Redazione

Metaverso e medicina: il futuro è già qui

5 Gennaio, 2022
Tempo di lettura: 2 minuti

Per molti anni, l’assistenza sanitaria ha comportato l’interazione fisica tra un paziente e un medico come mezzo per ricevere una diagnosi, un trattamento medico o un intervento chirurgico. La situazione è in rapido cambiamento con  l’avvento della telemedicina, che ha reso possibile la relazione medico-paziente anche attraverso piattaforme digitali. Siamo già lontani dalla semplice conversazione visiva tra medico paziente. La realtà aumentata e virtuale (AR/VR) stanno rapidamente proponendo possibilità che non erano mai state immaginate in precedenza. All’inizio di quest’anno Sai Balasubramanian su Forbes scriveva di Microsoft Mesh , una piattaforma di “olotrasporto” e realtà mista che mira a rendere le connessioni digitali realistiche e consentire nuovi modi per insegnare, apprendere ed eseguire attività in remoto in modo virtuale. Lo stesso Sai Balasubramanian  nel Febbraio del 2021, sempre su Forbes ha scritto degli investimenti di Microsoft nel campo dell’assistenza sanitaria con i progetti di hololens e di tele-trasporto virtuale  che sono già stati usati in casi di studio sia chirurgici che non chirurgici oltre che come mezzo per fornire assistenza medica a distanza.

L’innovazione in questo campo continua a crescere rapidamente. Prendiamo ad esempio i famosi sistemi informatici e i progettisti di chip NVIDIA, da decenni è leader nella produzione di hardware per processare immagini. L’azienda è in continua innovazione in in diversi campi: dai sistemi di gioco, all’elaborazione avanzata, NVIDIA è una forza visionaria. Ora, l’azienda sta utilizzando la sua infrastruttura e il suo know hou per investire nel “metaverso”, una sorta di realtà digitale in grado di fornire agli utenti interazioni ed esperienze ricche e realistiche. Questo è un campo promettente anche per l’assistenza sanitaria, che prospera sull’interazione tra il medico e il paziente. NVIDIA sta tentando di innovare in questo spazio con il suo Omniverse platform — “una piattaforma aperta e facilmente estendibile creata per la collaborazione virtuale e la simulazione fisicamente accurata in tempo reale. Creatori, designer, ricercatori e ingegneri possono connettere i principali strumenti di progettazione, risorse e progetti per collaborare e iterare in uno spazio virtuale condiviso. La piattaforma è già stata adattata a più settori, tra cui architettura e ingegneria, media e intrattenimento, produzione e supercalcolo, creando una solida base per entrare nel settore sanitario.

Fonte Forbes

Ma guardiamo attraverso il velo evocativo quali sono i reali benefici che la Telemedicina e i suoi tecno-epigoni sono in grado di apportare e quali le criticità, in questo caso non eventuali.  A nostro avviso il rischio di farla diventare l’approccio prevalente o comunque frequente dell’assistenza sanitaria creerebbe un cortocircuito le cui conseguenze sono difficilmente prevedibili. Gli studi scientifici sull’argomento sono ancora viziati da entusiasmo politicamente indirizzato o danno risultati che necessitano di approfondimenti non sempre ricercati.

La strategia di promozione della telemedicina si svolge sotto la direzione e l’ispirazione di una prospettiva autoreferenziale, all’interno della quale l’innovazione tecnologica sembra essere utilizzata politicamente più per il suo impatto mediatico che per i reali benefici che è in grado di apportare. In ogni caso tenendo conto che questo tipo di implementazione tecnologica è da realizzarsi in un contesto di tagli alla sanità, esigenze di budget di modello  aziendale, guidate da un determinismo tecnologico-scientifico, non sarebbe il caso di incentrare lo sviluppo di queste tecnologie sul rapporto medico-paziente, già in profonda crisi da molti anni? Auspichiamo il recupero di un piano di ricerca utile a valutare criticamente la portata dei benefici derivanti dall’adozione dei modelli di cura a distanza, al netto dei costi necessari a sostenere questo processo, e dei rischi di ulteriore deterioramento, determinati dalla mediazione tecnologica, del rapporto tra medico e paziente.

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