Cane che abbaia non morde, dice il detto popolare, ed effettivamente l’abbaio del cane può essere considerato un vero e proprio avvertimento che precede un’aggressione. L’abbaiare del cane è considerato un mezzo di comunicazione essenziale e fisiologico nel cane. Fa parte dei tipi di linguaggio verbale del cane e non è l’unico tipo di vocalizzazione che questi meravigliosi animali utilizzano per comunicare tra loro e anche con membri di specie diverse, tra i quali l’uomo.
Il cane che abbaia comunica
È ormai noto che i cani e molte altre specie animali, comunicano principalmente con il linguaggio del corpo. L’uomo invece ha come principale mezzo di comunicazione il linguaggio verbale. Anche i cani però utilizzano una serie di suoni per comunicare i loro stati d’animo, sicuramente più semplici e meno articolati dei nostri, ma che spesso sono molto efficaci. Vediamo insieme oltre all’abbaio quasi sono gli altri suoni con i quali comunica il nostro amico a 4 zampe
ANSIMARE: consiste in un respiro più profondo e rapido. Solitamente i cani ansimano quando sono eccitati e felici, o dopo uno sforzo fisico, ma anche quando provano disagio, paura o dolore. Un’altra causa di respiro ansimante è ovviamente il caldo. Se il nostro cane durante la stagione estiva ansima è normale in quanto questi animali non sudano e per abbassare la temperatura corporea scambiano l’aria ambiente con quella interna ai polmoni, in modo da abbassare la temperatura corporea. Se però siamo in inverno ed il nostro cane ansima in maniera intensa va sempre ricercata la causa, perché l’ansimare continuo può essere spia di diverse patologie e di dolore cronico, oltre che da stati di stress e disagio prolungati.
CANTARE: alcuni cani in determinate situazioni producono dei vocalizzi simili a vere e proprie canzoni. Di solito lo fanno quando sono molto felici o quando sentono un suono che gli piace e cercano di imitarlo. Il suono in questione può essere sia una melodia suonata ad esempio al pianoforte, ma anche il suono di una sirena di un’ambulanza. In quest’ultimo caso non è chiaro se il cane “canta” per imitare il suono o per avvertire il suo umano che c’è un rumore forte e quindi forse una minaccia in arrivo.
UGGIOLARE: l’uggiolio è una vocalizzazione di difficile comprensione se non viene contestualizzata. Un cane felice perché rivede i suoi umani può uggiolare, come pure durante le coccole, o quando ci chiede di uscire per espletare le sue funzioni. Altre volte l’uggiolio può essere emesso in caso di stress e dolore. Solitamente osservando il linguaggio del corpo del nostro cane ci rendiamo conto se l’uggiolio è collegato ad un momento di benessere o di stress e malessere. Ad esempio, se Fido ci porta un gioco e uggiola in una posizione tipica dell’invito al gioco, con le zampe posteriori in alto e le anteriori distese, è chiaro che quell’uggiolio è di gioia e di eccitazione per l’invito al gioco. Se invece il nostro amico se ne sta abbattuto in un angolino, tende ad isolarsi e ci evita, è probabile che l’uggiolio sia legato a disagio se non a dolore.
ABBAIARE: l’abbaio del cane equivale ad un vero e proprio urlo di noi umani. Quando il cane abbaia lo fa perché deve farci capire qualcosa e non può far altro che urlare. L’abbaio può avere varie tonalità, dalle più minacciose a quelle più soft. Solitamente il cane abbaia per lanciare un segnale di allerta. In questo caso l’abbaio sarà rapido e continuo. Quando invece il suono è più profondo e minaccioso solitamente Fido ci vuole dire di non avvicinarci o di smettere di fare quello che stiamo facendo perché egli stesso si sente minacciato dalle nostre azioni.
ULULATO: il nostro amico l’ha ereditato dal suo antenato lupo. È un’altra forma di abbaio ma di tonalità più alta e che si prolunga nel tempo. Solitamente i cani ululano per richiamare i loro simili o i loro umani, soprattutto quando vengono lasciati da soli per molto tempo. A volte possono ululare quando sentono un rumore forte e prolungato come il suono emesso dalle sirene della polizia o da una campanella scolastica, ma anche se sentono una canzone. Altre volte l’ululato viene utilizzato per comunicare a distanza, per difendere il proprio territorio o per avvertire che sono in difficoltà.
GUAITO: è l’equivalente del pianto umano. Esprime un disagio o un dolore fisico. Talvolta i cani guaiscono anche per paura e per attirare l’attenzione dei loro umani o dei loro simili.
RINGHIO: è un vero e proprio avvertimento. Il cane ringhia per dire a chi sta interagendo con lui di smettere di fare ciò che sta facendo perché si sente minacciato. Va prestata molta attenzione al ringhio perché molto spesso a questo tipo di vocalizzazioni segue un morso.
Se il cane abbaia incessantemente
Viste le motivazioni che spingono un cane ad abbaiare è chiaro che per farlo smettere devono cessare le cause scatenanti l’abbaio. L’abbaio è infatti un avvertimento e a poco serve sgridare il cane che abbaia. Piuttosto può essere utile distrarlo e rassicurarlo per fargli capire che non c’è motivo di agitarsi. Diverso è se il nostro amico abbaia per attirare la nostra attenzione in momenti in cui non ce ne sarebbe bisogno. Il classico caso è quando il nostro amico ci richiama abbaiando se ci siamo fermati a parlare con qualcuno o se in casa siamo intenti, ad esempio, a lavorare al computer. Una volta escluso che il nostro amico non ci stia avvertendo di un suo bisogno, come fame, sete o necessità di uscire per sporcare, è bene ignorarlo e dargli retta solo quando avrà finito di abbaiare. I cani, infatti, non perpetuano un comportamento se questo non consegue allo scopo che si prefiggono. Abbaiare a qualcuno che non ci da retta è solo un inutile spreco di energia. Provare invece a parlargli o dargli retta non può che peggiorare le cose in quanto il cane reitererà il comportamento ogni volta che vuole attirare la nostra attenzione. La nostra considerazione è infatti la ricompensa per eccellenza per il nostro amico a quattro zampe. Dobbiamo inoltre ricordare che ci sono alcune razze di cane che abbaiano più di altre, come ad esempio quelle di piccola taglia. Vi sono situazioni nelle quale i cani, anche i più taciturni abbaiano, ed il classico caso è per la difesa del territorio. Se il tuo cane abbaia furiosamente ogni volta che suona il campanello, si può provare con un metodo di addestramento che riduca la sua reattività a quello stimolo: si può registrare il suono del campanello e usarlo in modo controllato riproducendolo di continuo, lontano dal lui ed a basso volume, mentre lui è impegnato a fare qualcosa di piacevole, come ad esempio mangiare. A lungo andare Fido potrebbe trovare il suono del campanello meno fastidioso e addirittura abituarvisi.
Cosa dice la legge
Secondo una sentenza di un Giudice di Pace di Lanciano del 2006, “i cani hanno tutto il diritto di abbaiare, specie se qualcuno o qualcosa si avvicina al loro territorio di riferimento e purché non si superi la soglia di tollerabilità stabilita nel codice”. Questa sentenza fu pronunciata a seguito della citazione in giudizio che un uomo aveva fatto contro il suo vicino che aveva un cane che abbaiava in modo insistente.
Anche se il rumore che scaturisce dall’abbaio deve essere nei limiti della normale tollerabilità, fissati nell’art. 844 del Codice Civile, il diritto di abbaiare del cane viene definito sacrosanto, soprattutto se l’animale percepisce un’eventuale minaccia al suo territorio (come nel caso della sentenza del Giudice di Lanciano).
Se il cane provoca disturbo a molte persone, quindi non solo ai vicini, ma anche agli altri residenti del condominio, sussiste il reato di disturbo della quiete.
In questo caso, il padrone rischia l’arresto fino a tre mesi e al pagamento di una multa, oltre che il sequestro preventivo del cane, in caso di pericolo di reiterazione del reato. Attenzione quindi! Se Fido abbaia in modo patologico ed i vicini non lo sopportano più, è importante ricorrere all’aiuto di un medico veterinario comportamentalista e di un istruttore o educatore cinofilo che riescano ad individuare le cause dell’abbaiare continuo e dispensino consigli su come ridurre questo comportamento.
Se il cane abbaia per paura o per dolore
Nel caso di cani che abbaiano per richiamare l’attenzione perché hanno dei disagi fisici o emotivi, la prima cosa è una visita dal nostro veterinario di fiducia che ci aiuterà ad individuare il problema fisico o emozionale che porta il nostro amico ad abbaiare incessantemente. Solo scoprendo le cause si potrà prescrivere la terapia corretta ed in tantissimi casi l’Omeopatia ci può venire in aiuto. Riequilibrando l’individuo a 360 gradi, questa medicina energetica, utilizzata in modo integrato con una terapia comportamentale, potrà aiutare il nostro Fido a provare meno dolore, o paura e disagio e a tranquillizzarsi ritrovando la serenità, in modo da abbaiare soltanto quando proprio è necessario.
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