La passione dell’enneatipo 1 è l’ira, la rabbia; la sua fissazione ed ossessione è il perfezionismo. La virtù che potrebbe riscattare questo carattere e la sua assurda invidia della perfezione di Dio, è pertanto di ritrovare la serenità perduta. Lasciar fluire i suoi nobili ideali senza che diventino intolleranti. Nella storia del Cristianesimo San Paolo, Lutero ed in generale il puritanesimo rispondono a questo carattere.
Ciò a maggior ragione per il sottotipo conservativo, cui è proprio il sentimento di angoscia. Egli è angustiato dalla preoccupazione che le cose siano fatte bene e che nulla ci sia di sbagliato, è maniacalmente esigente verso gli altri e verso se stesso. La sua è propriamente un’ira repressa, ai limiti del risentimento, in cui la sessualità si trasforma in puritanesimo, l’egoismo si tinge di falso altruismo, la sua aggressività può prendere la forma ipocrita del sapersi ben comportare, la sua personalità rischia di sdoppiarsi, in Dottor Jekill e Mister Hide. È il bravo bambino responsabile, già sensibile alle critiche, già pronto a differire il piacere per mostrarsi integro. Può far ricorso ad alcol o droghe per intontire il suo severo critico interno; oppure lasciarsi andare, come la pur meticolosa Mary Poppins, sulle ali della fantasia. Oppure mostrare il suo buon cuore dietro l’apparenza acida e bisbetica, come la Lucy dei Peanuts.
Di Malvolio, il maggiordomo ne La dodicesima notte di Shakespeare, si potrebbe dire che nasconda la sua ipocrisia dietro comportamenti rigorosi e severi. O che, meticoloso e impeccabile, si allontana dai suoi sentimenti. Come Anthony Hopkins nel film Quel che resta del giorno. O che, come Wagner l’aiutante di Faust, riesca ad essere poco più che affettato, servile ed ambizioso.
Bailey (Psicologia omeopatica) quando tratteggia il tipo Arsenicum album evidenzia come tratti caratteristici la meticolosità, la determinazione, l’attenzione agli aspetti aridamente pratici a compensazione del loro senso di insicurezza e della loro ansia. Ed anche lui, per la significativa presenza dei sintomi ‘Avarizia’ e ‘Rabbia’, allude al tipo ‘trattenitore anale’ così come lo ha descritto Freud.
“Arsenicum album cerca di creare ordine nel suo ambiente nel tentativo di alleviare l’ansia che prova”. Perciò è un maniaco dell’ordine e della pulizia. Appare quasi miserabile nell’accumulare beni materiali e nel criticare ogni forma di spreco, come Scrooge nel Racconto di Natale di Charles Dickens. Anche se a sé può riservare spese di lusso, per il piacere e la sicurezza che gli dà il sentirsi elegante. Altra manifestazione della sua ansia ed insicurezza è l’atteggiamento ipocondriaco, fino ad un’accentuata paura della morte, e del cancro in particolare.
Ma la principale manifestazione dell’insicurezza di Arsenicum è la sua irrequietezza, restlessness. “Arsenicum album diviene estremamente agitato e non può fermarsi un momento”.
Onestà e rispetto sono ad ogni modo suoi valori imprescindibili, su cui fare leva affinché la sua rabbia sia una rabbia giusta. La nobiltà d’animo e l’affidabilità di questo carattere si possono ritrovare in Jean Valjean, protagonista dei Miserabili di Victor Hugo, di fronte al quale si specchia e si infrange il giustizialismo senza cuore del suo persecutore Javert.
Dunque appartiene al carattere dell’enneatipo 1 l’incombenza di dover dare un giudizio critico e severo su di sé e sugli altri. La sua rabbia è una sorta di risentimento, di ostilità contro la realtà. La sua guarigione è poter pensare che la realtà è perfetta così come è.
Una sorta di coazione alla perfezione è secondo Catherine Coulter (Nature and Human Personality. Homoeopathic Archetypes) la caratteristica principale di Arsenicum album. Nulla può dar tregua a questa smania di voler controllare tutto. È perciò iperansioso, ipervigilante, non si sente di poter delegare niente. Di questa ansia di controllo e vigilanza critica la Coulter indica un esempio in Leopold Mozart nei confronti del pur geniale figlio.
Nella sua Materia medica (Prisma) Frans Vermeulen cita in epigrafe alla descrizione di Arsenicum album questa definizione che Alan Vermeulen dà del carattere perfezionista: “Perfezionista è quell’uomo che si infligge infiniti tormenti ed anche ne fa carico agli altri”.
La preoccupazione di Arsenicum per la sua salute riflette una volontà di controllo sul proprio corpo. E le sue preoccupazioni si traducono in una generalizzata ansia di anticipazione: comincia a fare i bagagli giorni prima della partenza, aspetta sveglia il ritorno a casa dei figli.
Sente che una spada di Damocle pende su di lui, ciò che lo rende sempre vigile e combattivo come un cane terrier. Ma è anche insofferente del disordine, ciò che lo rende meticoloso, scrupoloso, pignolo. Può ritrovarsi questa nota del carattere anche nell’accuratezza con cui un artista si dedica alla sua opera. O nell’attenzione al dettaglio e nella capacità investigativa di Sherlock Holmes.
Dietro le maniere anche aggraziate ed aristocratiche di Arsenicum album, si cela il potenziale di un purosangue.
L’immagine di copertina è opera della pittrice Nadia Gaggioli – “Nella dimensione del sogno”
