Quali rimedi omeopatici portare in vacanze

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21 Luglio, 2022
Tempo di lettura: 5 minuti

È arrivata l’estate, arrivano le vacanze: sole, whisky e sei in pole position! diceva Guido Nicheli negli anni 90′. Ognuno di noi nell’organizzarsi certamente penserà alla preparazione della immancabile “borsetta dei medicinali”  che quest’anno, salvo patologie pregresse e diverse indicazioni mediche, potrete comporre comodamente con l’Omeopatia.

C’è da premettere che le patologie estive sono svariate e ognuna presenta segni e sintomi  diversi che possono variare da individuo a individuo, pertanto è bene essere sintetici e pragmatici per evitare di dover portare con se 50/60 rimedi diversi.

Innanzitutto consiglio sempre di portare un tubo granuli di Arnica per contrastare gli eventi traumatici di diversa intensità a carico di pelle, tessuto sottocutaneo, muscoli, capillari e sistema nervoso. Uno di Aconitum, specialmente per chi va in montagna e si espone a colpi di vento secco che possono recare in maniera rapida, violenta e improvvisa mal di gola, mal di testa, infiammazioni del trigemio, febbre, tosse secca. E uno di Bryonia specialmente per chi si dedica a lunghe cene sulla riva del mare e vuole evitare cervicale e vertigini il giorno dopo.

Passiamo alla partenza e alle forme di cinetosi che sovente affliggono i più piccoli e sono non poco fastidiose per chi ne soffre.

La cinetosi è un disturbo dell’apparato vestibolare e del parasimpatico, in minima parte dovuta all’atteggiamento psichico del soggetto. La causa più diffusa pare sia dovuta a piccole malformazioni del vestibolo, gli impulsi stimolano il centro del vomito, presente nel midollo allungato, causando nausea e vomito, pallore, sudorazioni fredde, sbadigli e aumento della salivazione.

A seconda delle esigenze porteremo con noi:

Cocculus: vertigini e nausea come se fluttuasse nell’aria, come se fosse intossicato, con nausea e tendenza a mettersi su un fianco; necessità di rimanere sdraiato.

Compaiono o peggiorano con il movimento, alzandosi dal letto, o sedendosi sul letto, peggio dopo aver mangiato. Vede gli oggetti muoversi, specie da dx a sx. Peggiora viaggiando in treno, nave o aereo, a volte solo guardando una nave in movimento, disgusto alla vista, al pensiero, o all’odore del cibo; peggiora con l’aria fredda.

 

Petroleum: vertigini alzandosi; nausea con vomito brusco e violento. Peggiora in macchina, in nave e all’aria aperta.

(<aria aperta: Cocculus; > aria aperta: Tabacum) Migliora chiudendo gli occhi e con il riposo. Senso di vuoto gastrico che migliora mangiando.

Tabacum: mal di mare, aereo o automobile. Nausea con pallore mortale, sudore freddo e viscoso, estremità gelate; nausea intensa e persistente.

Peggiora aprendo gli occhi o guardando verso l’alto; con il movimento, alzandosi.

Migliora all’aria aperta; scoprendosi l’addome; dopo aver vomitato.

Una volta arrivati cosa si fa? ci si espone al sole. Lo so che voi siete bravi, vi mettete la crema, non vi esponete a lungo e non nelle ore più calde, 

ma potrete essere d’aiuto per chi è più amante del pericolo e postpone il rischio di una Insolazione o di eritemi e scottature solari all’irresistibile tentazione di avere una tintarella da urlo quando tornerà in ufficio.

Nell’insolazione il rimedio principe è la Belladonna: congestione cefalica, testa calda; pulsazioni su tutto il corpo; cefalea pulsante violenta.

Febbre alta con pelle bollente; faccia molto rossa, midriasi, sguardo fisso, convulsioni o delirio allucinatorio.

Di valido aiuto sono anche: Cactus, Gelsemium, Glonoinum, Melilotus, Opium.

Per l’eritema  porteremo con noi:

Apis, dolori pungenti o brucianti, come da ago arroventato nel fuoco; indolenzimento e grande sensibilità al minimo contatto; peggiora con il caldo locale ed il riposo, migliora col freddo; edema notevole che circonda la zona della zona che è rosacea.

Orticaria con prurito e gonfiore che peggiora con acqua.

Per le  scottature solari invece: 

Belladonna: eritema rosso, caldo e bollente al tatto.

Rhus toxicodendron in caso di comparsa di bolle piccole e ricche di liquido trasparente

Cantharis: bolle più grandi di Rhus tox e meno fitte che formano vescicole pruriginose ricche di liquido trasparente, con dolore bruciante al tatto.

cantharis

Scottatura da Cantharis

Scottature da Belladonna

Scottature da Apis

Scottature da Apis

 

 

 

Scottature da Rhus-tox

Scottature da Rhus toxicodendron

Passiamo alle  diarree da viaggio dove il  farmaco essenziale è Arsenicum album:

diarrea specie notturna, in seguito ad ingestione di liquidi freddi, con feci di odore putrido o di uova marce,

feci scure come succo di prugne, liquide, sanguinolente e escorianti, inquietudine seguita da prostrazione.

Vomito e diarrea contemporaneamente, in seguito alla minima ingestione di alimenti o liquidi. Lingua pulita, ano rosso, escoriato. 

Rimedio principe nelle intossicazioni alimentari che portano febbre, vomito e diarrea che insorgono la notte.

utili saranno anche:

Aethusa cynapium: diarrea verdastra, acquosa, con tenesmo violento prima e dopo l’evacuazione, seguita da sonno.

estrema intolleranza al latte, che vomita con brusco e violento sforzo, a spruzzo;

vomito liquido, se immediato, o in grumi giallastri se passa un po’ di tempo, acidi; estremamente debilitato (non può tenere la testa diritta) suda in maniera profusa, sonnolento.

Febbre con totale assenza di sete, corpo freddo e ricoperto da un sudore appiccicoso; accentuazione del solco naso-labiale, 

che conferisce al volto un’espressione di grande ansietà e dolore, rapido dimagrimento.

Situazione tipica di un’alimentazione disordinata, in estati molto calde, o durante la dentizione.

Podophyllum: diarrea nella dentizione, dopo mangiato, o durante il bagnetto, o al mare d’estate; feci come acqua sporca che fuoriesce dal pannolino.

Diarrea specie al mattino presto o prima delle 12, preceduta da dolori e borborigmi; feci molto abbondanti, fetide, acquose, giallastre;

“a spruzzo”, seguite da tenesmo ed estrema debolezza; prolasso rettale.

Chamomilla: diarrea durante la dentizione, x collera o dopo aver preso freddo; peggio notte.

Le feci sono come spinaci, verdi, frequenti, mucose o acquose; corrosive, con odore di uova marce.

Il bambino durante la colica urla, si piega in due; migliora in braccio, o passeggiando; capriccioso irritabile. Sudorazione alla testa acida e calda; una guancia è pallida e l’altra è rossa.

Mercurius solubilisdiarrea tipica dei giorni con forte escursione termica; feci acquose, mucose sanguinolente (+ c’è sangue, + è indicato) o verdognole;

peggio di notte, con violento tenesmo durante e dopo l’evacuazione; brividi con debilitazione.

Odore fetido, sudore notturno copioso e maleodorante, che non migliora la situazione;

scialorrea, sete intensa, lingua giallastra con le impronte dentarie sui bordi (se ci sono i denti!); saliva che bagna il cuscino, dormendo.

Veratrum album: diarrea estremamente abbondante, acquosa, preceduta da crampi, segue svenimento, di origine tossica o infettiva.

Rimedi omeopatici contro le punture di insetti

Apis: dolori pungenti o brucianti, come da ago arroventato nel fuoco; indolenzimento e grande sensibilità al minimo contatto;

peggiora con il caldo locale ed il riposo, migliora freddo; edema notevole che circonda la zona della puntura; zona che è pallida o rosacea, semitrasparente.

Arnica: puntura specie di api e vespe, con stravaso sanguigno sotto forma di ecchimosi; di colore rosso-azzurrognolo;

dolori come se fosse stato percosso, teme molto di essere toccato, o solo sfiorato.

Cantharis: punture specie di moscerini (o zanzare), che formano subito vescicole pruriginose, con dolore bruciante al tatto.

Hypericum: punture localizzate in zone ricche di terminazioni nervose (dita, pianta dei piedi, palmo delle mani);

dolori acuti e intollerabili.

Ledum palustre: punture di api e moscerini, che si alleviano rapidamente. Dolori sulle punture pulsanti o pungenti, peggio con il caldo del

letto, meglio con freddo locale, al di là del fatto che la zona punta risulti fredda al tatto (ma non soggettivamente), pallida,

come anestetizzata; velocemente ecchimosi ed intenso prurito.

Che potenza scegliere?

La scelta della potenza è una questione annosa che meriterebbe un articolo a parte.

Anche i migliori omeopati si dilungano spesso in teorie arzigogolate e nebbiose che contribuiscono solo confondere le già provate menti degli studenti.

Per non tediarvi e farla breve vi chiedo solo di considerare il medicinale omeopatico come un “quanto” di energia. 

Pertanto, come ci insengna Newton nel terzo principio della Dinamica (detto anche principio di azione e reazione), per vincere il miasma è necessario applicarvi una forza uguale e contraria.

Considerato ciò, portate con voi sempre una 30CH e assumete 5 granuli a intervalli regolari da stabilire in base alla “virulenza” del miasma e da diradare in base al miglioramento.

BUONE VACANZE A TUTTI!

 

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