Anche il migliore amico dell’uomo talvolta può reagire in maniera aggressiva, cagionando non pochi danni ad altri animali, umani compresi. Ci sono cani che si limitano ad abbaiare, ringhiare e mostrare i denti, ed altri che arrivano al morso vero e proprio. Ci sono poi cani, fortunatamente pochissimi, che una volta messa in atto l’aggressione non riescono più a fermarsi. Sono cani cattivi? Sono cani malati di mente? Cerchiamo di capire insieme cosa si intende per cane aggressivo e cosa si intende per aggressività.
Aggressività del cane: pregio o difetto?
Il comportamento aggressivo è un comportamento comune a quasi tutte le specie animali, comprese pesci, insetti ed uccelli. La combattività ha una funzione biologica molto importante ovvero quella di reagire a stimoli esterni che mettono in pericolo l’animale che li sperimenta, il suo branco ed il suo territorio. Da questo punto di vista l’aggressività risulta quindi una risorsa imprescindibile per la sopravvivenza di tutte le specie animali. L’aggressività “sana” può innescarsi in diverse occasioni. In primo luogo vanno distinte l’aggressività intraspecifica, ovvero rivolta nei confronti di animali appartenenti alla stessa specie, e quindi nel nostro caso tra cani, e quella interspecifica, ovvero rivolta verso animali di specie diverse ed anche verso l’uomo. Secondo Konrad Lorenz, premio Nobel per la Medicina nel 1973, che scrisse un vero e proprio trattato sull’aggressività, si può parlare di aggressività vera e propria quando è rivolta a membri della propria specie. Quando infatti un cane mostra aggressività nei confronti di una potenziale preda o nei confronti di un predatore sta sostanzialmente mettendo in atto un comportamento atto a garantire la sua sopravvivenza. Vi sono poi diversi tipi di comportamento aggressivo che si manifesta in risposta a diversi stimoli e situazioni. Vediamoli insieme
I diversi tipi di aggressività
In base al tipo di evento o situazione che trasforma il nostro dolce e fedele Fido in un lupo aggressivo, distinguiamo i diversi tipi di aggressività:
Aggressività prossemica: diretta solo nei confronti di coloro che sono estranei al branco. È un tipo di aggressività he serve a mantenere sicuro il territorio, lo spazio in cui si vive.
Aggressività predatoria: è il tipo di aggressività che serve realmente a sopravvivere perché consente al predatore di procurarsi il cibo. Diviene però patologica quando viene rivolta a persone o cose che preda non sono, come ad esempio bambini che corrono, motorini che sfrecciano o malcapitati ciclisti e runner.
Aggressività da dominanza: dipende dal rapporto gerarchico che si instaura tra i vari componenti del branco/famiglia. Può essere problematica quando un cane la manifesta pensando di essere il soggetto dominante e quando i membri della famiglia glielo consentono. Dipende molto anche dalla razza e dal carattere del cane e soprattutto da come i membri del branco/famiglia riescono a modularla. Durante l’adolescenza e la crescita il cane può mettere in discussione il suo ruolo cercando di divenire dominante su tutti i membri della famiglia ed in quel caso va fatto un buon lavoro comportamentale per evitate spiacevoli incidenti.
Aggressività da dolore: è una forma di aggressività che si manifesta quando un cane ha dolore; serve per evitare di essere manipolato e provare un dolore ancora più forte. È molto frequente in cani anziani con patologie croniche algiche, quali ad esempio problemi artrosici o alla colonna vertebrale. Va subito pianificato un controllo del dolore con il proprio veterinario curante e spesso al cessare dello stimolo dolorifico cessa anche il comportamento aggressivo.
Aggressività da paura: è tra le più frequenti forme di aggressività e fino ad un certo punto può essere considerata fisiologica, nel senso che un animale che sperimenta un’intensa paura tenta in primis di scappare, ma se non può farlo, dopo aver messo in atto una serie di comportamenti per avvertire colui che gli provoca la sensazione di paura, non può far altro che aggredire. Ovviamente se un cane non è equilibrato può mettere in atto questo tipo di aggressività anche in reazione a stimoli non realmente pericolosi, o spaventarsi un modo esagerato per un motivo futile.
Aggressività materna: è quel tipo di aggressione che alcune madri mettono in atto per difendere la propria cucciolata. Fino ad un certo livello può essere considerata fisiologica. Se scatta per futili motivi o nei confronti di membri del branco/famiglia, va ricercata la causa per cercare di modularla.
Aggressività territoriale-protettiva: sono tipi di aggressività che il cane utilizza per difendere il proprio territorio o i membri del branco. Anche questo comportamento, fino ad un certo punto può essere considerato fisiologico; quando però la difesa di spazio e branco diventa ossessiva ed il cane aggredisce chiunque si avvicini o entri nel suo spazio, va affrontato il problema per evitare incidenti.
Aggressività possessiva: viene manifestata quando qualcuno tenta di togliere una risorsa al cane. La risorsa può essere un oggetto o del cibo. In linea generale è anche normale che un cane difenda il suo osso o la sua pallina ma se l’aggressività diviene troppo spinta o rivolta a membri del branco/famiglia dei quali il cane ha fiducia, conviene parlarne col proprio veterinario
Aggressività appresa: è un tipo di aggressività che il cucciolo apprende dalla madre o da altri membri del branco e riproduce il comportamento facendolo suo. È molto importante quindi l’imprinting della madre e degli altri membri del branco. Un cucciolo che sperimenta e memorizza un comportamento aggressivo più facilmente diventerà un adulto aggressivo.
Aggressività reidiretta: è una forma di aggressività che il cane esprime su un oggetto o su un soggetto estranei allo stimolo che ha generato la reazione, poiché è impossibilitato ad aggredire il soggetto che gli ha stimolato la reazione aggressiva. È il classico caso dei cani portati al parchetto quando il cane più grosso e forte ruba la pallina ad un altro e quello che ha subito il furto si scaglia contro un malcapitato terzo cane magari più piccolo e debole del “ladro” vero e proprio. È un modo per scaricare l’aggressività senza farsi troppo male, ma a scapito di terzi. Può anche capitare che il cane che deve sfogare questa sua aggressività la reindirizzi su un oggetto, come un ramo o un altro gioco. In questo caso va premiato per la sua diplomazia!
Le strategie per non litigare: le ritualizzazioni
In un altro articolo di questo blog abbiamo trattato l’interessantissimo capitolo dei segnali calmanti nel cane. Prima di aggredire infatti un cane equilibrato fa di tutto per cercare di “abbassare i toni”. Noi medici veterinari che abbiamo cercato di studiare e capire questi segnali calmanti, siamo forse più “bravi” a non essere morsi dai nostri pazienti! Tenete presente che durante una visita veterinaria il medico mette in atto una serie di comportamenti che sono dei veri e propri atti di sottomissione, intimidazione e spesso alcune procedure sono anche fastidiose se non leggermente dolorose. Il cane equilibrato ci avverte con tutti i mezzi a sua disposizione: prima sbadiglia, poi si gira di spalle, poi tira indietro le orecchie: ci sta dicendo che non vuole litigare. Ma noi dobbiamo continuare la nostra visita e purtroppo ignorare la loro richiesta. A questo punto il cane ci mostra i denti e arriva a ringhiare; ebbene se a questo punto non ci fermiamo direi quasi che un morso ce lo siamo meritati! Mostrare i denti e ringhiare equivale a dirci “smetti di fare quello che stai facendo altrimenti sono guai!”. Insistendo con le nostre procedure e senza aver applicato una museruola equivale a beccarsi un morso certo.
Cani cattivi e cani buoni
Alla luce di quanto ci siamo detti è difficile discriminare tra i cani aggressivi e morsicatori. Possiamo considerare “cattivo “un cane che difende il suo giardino, il suo umano o la sua cucciolata? Possiamo considerare cattivo un cane che uccide un uccello per poi portalo ad il suo umano o cibarsene? Sicuramente no. Dobbiamo però valutare attentamente se la risposta aggressiva è coerente con lo stimolo, se è troppo protratta nel tempo e se viene scatenata anche da stimoli minimi. Va quindi inquadrato sia il cane che il tipo di stimolo che porta all’atto aggressivo, nonché il contesto in cui è avvenuta l’aggressione, al fine di capire se il soggetto in questione è equilibrato o necessita di una rieducazione comportamentale. In quel caso una consulenza con un medico veterinario comportamentalista è necessaria, per evitare brutti e pericolosi incidenti.
In questi casi l’Omeopatia praticata da un veterinario opportunamente formato, con un trattamento di fondo ben studiato e individualizzato, ottiene risultati strabilianti.
Buongiorno ho adottato un cane mix volpino pincher da un anno. Abbiamo un rapporto bellissimo molto coccolone ed è sempre con me quando non sono al lavoro. Da ieri però non riesco ha portarlo ha fare i suoi bisogni perché mi ringhiera mi aggredisce e morde. Non riesco ha capire il perché..
Risposta della dr.ssa D’Angelo medico veterinario omeopata:
Gentile signora, prima di tutto grazie per averci contattato. Se il suo cagnolino mostra segni di aggressività improvvisamente potrebbe avere fastidio o dolore; i cani di taglia molto piccola sono infatti soggetti a problemi osteoarticolari o alla colonna vertebrale. Vi sono inoltre svariate patologie metaboliche o infettive che possono causare disagio e dolore oltre che sintomi neurologici che possono manifestarsi anche con aggressività improvvisaUn altra causa potrebbe essere un forte spavento o un evento traumatico che l’ha turbato a tal punto da mostrare un atteggiamento di aggressività da difesa anche nei confronti della sua figura di riferimento umana. Queste ovviamente sono soltanto ipotesi e le consiglio quindi vivamente di recarsi quanto prima dal suo medico veterinario di fiducia per una visita completa. In caso non emergesse nulla di organico può richiedere anche un consulto ad un medico veterinario esperto in comportamento.
Buona sera.vorrei un consiglio.
Ho un cane maschio ( non sterilizzato)di 6anni.
Dopo abbiamo adottato una femmina di pochi mesi(sterilizzata)
Son subito andati d’accordo anche se comanda sempre lei.
Adesso ha due anni e a volte ha dei commenti aggressivi.ringhia alle bambine e oggi senza nessun motivo ha aggredito il cane grande alle orecchie facendogli un bel buco ho dovuto separarli perché lei ringhia in continuazione ..cosa le sta succedendo?. grazie per la risposta
Risposta della dr.ssa D’Angelo, medico veterinario esperta in Omeopatia:
Per capire cosa sta succedendo nel vostro gruppo familiare occorre necessariamente una consulenza con un medico veterinario esperto in comportamento perché l aggressività che si scatena improvvisamente è spesso frutto di un disagio per il cane che la sperimenta. Andrebbe capito se è cambiato qualcosa o se la cagnolina ha qualche disagio fisico o emotivo. Le consiglio quindi in primis di rivolgersi al suo veterinario di fiducia per escludere cause organiche come ad esempio patologie che provocano dolore o disagio e se non emergesse niente, di procedere con una consulenza comportamentale. Nel frattempo fa bene a separarli ma non sgridi la cagnolina che sicuramente ha questo atteggiamento perché ha un problema.
Buonasera.
Da circa un anno abbiamo adottato un cagnolino meticcio di due anni che era stato tolto al vecchio padrone perché molto probabilmente maltrattato.
In casa siamo in tre, io ed i miei genitori. Lui ha molto legato con me e già da qualche tempo, se lui è con me e i miei si avvicinano, inizia a ringhiare loro pesantemente e si mette addosso a me. Se io sono nella stessa stanza attua questo comportamento altrimenti è più calmo e assertivo. Siamo un pochino preoccupati e vogliamo portarlo da un istruttore cinofilo. Secondo voi che tipo di aggressività potrebbe essere? Grazie mille
Risposta della dr.ssa Maria Desiderata D’Angelo medico veterinario esperta in Omeopatia.
Buongiorno in primo luogo grazie per averci contattato. Il problema che ci racconta potrebbe essere di natura comportamentale ma per capire se si tratta di aggressività andrebbe studiato il contesto e gli eventi che causano questo comportamento. Le consiglio più che un educatore cinofilo, di contattare un medico veterinario esperto in comportamento. Probabilmente le chiederà di essere presente a casa per osservare tutta la seguenza di azioni che comportano questo atteggiamento aggressivo.
Buonasera, siamo una famiglia con 2 bambini e abbiamo una meticcia di 3 anni molto buona e molto paurosa in generale, ma ben socializzata ed equilibrata con gli altri cani fin da cucciola. Da un paio di mesi è entrata a far parte del nostro “branco” una cucciola di labrador e le 2 canine in poco tempo hanno fatto amicizia e condividono tutto (dai giochi alla cuccia), compresi noi famiglia umana senza gelosie. Unico neo: ci sono stati 3/4 episodi in cui ero fuori con entrambe le canine e la grande si è dimostrata aggressiva con altre femmine di cane sia quando era a guinzaglio che quando era libera. Per fortuna una volta chiamata ha cessato subito ed è tornata immediatamente da me. Mi chiedevo: questa improvvisa aggressività da parte di lei che è sempre stata molto equilibrata se non anche sottomessa nell’approccio con i suoi simili, potrebbe essere spiegata con la paura per il senso di protezione che ha nei confronti della labrador cucciola? Quando esco solo con lei, nessun episodio di aggressività e torna ad essere la canina equilibrata e serena, semmai sottomessa, che è sempre stata. Grazie in anticipo per la vs. opinione
Risposta della dr.ssa D’Angelo.
Salve signora in primo luogo grazie per averci contattati. Il comportamento che mi descrive potrebbe effettivamente dipendere da uno stato di ansia generato dal voler proteggere la cucciola appena arrivata, soprattutto se si manifesta solo quando porta entrambe in passeggiata; tuttavia andrebbe osservata la dinamica dal vivo o almeno con un video. Le consiglio quindi di rivolgersi ad un medico veterinario esperto in comportamento oppure ad un educatore cinofilo esperto e certificato facendosi accompagnare in passeggiata in modo che il professionista posta osservare la dinamica. Il fatto che la cagnolina adulta sia di base un po paurosa ed insicura potrebbe effettivamente suscitare in lei un senso di ansia quando è in compagnia della cucciola perché non ha il controllo della situazione, ma le ripeto: queste considerazioni vanno fatte osservando dal vivo l’interazione delle due cagnoline e cosa accade prima degli episodi di aggressività della grande. Una volta compresa la dinamica si può pensare ad una terapia comportamentale che miri a rinforzare l autostima ed a ridurre lo stress della cagnolina adulta.
Restando a disposizione la saluto cordialmente.
Buongiorno, sono una unità cinofila CRI possessore di un golden retriever USA di 1 anno e mezzo. Vive assieme ad una labrador di 5 anni ed a un setter di 13, con il quale dopo i pasti ha un piccolo conflitto prontamente sedato e rapportato alla calma, come nella normalità di cani i quali non vogliono che si tocchi il cibo. Ieri pomeriggio durante la pulizia del recinto il golden ha rotto il collare con il quale era legato all’esterno del recinto stesso, è scappato, ha aggirato la casa ed è entrato in contatto con un labrador della mia vicina di casa che stava passeggiando, prendendogli l’orecchio. Il mio intervento con una crocchetta ha evitato il peggio, anche perchè ho sentito che non stringeva affatto la bocca nel mentre gli davo il premio ed il labrador non ha riportato alcun danno. Oggi durante una dimostrazione con altri cani in una scuola materna ha attaccato due cani dei miei colleghi, peraltro senza danno. Cosa sta succedendo? Perchè dopo tanta tranquillità si è scatenata questa “furia” aggressiva? Grazie mille per la risposta.
Salve sono la dottoressa D’Angelo medico veterinario esperta in Omeopatia. Prima di tutto la ringrazio per averci contattati. Da quello che scrive il suo Golden è in piena adolescenza e forse sta vivendo questo momento di passaggio in modo un po’ conflittuale. I Golden non sono cani particolarmente sicuri di sé stessi e in questo periodo della crescita particolare può darsi che lui tenti di imporre la propria personalità attraverso questi atteggiamenti di ostilità. Le consiglio, anche alla luce del fatto che lei ha questo cane per lavorarci insieme, di fare un consulto con un medico veterinario comportamentalista e una volta chiarite le dinamiche, se lo ritiene opportuno, associare una cura omeopatica all’eventuale terapia comportamentale. È molto difficile tuttavia esprimere un parere senza conosce e visitare il cane. Se ci scrive dove abita posso anche consigliarle qualche valido collega vicino a casa sua.
Salve bgiorno ho 4 fratelli meticci di 1 anno e mezzo , vivono in campagna in 1000 mq di terra recintata , c’è un fratellino che attacca sempre quello più debole , sia nel gioco , sua durante il cibo ,come posso fare per nn fargli far male, ho paura che possa succedere qualcosa a quello più indifeso
Buongiorno, il quesito che mi pone non è semplice perché bisognerebbe conoscere i rapporti tra i fratelli e osservarli nel contesto dove si trovano valutandone le interazioni e le motivazioni per le quali avvengono le aggressioni. L’aggressività infatti può avere molteplici orgini e senza osservare il contesto è difficile rispondere. Le consiglio quindi di contattare un medico veterinario esperto in comportamento o un educatore cinofilo certificato e di farlo venire per una visita domiciliare
Nel frattempo se le aggressioni sono ripetute ed il cane che le subisce viene ferito posso solo consigliarle di separare i 4 cani tenendoli in coppie cercando di capire ogni cane con quale fratello potrebbe essere più a suo agio. Tenga presente però che quests è una misura preventiva che non risolve il problema è che può essere solo temporanea ed emergenziale in quanto tenendoli separati per lungo tempo il comportamento aggressivo potrebbe esacerbarsi. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti, cordialmente dott.ssa M.D.D’Angelo