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Rimedio omeopatico Naja: il veleno del cobra diventa cura
6 Ottobre, 2025

Rimedio omeopatico Naja: il veleno del cobra diventa cura

RedazioneRedazione
Dalla paura ancestrale alla medicina: come l’Omeopatia trasforma il veleno di uno degli animali più temuti in un alleato terapeutico

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Il cobra, con il suo cappuccio che si apre minaccioso e lo sguardo penetrante, è da secoli protagonista di leggende, culti e paure collettive. In India viene venerato durante il festival di Nag Panchami, nei miti legati al dio Shiva e nelle storie che lo ritraggono come custode della vita e della morte; in Egitto era il simbolo del potere regale, inciso sulle corone dei faraoni per allontanare i nemici; nel buddhismo appare come creatura sacra, capace persino di proteggere Buddha dalla tempesta. La sua immagine è talmente potente che ancora oggi accompagna riti, racconti e simboli di trasformazione.

A questa dimensione mitica si unisce però la sua realtà biologica: il veleno del cobra contiene un complesso mix di tossine neurotossiche e cardiotossiche, capaci di paralizzare la respirazione e colpire il cuore. Ogni anno in India il morso di questo serpente provoca numerose vittime, motivo per cui viene rispettato e raramente ucciso. L’Omeopatia, con la sua capacità di trasmutare la potenza della natura, ha saputo trasformare questa sostanza temuta in una risorsa terapeutica.

Naja tripudians e le sue applicazioni

Naja tripudians
Una rappresentazione del cobra Naja tripudians

Tra le diverse specie di cobra, quella utilizzata in Omeopatia è la Naja tripudians, conosciuta come cobra di anteojos per il caratteristico disegno a forma di occhiali sul dorso. Diffuso dall’India alla Cina e fino alla Malaysia, vive in ambienti molto vari, dalle pianure alle foreste tropicali, adattandosi anche a zone rurali e urbane grazie alla sua dieta di ratti e anfibi. È un animale che non attacca per natura, ma che si difende con decisione quando viene disturbato, mostrando il cappuccio e colpendo con un veleno rapido ed efficace.

A livello omeopatico, il rimedio Naja viene impiegato soprattutto nelle patologie cardiache, come le valvulopatie, l’angina pectoris e le nevrosi cardiache, ma la sua azione si estende anche al sistema respiratorio, dove trova indicazione in asma, laringospasmo, raffreddori che evolvono in bronchite o crisi respiratorie negli anziani. Questa capacità di agire su cuore e polmoni mostra come il rimedio nasca proprio dall’organo che il veleno colpisce più duramente, ribaltandone l’effetto in direzione della cura.

Il profilo emotivo del rimedio

La particolarità di Naja non si limita agli effetti sul corpo: la sua impronta è evidente anche sul piano psicologico ed emotivo. Le persone che corrispondono a questo rimedio hanno un carattere riservato, perfezionista e segnato da un forte senso del dovere, che può diventare una gabbia interiore. Spesso si trovano divisi tra ciò che sentono e ciò che pensano di dover fare, vivendo conflitti continui tra responsabilità e desideri personali.

Come il cobra che minaccia ma raramente morde, tendono a reprimere la rabbia, accumulando risentimento e trasformandolo in malinconia, depressione e talvolta in pensieri autodistruttivi. Il senso di colpa, la convinzione di aver trascurato i propri doveri o l’idea di essere perseguitati dagli altri alimentano una tensione costante, che si esprime con tristezza profonda e difficoltà a liberarsi da un vissuto di oppressione. Per questo Naja è considerato un rimedio di grande importanza non solo per il cuore fisico, ma anche per il cuore emotivo, quello che sostiene la dignità e la capacità di amare nonostante il dolore.

Dalla tossina alla cura

Il percorso che porta dal veleno del cobra al rimedio omeopatico è un esempio lampante della filosofia della trasmutazione che guida l’Omeopatia. Un siero che in natura è capace di paralizzare i muscoli respiratori e arrestare il cuore diventa, attraverso la dinamizzazione, uno strumento di guarigione in grado di sostenere l’organismo nei momenti di maggiore fragilità. Naja tripudians, da simbolo di paura e morte, si rivela un alleato prezioso per patologie cardiache, difficoltà respiratorie e sofferenze emotive, dimostrando ancora una volta come l’Omeopatia sappia trasformare l’ombra in luce, la paura in cura e il veleno in medicina.

LEGGI ANCHE: I Rimedi omeopatici: come sono fabbricati?

2 commenti

  • Genni Remo Santorelli

    Sono interessato ad articoli che riguardano le applicazioni dell’omeopatia in medicina e all’uso dei rimedi omeopatici.

    • Generiamosalute

      Gentilissimo sig. Santorelli, nel nostro blog potrà trovare tantissimi spunti per lei interessanti. Se il suo interesse principale è quello dell’approfondimento dei rimedi omeopatici, oltre a molti altri articoli, c’è una rubrica in particolare che fa per lei ed è questa https://generiamosalute.it/el-patio-de-lucille/

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