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Un nuovo studio: morti Covid triplo di quelli contati

È quanto emerso da una ricerca internazionale che ha contestato i dati fin qui considerati più attendibili

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29 Marzo, 2022
Tempo di lettura: 2 minuti

In Italia sarebbero morte il doppio delle persone stimate finora. 259mila alla data del 31 dicembre 2021, e non 137mila come fin qui ipotizzato. Un numero enorme, che farebbe vacillare tutto ciò che crediamo di conoscere sul coronavirus. Un numero che sarebbe ancora più impressionante nel caso allargassimo lo sguardo a tutto il mondo. Il numero dei morti sarebbe addirittura il triplo di quanto fin qui stimato: 18,2 milioni invece di 5,9 milioni. Questi numeri sconcertanti provengono da uno studio internazionale da poco pubblicato da Lancet e destinato a suscitare non poche polemiche.

Un nuovo studio: morti Covid triplo di quelli contati

Questi nuovi conteggi emergono da una serie di assunti di base: In primo luogo la scarsa omogeneità tra i metodi di rilevamento tra i vari Stati. Alcuni, infatti, prevedono esami a tappeto, mentre in altri la capacità di testare le persone è molto inferiore. Anche il calcolo dato dall’eccesso di mortalità, che fin qui tutti ritenevamo il metodo più attendibile, potrebbe presentare delle criticità. Gli estesi lockdown, applicati in quasi ogni parte del mondo, potrebbero aver ridotto in modo considerevole la mortalità dovuta a cause differenti (si pensi agli incidenti d’auto). In questo modo avrebbero parzialmente bilanciato l’aumento delle morti causate dal virus.

I problemi metodologici

Per questo motivo anche l’eccesso di mortalità (165mila morti) stimato dall’Istat rispetto alla media 2015-2019 potrebbe sottostimare di molto i morti dovuti alla pandemia. Una discrepanza così macroscopica da spingere l’Istituto Superiore di Sanità a consultarsi con l’Istat stesso per cercare di capire quale possa essere un conto più attendibile. Se seguissimo questo nuovo conteggio, alcune regioni come la Campania vedrebbero il numero di morti reali ben oltre il doppio di quelli fin qui stimati: 18.600 contro 8.400.

Dubbi dalla comunità scientifica

La comunità scientifica pare al momento dubbiosa sul nuovo studio. Gli esperti suggeriscono di prendere il nuovo dato con le pinze, sottolineando come anche il metodo scientifico utilizzato appaia poco chiaro. Secondo Marina Davoli, direttrice del Dipartimento di epidemiologia (Dep) del Lazio, i dati “sono di difficile interpretazione” e non è chiaro “come vengano calcolati i decessi in eccesso. Haidong Wang, primo firmatario dello studio, ha dichiarato che “saranno necessari ulteriori approfondimenti per comprendere la percentuale di decessi dovuti all’infezione da Sars-CoV-2. Dovremo valutare gli effetti indiretti della pandemia, comprese le conseguenze sui sistemi sanitari e sull’economia globale”.

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