Gli incontri impossibili: Hahnemann ed Ernest Hemingway.

19 Gennaio, 2024
Tempo di lettura: 4 minuti

Hahnemann e Melanie decisero di andare a fare un giro in campagna. Camminavano mano nella mano, lei indossava un vestito bianco, lui pantaloni e camicia rossi, simboli della passione che sentiva bruciargli dentro. Da una stalla uscì un grosso toro sbuffante. Attratto dalla camicia rossa, l’animale rincorse il medico tedesco. Hahnemann, per evitare di essere incornato, si arrampicò su un albero.

– Aiuto!- Gridò Melanie, terrorizzata. Dal vicino bosco, un uomo, vestito da torero, corse verso di loro. Era Hernest Hemingway. Sventolò la muleta davanti al toro, gli girò intorno, poi fissò l’animale con sguardo minaccioso. Dopo alcuni attimi, il toro, impaurito, scappò via.

– Il guaio della moderna tecnica della corrida è che è diventata troppo perfetta.- Disse Hemingway.

Melanie, affascinata da tanto coraggio, gli si avvicinò e disse: – Voi non temete la morte?-

Hemingway: – Morire è una cosa molto semplice. Ho guardato la morte e lo so davvero. –

Hahnemann, disceso dall’albero, sbuffò: – Ero salito per gettarmi sopra la groppa dell’animale. Lo avrei preso per le corna e…

Non confondere il movimento con l’azione.- Lo interruppe, secco, Hemingway.

Hahnemann, il volto più rosso della sua camicia, gracchiò: – Il vostro coraggio deriva dal fatto che siete sbronzo: la puzza di alcol che emanate si sente a distanza di chilometri.-

Hemingway: – Quando le cose vanno bene e tu ti senti giù, un drink può farti star meglio. Ma quando le cose vanno davvero male e tu sei lucido, un drink rende solo tutto più chiaro.-

Melanie, osservando con ammirazione lo scrittore americano, esclamò: – Che parole profonde! –

Hahnemann, pazzo di gelosia: – Cosa ci trovi in costui? Dalle pieghe intorno alla bocca, non è certo un giovanotto.

Hemingway: Le pieghe amare intorno alla bocca sono il primo segno della sconfitta.-

Hahnemann: – Siete solo uno che si ubriaca perché non sopporta di sentirsi fallito e depresso. –

Dalla sua borsa estrasse una bottiglietta e la diede a Hemingway. – Contiene Aurum metallicum. Prendetene dieci gocce al giorno e adesso sparite dalla mia vista. – 

– Samuel, ti stai comportando da gran maleducato con questo forestiero.- S’arrabbiò Melanie.

Hahnemann: – Io mi comporto da buon cristiano solo con le persone gentili.-

Hemingway: – Quando si è vinti si diventa cristiani.-

Hahnemann: – Se siete venuto per prendermi la donna, allora ci batteremo. Domani mattina, qua, all’alba.-

Hemingway: – Gli uomini veramente coraggiosi non hanno nessun bisogno di battersi a duello, mentre molti vigliacchi duellano in continuazione per farsi credere coraggiosi.-

– Siete un miserabile!- Lo insultò Hahnemann.

Ma Melanie, prendendo per mano lo scrittore americano, gli domandò: – Se vi chiedessi di venire con voi, dove mi portereste?-

Hemingway: – Madrid è una città di montagna e ha un clima montano.-

Hahnemann cercò di opporsi ma il ritorno del toro lo costrinse a fuggire sull’albero. Melanie, accarezzando il volto di Hemingway: – Intendevo un posto dove io possa apprezzare le cortesie di un uomo vero, mi capite?-

Hemingway annuì e l’accompagnò dietro un cespuglio. Prima di scomparire, disse ad Hahnemann: – Essere uomo è un mestiere difficile. E soltanto pochi ce la fanno.-

E rivolto a noi: – Quella eccitantissima perversione di vita: la necessità di compiere qualcosa in un tempo minore di quanto in realtà ne occorrerebbe.-

Poi solo silenzio e, di tanto in tanto, la voce piagnucolosa di Hahnemann: – Buono, buono, bel torello. Cosa posso darti per chetarti? Forse Nux vomica? O Hyosciamus? Magari Stramonium?-

Ernest Hemingway e Aurum metallicum

Aurum metallicum alterna momenti in cui è una persona iperattiva, gaia, eretta, solare, affamato d’amore ad altri dove si presenta depresso e abbattuto, soggiogato da un grande senso di fallimento, tormentato dall’idea del suicidio.

Hemingway condusse una vita turbolenta, si sposò quattro volte e gli furono attribuite varie relazioni sentimentali. Fin da ragazzo, attratto dall’avventura, amò cacciare, pescare e tirare di boxe. Combatté in Italia durante la prima guerra mondiale. Partecipò alla guerra civile spagnola. S’infiammò per le corride di Dominguin e di Antonio Ordonez. Iniziò, durante la seconda guerra mondiale, un’attività di controspionaggio all’Avana. Nonostante tutto questo coraggio, Hemingway cominciò a bere in modo eccessivo e divenne un’alcolista. Proprio questa intossicazione alcolica, la stessa che troviamo nell’etiologia di Aurum metallicum, gli procurò prima un’epatite, poi una nefrite.

Hemingway ricevette il Premio Pulitzer e vinse il Premio Nobel per la letteratura. Sebbene fosse tormentato da forti emicranie, per anni scrisse racconti e romanzi. Finché soffrì di una forte depressione che gli impedì di portare a termine anche un solo articolo. Ebbe problemi di ipertensione e vuoti di memoria.

A quel punto, come accade in Aurum metallicum, iniziò ad avvertire manie di persecuzione che esternò con un forte risentimento nei confronti di chi gli stava vicino, collere violente dove accusava amici e parenti di essere i responsabili dei suoi fallimenti. Una domenica mattina si sparò un colpo di fucile alla tempia.

AURUM METALLICUM

DESCRIZIONE:

          Oro metallico; oro in foglia

AZIONE GENERALE.

  •           Congestione e sclerosi
  •           Apparato cardio-vascolare
  •           Apparato scheletrico
  •           Apparato linfoghiandolare

CORRISPONDENZE ETIOLOGICHE

  •            Ipertensione arteriosa
  •            Alcolismo

TIPOLOGIA SENSIBILE:

  •           Soggetti congesti., pletorici.
  •           Ambiziosi, idealisti, efficienti, ciclotimici.
  •           Collerici, facilmente indignati.
  •           Intolleranti alla contraddizione.
  •           Disperati, depressi, tendenza al suicidio.
  •           Memoria debole.

GENERALITA

               Modalità :   peggiora di notte, col freddo d’inverno; con la contraddizione

                                  migliora all’aria aperta; d’estate

                Desideri e avversioni alimentari: sete intensa, desiderio di bevande alcoliche e caffè.    

                Escrezioni o secrezioni purulente e fetide.                 

                        

SINTOMI CARATTERISTICI:

  •                 Vertigini chinandosi
  •                  Dolori lancinanti, terebranti ossei.
  •                  Emianopsia orizzontale.
  •                  Iperestesia ai rumori.
  •                  Palpitazioni violente.
  •                  Sensazione che il cuore si fermi, di costrizione.
  •                  Calore bruciante, dolore lancinante ipocondrio destro.

PRINCIPALI INDICAZIONI CLINICHE.

Cardio-vascolari: eretismo cardiovascolare, extrasistolia, ipertensione arteriosa, sindromi anginose.

Osteoarticolari: dolori terebranti notturni, periostiti, esostosi, osteiti croniche, ossa corte (soprattutto dentarie)

O.R.L.: otiti croniche, osteiti, riniti, sinusiti croniche, ozena.

Genitali: adenomi prostatici, orchiedidimiti cronica, ipertrofia uterina.

Neuropsichiche: sindromi depressive dei vasculopatici, della menopausa.

POSOLOGIA

 7/9CH nelle patologie disfunzionali. 15/30 CH nelle manifestazioni depressive.

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