Quando la paura ci prende

Come gestirla con l'Omeopatia e la Fitoterapia
29 Ottobre, 2023
Tempo di lettura: 4 minuti

L’intensificarsi dei fenomeni bradisismici, registrati nell’area flegrea ed in particolare nel Golfo di Pozzuoli, stanno suscitando un sentimento di paura ed allarme tra la popolazione puteolana e partenopea.

Tali fenomeni si ripetono ciclicamente in questa zona da sempre, e l’intensificazione delle scosse sismiche registrate in concomitanza a movimenti di innalzamento del suolo terrestre ha generato una paura collettiva che si ripercuote negativamente sulla qualità di vita delle persone.

Paura e ansia

La paura è una emozione che rappresenta una funzione adattativa importante per l’uomo. Preziosa fin dai primi anni di vita, quando questa emozione si attiva in presenza di un pericolo o una minaccia, reale o presunta, ci preserva dal metterci in situazioni di pericolo e di sfuggire ad esso.

Per tale motivo la paura è un’emozione da accogliere, non da spegnere, imparando a gestirla e a viverla nel modo più appropriato.

Quando questa emozione diventa quasi incontrollata ed ingestibile, condizionando la nostra vita, ecco che la paura diventa ansia e si comincia a temere anche per pericoli meno concreti o a incentrare i nostri pensieri intorno ad un unico oggetto di paura, come sta accadendo per tante persone a proposito di una possibile eruzione del vulcano Solfatara, e organizzare le giornate in modo razionale e naturale diventa quasi impossibile.

Aiutarsi secondo natura

Le possibilità di gestire e superare al meglio la paura/ansia in modo naturale, dolce e duraturo, come ci insegna Hahnemann sono tante. Cominciamo con alcuni omeopatici rimedi unitari e vediamo come consigliarli.

Aconitum

La paura di Aconitum si manifesta come improvvisa e caratterizzata da ansietà ed irrequietezza. Tutto lo spaventa, ha paura di morire e che la sua morte sia imminente. È irrequieto, agitato, non riesce a stare fermo e manifesta la sua agitazione soprattutto la notte con difficoltà a dormire.

Ignatia

Nel soggetto Ignatia, la paura si manifesta con una sensazione di angoscia, soprattutto al risveglio, e tachicardia. Quando sopraggiunge l’ansia, non vuole restare solo, ma allo stesso tempo, fatica a manifestare apertamente agli altri il proprio disagio. È un soggetto ipersensibile, timido, spaventato; può manifestare questi sintomi quando una situazione che sta vivendo nel presente lo riporta ad un vecchio episodio, uno shock subito nel passato e che al solo pensiero di riviverlo lo traumatizza. Ha continuamente paura che possa accadere qualcosa.

Phosphorus

In Phosphorus la paura viene espressa attraverso ansia accompagnata da cupi presentimenti. Apprensivo, può presentare tremori in tutto il corpo con palpitazioni e diarrea.

Staphysagria

Presenta grande ansia con paura. Ha una paura ansiosa dell’avvenire che non gli permette di rimanere fermo in nessun luogo. I pensieri di Staphysagria sono ansiosi ed è sempre in allerta come se qualcosa potesse accadere da un momento all’altro.

Arsenicum album

La paura di Arsenicum album si presenta con sudori freddi ed oppressione al petto, difficoltà a respirare. Agitato è sicuro di dover morire e di non poter fare nulla per evitarlo, per cui non vuole essere lasciato solo.

Paura e fitoembrioestratti

Oltre al rimedio unitario, di grande aiuto possono essere anche i fitoembrioestratti. Vediamo quali nello specifico.

Biancospino

Considerato da sempre la “pianta del cuore” il biancospino deve la sua azione antiaritmica/antipertensiva e ansiogena, alla presenza di flavonoidi, acidi triterpenici, acidi fenolcarbossilici e oli essenziali. Il suo utilizzo è indicato in caso di ipertensione lieve e/o moderata, soprattutto se di origine nervosa. Avendo anche proprietà spasmolitica, sedativa e ansiolitica, può essere impiegato nell’ansia, in particolare quando lo stato ansiogeno si manifesta con tachicardia e ipertensione.

Tiglio

Ricco in flavonoidi, tannini, mucillagini, olio essenziale e acido caffeico, il Tiglio può essere impiegato per trattare gli stati d’ansia e stress, accompagnati da insonnia e agitazione. Presenta un effetto sedativo e lenisce i disturbi del sonno: facilita l’addormentamento e impedisce i risvegli notturni.

Non dimentichiamo che possiamo associare diversi fitoembrioestratti i cui attivi lavorano sinergicamente tra loro per riportare il paziente in uno stato di salute.

Per esempio possiamo prendere insieme Nocciolo, Biancospino e Tiglio, funziona molto bene in tutti i casi di ansia che genera insonnia, risvegli notturni e in generale, in quei problemi legati al sonno per ideazione. Funziona molto bene anche nello svezzamento da sonniferi. Il Nocciolo regola e migliora la respirazione e risolve i risvegli notturni; il Biancospino è un sedativo centrale che funziona da ansiolitico, calmando il senso di angoscia; il Tiglio, dall’azione sedativa e blandamente ipnotica, agevola la fase di addormentamento per un sonno più profondo e ristoratore. Molto utile anche nelle nevrosi angosciose.

Sotto forma di complesso sinergico ne abbiamo uno già pronto, composto da Fico, Tiglio e Olivo. Indicato nei soggetti dal terreno emozionale fragile, il Fico agisce da antistress andando a ripristinare l’equilibrio neuro-sensoriale con i disturbi psicosomatici che ne derivano. Il Tiglio con i suoi effetti sedativi e antispastici regola il sonno e funziona molto bene nelle somatizzazioni, come per esempio i disturbi gastrici di natura nervosa. L’Olivo svolge un’azione protettiva del cervello, è un antinevrotico e antisclerotico, capace di riparare le cicatrici del vissuto, sia fisiche che psichiche (ripara i tessuti nervosi).

Se l’agitazione e lo stress sono dipendenti da un eccessivo coinvolgimento in fatti della vita quotidiana, pensiamo ad un complesso composto da Tiglio, Biancospino e Fico. Il Tiglio abbiamo già detto che agisce molto bene sul sonno impedendo l’insonnia da iper-ideazione, mentre il Biancospino svolge un’azione rilassante, regolarizza il battito cardiaco e contrasta i sovraccarichi emozionali. In fine il Fico favorisce la “digestione” di situazioni pesanti anche da un punto di vista emozionale.

Se l’ansia e la paura dovessero poi tramutarsi in una condizione di depressione e mal di vivere, molto utile può essere il complesso composto da Quercia, Tiglio e Biancospino. La Quercia ha azione stimolante cortico-surrenale e contra l’astenia. Il Tiglio, invece, contrasta l’ansia da anticipazione, ha un’azione tranquillante con effetto calmante, favorendo il sonno. Il Biancospino agisce positivamente sul cuore regolarizzando i battiti e restituendo la “voglia di vivere”.

 

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