tempo di lettura: 2 minuti

Secondo il servizio meteo dell’UE, Copernicus, l’estate del 2023 è stata la più calda mai registrata. La temperatura media sul pianeta è stata di 16,77°, più di mezzo grado sopra il valore standard. Probabilmente la notizia non vi coglie impreparati, visto che l’abbiamo provato tutti sulla nostra pelle, mentre cercavamo un po’ di sollievo sotto l’ombrellone o barricati in casa con l’aria condizionata. Inutile anche ripetere i tanti modi in cui il caldo straordinario ci avvicina all’estinzione, dallo scioglimento dei ghiacciai alla siccità: sono cose che tutti noi abbiamo sentito centinaia, forse migliaia di volte. Come se tutto ciò non bastasse, però, c’è ancora qualche aspetto che forse abbiamo fin qui sottovalutato. Tra questi, il collegamento diretto fra aumento delle temperature e salute mentale, un problema di entità globale, al punto che il 10 ottobre è stato istituito il World Health Mental Day – Giornata mondiale della salute mentale. L’obiettivo è aumentare la consapevolezza sui problemi di salute mentale in tutto il mondo.

Il nesso tra salute mentale e caldo anomalo

Una ricerca recente pubblicata sulla rivista scientifica Lancet ha gettato luce su questa preoccupante correlazione. Si tratta di una revisione di 260 studi condotti precedentemente sull’argomento, che per l’occasione sono stati divisi in tre gruppi: il primo riguarda la correlazione con l’incidenza dei suicidi, il secondo quella con la frequenza degli accessi ospedalieri per ricoveri che riguardino problemi mentali e il secondo per gli studi generici sul benessere mentale della popolazione. Inoltre gli autori della ricerca hanno collegato le oscillazioni nei gruppi di riferimento con le temperature assolute registrate e con la frequenza delle ondate i calore.

L’incidenza sui suicidi e sui ricoveri ospedalieri

Uno dei risultati chiave dello studio è che un aumento di soli 1°C nella temperatura mensile media è associato a un aumento dell’incidenza dei suicidi dell’1,5%. Inoltre, un incremento di 1°C nella temperatura giornaliera media è legato a un aumento del 1,7% nei casi di suicidio. Ma non è solo il suicidio a essere influenzato dalle temperature. Durante le ondate di calore, l’incidenza dei ricoveri per malattie mentali è aumentata del 9,7%. Questo significa che i periodi di temperature estremamente alte possono avere un impatto negativo sulla salute mentale delle persone, spingendole verso la necessità di cure ospedaliere.

Come si esplica questo collegamento?

Ma come possono le temperature influenzare la salute mentale? Gli scienziati suggeriscono diverse spiegazioni. In primo luogo, le temperature elevate possono portare a cambiamenti fisiologici, come alterazioni del flusso sanguigno e dei livelli di serotonina, che possono influenzare il benessere mentale. In secondo luogo, il caldo può disturbare il sonno, causando problemi di salute mentale. Infine, le temperature più alte possono aumentare lo stress, specialmente se riducono la produzione economica e agricola.

La necessità di intervenire subito

Il caldo anomalo, insomma, non minaccia solo il nostro ambiente fisico, ma anche il nostro stato mentale. Questo studio sottolinea la necessità di sviluppare strategie di adattamento per affrontare l’impatto crescente che il cambiamento climatico avrà sulle comunità. La salute mentale della popolazione è una sfida globale in rapida crescita, e l’innalzamento delle temperature sta aggiungendo un ulteriore livello di complessità.

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