Il diabete mellito

7 Dicembre, 2022
Tempo di lettura: 3 minuti

Il DIABETE MELLITO è una malattia cronica caratterizzata dall’aumento della concentrazione di glucosio nel sangue.

Attualmente la medicina distingue tre forme di diabete mellito:

Diabete Mellito 1 : E’ una forma che si sviluppa prevalentemente a partire dall’infanzia o dall’adolescenza (infatti precedentemente era anche detto diabete giovanile o insulino-dipendente); in esso la produzione di insulina è assente a causa della distruzione, su base autoimmune, delle beta-cellule pancreatiche, probabilmente scatenata da un’esposizione ambientale (es. un’infezione virale), in persone geneticamente suscettibili. Tale situazione è irreversibile, pertanto il paziente a cui è stato diagnosticato il diabete di tipo 1 dovrà necessariamente assumere ogni giorno e per tutta la vita dosi di insulina.

Diabete Mellito 2Rappresenta la forma di diabete più comune; si sviluppa prevalentemente a partire dai 40 anni di età e colpisce principalmente i soggetti obesi o sovrappeso. Tale variante  si sviluppa a causa di due condizioni : o perchè non viene prodotta una quantità sufficiente di insulina a soddisfare le necessità dell’organismo (deficit di secrezione di insulina), oppure l’insulina prodotta non agisce in maniera soddisfacente (insulino resistenza).

Il Diabete Gestazionale: si verifica nelle donne incinte e tende a scomparire al termine della gravidanza (anche se le donne che ne hanno sofferto presentano un rischio più elevato di sviluppare diabete di tipo 2 in età avanzata); pur essendo una condizione transitoria, se non viene diagnosticato ed adeguatamente curato, può portare a delle conseguenze, anche gravi, sia per la madre che per il bambino.

Sintomi
Possono essere diversi ed insorgere in maniera differente a seconda che si tratti di diabete di tipo 1 o di tipo 2.

  •  Nel caso del Diabete tipo 1, di solito si assiste a un esordio acuto, spesso in relazione a un episodio febbrile, caratterizzato da eccessiva sete, aumentata quantità e frequenza di urine , sensazione si stanchezza , perdita di peso immotivata.
  •  Nel Diabete tipo 2, invece, si manifestano più lentamente e spesso in maniera meno evidente : per questo la diagnosi di questa forma di diabete  avviene quando ormai la malattia è in una fase conclamata; pericolose, invece, sono le complicanze croniche : interessano principalmente occhio, rene, sistema nervoso e cardiovascolare
  •  Nel Diabete gestazionale ritroviamo: l’aumento ingiustificato della sete, il frequente bisogno di urinare, la perdita di peso corporeo, i disturbi della vista e le infezioni frequenti, come cistiti e candidosi.

La Diagnosi è formulata su alcuni parametri:

  •  sintomi (poliuria, polidipsia, perdita di peso inspiegabile) associati a un valore di glicemia casuale, cioè indipendentemente dal momento della giornata, ≥ 200 mg/dl
  •  glicemia a digiuno ≥ 126 mg/dl (per digiuno si intende la mancata assunzione di cibo da almeno 8 ore)oppure
  •  glicemia ≥ 200 mg/dl durante una curva da carico (OGTT).
  •  Emoglobina glicosilata (HbA1c – dà una valutazione media della glicemia degli ultimi 2-3 mesi e, se superiore a 6,5%, può indicare la presenza di diabete)

Terapia

Per ciò che riguarda la Medicina convenzionale, essa varia asseconda della forma di diabete: i pazienti con diabete mellito di tipo 1 sono trattati con insulina pazienti con diabete mellito di tipo 2 i sono curati con farmaci ipoglicemizzanti orali, il glucagone per via iniettabile,  l’insulina, o una combinazione di questi farmaci.

Le pazienti con Diabete Gestazionale sono curate fondamentalmente attraverso una alimentazione che tende a garantire un mantenimento della glicemia. La terapia farmacologica si rende necessaria solo quando, ci sia un’alterazione significativa dei valori di glucosio.

In merito alla Medicina Naturale, possiamo agire in diversi modi:

L’Alimentazione, come principale ed imprescindibile azione, attraverso piani nutrizionali specifici e mirati.

La Fitoterapia, attraverso capsule, infusi, tisane di: Bardana, Gymnema, Galega, Mirtillo.

L’Agopuntura si è dimostrata molto utile e con notevoli benefici soprattutto nelle complicanze

L’Omeopatia, con l’uso di diversi rimedi (Syzygium jambolanum, Phosphorus, Calcarea carbonica).E’ importante ricordare che la Medicina Naturale non va MAI intesa in sostituzione della Terapia Tradizionale; semmai è da considerarsi come un valido ausilio della stessa per migliorarne e potenziarne gli effetti (concetto di Medicina Integrata)

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