Ce lo chiediamo tutti, ai tavolini del bar come nelle corsie di ospedale: a ottobre tornerà il green pass? Non è facile avanzare previsioni. Sars-Cov-2 è impredicibile e più volte ha sbugiardato le tesi degli esperti, tanto in negativo quanto in positivo. Al momento il virus sembra essersi assestato su un basso tasso di letalità, accompagnato però da un elevato tasso di morbilità (cioè di velocità di diffusione). I due fattori tendono a bilanciarsi, come è facile immaginare. Il continuo avvento di nuove varianti sempre più contagiose rischia però di far crescere di nuovo l’allarme, come in effetti già sta avvenendo da settimane.
A ottobre tornerà il green pass?
il ritorno del green pass dipende in massima parte dalla variante che circolerà di più in futuro, oltre che – com’è ovvio – dalle scelte politiche. Gli ultimi tempi non sono stati forieri di buone notizie, con Omicron 4 e Omicron 5 a spingere in alto la curva dei casi e una nuova variante proveniente dall’India (la Omicron BA.2.75) di cui si sa ancora poco, ma che già suscita molta apprensione tra i virologi. Sebbene non esistano ancora dati definitivi, c’è già chi parla di “virus più veloce della Storia”.
In Francia si discute di reintrodurre il green pass per i viaggi
Date queste premesse, è facile immaginare che l’autunno possa riservare qualche spiacevole sorpresa, anche per le nostre libertà di movimento. Qualche avvisaglia del resto l’abbiamo già. In Francia per esempio, dove il governo già discute di reintrodurre il green pass, almeno – per il momento – per i viaggi. La prima ministra Elisabeth Borne ha presentato al Consiglio dei ministri un progetto di legge al riguardo. Secondo l’ex ministro della Salute Olivier Véran “Permetterà di estendere alcune disposizioni assolutamente essenziali per affrontare la continua epidemia di Covid-19 nel nostro Paese”.
Anche l’UE ha rinnovato il green pass europeo per un anno
La strada sembra insomma già tracciata, e non è quella che desideravamo percorrere. I nuovi vaccini del grandi player dell’industria farmaceutica, poi, sono già in rolling review, e tutto lascia pensare che anche il governo italiano introdurrà nuove misure per “incentivare” le somministrazioni. Del resto pare che l’intera Unione Europea si stia muovendo in questa direzione. Il Parlamento Europeo ha prorogato di un anno il green pass europeo, che sarebbe dovuto scadere il 30 giugno di quest’anno. Due indizi non fanno una prova, ma poco ci manca.
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