Wired e Venezuela: da che parte sta la disinformazione?

Rispondiamo in via indiretta al giornalista di Wired sul farmaco prodotto in Venezuela
11 Aprile, 2021
Tempo di lettura: 3 minuti

Questa riflessione prende spunto da un articolo apparso sulla rivista on line Wired “Il presidente venezuelano Maduro è stato sospeso da Facebook per aver disinformato su Covid-19” del giornalista Gabriele Porro. Il giornalista nel sommario o, se preferite, nell’occhiello, si è premurato di affermare “La pagina Facebook dell’erede di Hugo Chaves non potrà postare per un po’: il provvedimento è arrivato dopo che Maduro ha reiteratamente esaltato un “farmaco miracoloso” (in realtà omeopatico) contro il coronavirus”.

Wired e Venezuela: da che parte sta la disinformazione?

Da farmacista, interessato per motivi personali e professionali alla medicina omeopatica, mi sono chiesto (non prima di aver notato che un professionista avrebbe il dovere, se non altro, di riportare correttamente il cognome di un ex presidente di una nazione) quale fosse questo “farmaco miracoloso” (in realtà omeopatico) sponsorizzato da Maduro, a tal punto da costringere Facebook a bloccargli il profilo.

Bene. La ricerca è stata abbastanza semplice dato che la notizia è rimbalzata abbastanza nel web. El Pais, ad esempio ne parla in questi termini: ”Nicolas Maduro ha annunciato settimane fa la creazione del carvativir, un antivirale prodotto dal governo e presentato come “miracoloso” per le sue presunte proprietà nel trattamento del coronavirus. I media statali hanno riferito che l’efficacia del carvativir è stata verificata in pazienti con Covid-19 a seguito di uno studio della durata di nove mesi. I principi attivi del carvativir sono l’isotimololo e il carvacolo, sostanze incolori provenienti da oli essenziali di piante come timo e origano”.

Con buona pace di Porro, il Carvativir non è un farmaco omeopatico

In realtà andando a sbirciare nella scheda tecnica del prodotto, pubblicata sul sito dell’ Academia Nacional de Medicina de Venezuela, il Carvativir ha come unico componente il Carvacrolo dosato a 6mg per millilitro in una soluzione lipofila, di colore giallastro, in acido oleico. Il Carvacrolo o Cymfenolo è un fenolo monoterpenico dal caratteristico odore pungente che ricorda molto l’origano, naturalmente presente come componente dell’olio essenziale di origano, timo e bergamotto selvatico. In genere estratto attraverso una soluzione oleoso-potassica dall’origano, può essere anche sintetizzato industrialmente a partire dal p-cimolo con acido solfonilico e idrossido di potassio.

La cosa mi lascia alquanto perplesso, in quanto se andassimo a leggere, o meglio se il nostro Porro avesse avuto la compiacenza di leggere la definizione di medicinale omeopatico, apprenderemmo che (D.LGS 219/2006 art. 1.1.d.)  è medicinale omeopatico “ogni medicinale ottenuto a partire da sostanze denominate materiali di partenza per preparazioni omeopatiche o ceppi omeopatici, secondo un processo di produzione omeopatico descritto dalla farmacopea europea o, in assenza di tale descrizione, dalle farmacopee utilizzate ufficialmente negli Stati membri della Comunità europea”

La fatica di verificare le notizie

Il nostro Gabriele Porro, sulla base di quanto riportato nella normativa vigente, avrebbe potuto facilmente verificare che:
a) Il Carvacrolo non è catalogato in nessuna farmacopea tra le “sostanze denominate materiali di partenza per preparazioni omeopatiche o ceppi omeopatici
b) Il processo tecnologico di miscelazione di un componente lipofilo in una soluzione con acido oleico non è descritto in nessun processo di produzione omeopatico.
A questo punto mi chiedo se sia una forma preconcetta, insita nel articolista di Wired, quella di usare Medicinale Omeopatico come dispregiativo per indicare tutto ciò che lo scientismo stenta a riconoscere come valido ed efficace o se si tratti di una vetusta equazione, dettata dall’ignoranza, che vuole che tutto quello che arrivi da una pianta sia Medicinale Omeopatico.
Nel primo caso suggerirei al Dott. Porro una lunga immersione nei database che riportano letteratura scientifica omeopatica (PubMed, Database RDI, Database FIAMO) per verificare di persona che Medicinale Omeopatico non sia sinonimo di inefficace o di non sperimentato, nel secondo caso consiglierei di documentarsi meglio prima di scrivere inesattezze, cadendo nell’errore, nel suo occhiello imputato a Maduro, di fare disinformazione.

P.S. La scheda tecnica del Carvativir, è molto dettagliata, presenta alcuni punti estremamente interessanti, la frequenza degli effetti avversi è stata valutata dalla F.D.A., riporta saggi in vivo, in vitro e studi preclinici. Sono stati svolti sul medicinale studi di farmacocinetica e farmacodinamica, insomma a me sembra più il tentativo di una nazione di sviluppare un farmaco antivirale che una colossale bufala.

LEGGI ANCHE: Controlli di qualità sui medicinali omeopatici

2 Commenti

  1. Porro rappresenta il peggio dello pseudo-giornalismo.

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  2. Pandolfi ferdinando Cosimo
    Gli attacchi all’ Omeopatia- Medicine Low Dose , sono sempre il tentativo di confondere, creando con la reiterazione del falso dei “solitoni ” che dovrebbero infondere “nuove verità ..false” .

    Rispondi

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